Impianto antintrusione: come progettarlo e collaudarlo
Vuoi realizzare un impianto antintrusione a casa tua? Scopri a chi puoi affidarti per la progettazione, la certificazione e il collaudo, ma anche prezzi e come risparmiare
Pietro Marra
Esperto in Sistemi di Videosorveglianza e Antintrusione
Stai pensando di dotare la tua casa di un impianto antintrusione ma non sai da dove cominciare? Si tratta di un’ottima idea che mette te, la tua famiglia e la tua abitazione al sicuro da ladri e malintenzionati che, sempre più spesso, costituiscono un serio pericolo. In questo modo, ci si protegge da azioni illecite che possono provocare danni fisici, economici ma anche emotivi a seguito di azioni che violano il vivere in casa.
Generalmente si parla di antifurto, ovvero un sistema che comprende un vero e proprio impianto che permette di tenere sotto controllo tutta la casa. Ecco perché è necessario progettarlo con attenzione e accuratezza per fare in modo che nessun angolo dell’abitazione resti scoperto, scegliendo i punti nevralgici dell’immobile nei quali posizionare non solo la centrale di comando del sistema ma anche i sensori, le telecamere e tutti gli altri dispositivi collegati all’impianto antintrusione.
È indispensabile che sia funzionale, facile da usare ma anche all’avanguardia e molto efficace. Per tutti questi motivi è essenziale che sia progettato e realizzato a regola d’arte.
Per avere maggiori informazioni su come effettuare la progettazione, la certificazione e il collaudo e a chi affidarti, senza sbagliare, leggi la nostra guida con preziosi consigli sul tema.
Impianto antintrusione: come progettarlo a regola d’arte
Quando si parla di progettazione di un impianto antintrusione, c’è da fare una premessa importante: non si tratta di un sistema semplice e che può essere realizzato da chiunque. In Italia, infatti, questo tipo di sistemi sono regolamentati da specifiche normative che ne disciplinano la progettazione, la costruzione ed il collaudo e ne determinano i livelli di sicurezza.
La normativa di riferimento nel nostro Paese è il D.M. 37 del 2008 che prevede l’obbligo per ogni antifurto della dichiarazione di conformità, un documento da allegare al sistema che prevede una relazione tecnica sull’impianto di antintrusione che deve essere rilasciata dall’impresa installatrice, scelta solo tra quelle abilitate dalla Camera di Commercio all’installazione di questi sistemi. La dichiarazione attesta che tutto è stato realizzato seguendo le regole vigenti: una serie di requisiti tecnici e qualitativi che garantiscono l’efficienza del sistema.
La dichiarazione di conformità sancisce che l’allarme è stato realizzato con materiali idonei e marchiati CE e nel rispetto della normativa sopracitata. Il documento, serve, inoltre, per poter collegare l’impianto di casa ad un istituto di vigilanza. Non è necessario, invece, qualora l’impianto sia totalmente senza fili e non preveda nessun attacco alla corrente elettrica.
Antifurto: collaudo e come effettuarlo
Oltre a quanto detto, alla fine dell’installazione serve un altro documento che la ditta che ha eseguito i lavori deve rilasciare al committente. Si tratta del verbale di collaudo relativo all’impianto antintrusione. È qui che vengono annotate tutte le info sul sistema installato: di che tipo di impianto si tratta, dove è stato sistemato, la data del rilascio con tutti i dati del committente e della ditta che ha eseguito i lavori. Fondamentale è la firma di entrambi e anche quella del progettista se l’impianto è stato ideato da una terza persona. Lo scopo di questo documento è quello di tutelare le parti coinvolte e fornire tutte le informazioni.
Come è evidente, progettare ed installare un impianto antintrusione non è cosa immediata e che tutti possono fare. Ecco perché è necessario rivolgersi alle ditte specializzate e qualificate per poter rilasciare i documenti di cui abbiamo parlato fino ad ora per fare in modo che tutto il sistema sia a norma di Legge. Per fare tutto questo è necessario essere informati su quello che va fatto e su cosa serve.
Come è evidente si tratta di un vero e proprio investimento che comporta oltre alla realizzazione pratica dell’impianto una serie di documentazioni indispensabili per renderlo a norma di legge. Da tutto questo dipende il costo dell’intero servizio che varia da proposta a proposta, in base al tipo di impianto che si sceglie ma anche alla grandezza dell’abitazione e dei dispositivi che si desiderano.
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