Cosa scrivere nella fattura per la detrazione fiscale dell'allarme casa
Per usufruire del Bonus sicurezza è importante compilare correttamente sia la fattura che il bonifico parlante: vediamo cosa fare per ottenere la detrazione del 36% nel 2025

Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Causale bonifico detrazione allarme: come compilarla
- Fac simile fattura per impianto d'allarme
- Bonus sicurezza 2025: i documenti da conservare
L’installazione di un sistema di allarme rappresenta un investimento importante per la sicurezza della propria abitazione ma, grazie alle detrazioni fiscali previste dal Bonus sicurezza 2025, è possibile recuperare una parte significativa della spesa sostenuta. Tuttavia, per accedere correttamente a questo beneficio fiscale è fondamentale che la fattura rilasciata dall’installatore contenga tutti gli elementi richiesti dalla normativa vigente.
Una documentazione incompleta o compilata in modo errato potrebbe infatti comportare il mancato riconoscimento della detrazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, vanificando la possibilità di ottenere il rimborso del 36% della spesa sostenuta. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio quali informazioni devono essere obbligatoriamente presenti nella fattura relativa all’installazione di un impianto d’allarme, come devono essere formulate e quali accorgimenti adottare per evitare problemi in sede di dichiarazione dei redditi o di eventuali controlli fiscali.
Causale bonifico detrazione allarme: come compilarla
Il Bonus sicurezza 2025 rappresenta un’importante opportunità di risparmio fiscale per chi desidera installare sistemi di allarme nella propria abitazione. La normativa attuale prevede una detrazione IRPEF del 36% sulle spese sostenute per l’installazione di sistemi di sicurezza, purché i lavori vengano completati entro il 31 dicembre 2025. L’importo massimo detraibile è calcolato su una spesa di 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Per usufruire correttamente di questa agevolazione, è fondamentale prestare particolare attenzione alla compilazione della causale del bonifico parlante, ovvero un bonifico che contiene tutte le informazioni necessarie a dimostrare che la spesa è effettivamente collegata all’installazione dell’impianto di sicurezza. È importante che la persona che effettua il pagamento (intestatario del conto corrente) sia la stessa che ha commissionato i lavori di sicurezza dell’immobile, sia esso proprietario, inquilino o comodatario, e che a questa persona siano intestate le fatture relative all’installazione.
Nella causale del bonifico devono essere obbligatoriamente indicati:
- Il codice fiscale del beneficiario della detrazione
- La partita IVA dell’azienda che ha eseguito l’installazione
- Il riferimento normativo (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
- Il numero e la data della fattura correlata
- L’importo dell’intervento sostenuto
Dopo aver effettuato il pagamento, è necessario conservare accuratamente tutta la documentazione relativa all’intervento.
Fac simile fattura per impianto d’allarme
La corretta emissione della fattura per l’installazione di un impianto d’allarme è fondamentale per accedere alle detrazioni fiscali previste.
Una fattura per impianto d’allarme deve contenere tre sezioni principali:
- Dati del fornitore (chi emette la fattura)
- Dati del cliente (a chi è intestata la fattura)
- Dettaglio dell’intervento (con importi e regime IVA)
Informazioni del fornitore
Nella sezione relativa all’emittente della fattura devono essere riportati:
- Denominazione completa dell’impresa installatrice
- Indirizzo completo della sede legale
- Partita IVA e/o Codice Fiscale
Possono essere aggiunti anche elementi facoltativi come recapiti telefonici, email, PEC e iscrizione alla Camera di Commercio.
Informazioni del beneficiario
È essenziale che la fattura sia intestata alla persona che effettivamente effettua il pagamento tramite bonifico. Devono comparire:
- Nome e cognome del soggetto che sostiene la spesa
- Indirizzo di residenza (attenzione: non l’indirizzo dell’immobile su cui si effettuano i lavori)
- Codice fiscale del beneficiario
È importante notare che l’intestatario della fattura deve avere diritti sull’immobile oggetto dell’intervento di sicurezza.
Contenuto della fattura
La sezione centrale della fattura deve contenere:
- Numero progressivo della fattura
- Data di emissione
- Indicazione chiara se si tratta di acconto o saldo
- Descrizione dettagliata dei lavori eseguiti (installazione impianto d’allarme)
- Indirizzo completo dell’immobile oggetto dell’intervento
- Estremi della pratica edilizia (se necessaria)
- Importo imponibile dei lavori eseguiti
- Aliquota IVA applicata (generalmente 10% per interventi di ristrutturazione)
- Importo totale da pagare
Se il contratto di appalto supera i 70.000 euro, è obbligatorio inserire il riferimento al contratto collettivo nazionale di settore applicato dall’impresa ai lavoratori.
Regime IVA
Per l’installazione di impianti d’allarme, il regime IVA applicabile è generalmente quello agevolato al 10%. Tuttavia, è importante verificare se ci sono componenti che rientrano nei “beni significativi” che potrebbero richiedere un’IVA differenziata. La fattura deve indicare chiaramente il regime IVA applicato e, nel caso di regimi differenziati, specificare gli importi per ciascuna aliquota
Bonus sicurezza 2025: i documenti da conservare
Per usufruire correttamente del Bonus sicurezza 2025, è fondamentale non solo installare sistemi di allarme conformi alle normative, ma anche raccogliere e conservare accuratamente tutta la documentazione necessaria.
Per garantirsi l’accesso alla detrazione fiscale e superare eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate, è necessario conservare:
- Fatture dettagliate: devono contenere una descrizione precisa dei sistemi di sicurezza acquistati, l’ammontare complessivo e la data dell’intervento.
- Ricevute dei bonifici: che attestano l’avvenuto pagamento attraverso la modalità corretta.
- Documentazione identificativa: deve includere il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione e la partita IVA dell’impresa che ha eseguito l’installazione.
- Certificati di conformità: che attestano che i dispositivi installati rispettano gli standard di sicurezza previsti dalla normativa vigente.
- Materiale fotografico: in alcuni casi potrebbe essere richiesta una documentazione fotografica dell’impianto installato, come prova tangibile dell’intervento realizzato.
- Dichiarazione dell’installatore: un documento che attesta la corretta esecuzione dei lavori secondo le normative tecniche di settore.
È importante sottolineare che il Bonus sicurezza costituisce un’agevolazione autonoma, non vincolata ad altri interventi di ristrutturazione. Questo significa che non è necessario effettuare lavori di ammodernamento dell’immobile per poter accedere al beneficio fiscale.
Per ottenere la detrazione, è necessario inserire le spese nell’apposita sezione della dichiarazione dei redditi dedicata alle agevolazioni per la sicurezza. Va evidenziato che questo bonus non può essere fruito attraverso lo sconto in fattura o la cessione del credito, ma esclusivamente mediante rimborso IRPEF dilazionato in 10 rate annuali di pari importo.
Installare un sistema di allarme non rappresenta solo una scelta per proteggere la propria abitazione da possibili intrusioni, ma anche un investimento che oggi, grazie al Bonus Sicurezza 2025, diventa particolarmente vantaggioso. Con la possibilità di recuperare il 36% della spesa sostenuta attraverso la detrazione fiscale, il rapporto qualità-prezzo di questi sistemi diventa ancora più interessante.
Su PagineGialle Casa puoi richiedere fino a 5 preventivi gratuiti, per valutare non solo i costi, ma anche le caratteristiche tecniche, l’affidabilità e il servizio post-vendita offerti.