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Bonus mobili 2024 senza ristrutturazione: si può fare?

Il Bonus mobili continua ad essere uno degli incentivi più richiesti, nonostante il taglio del massimale. Scopriamo se serve la ristrutturazione nel 2024.

06-11-2023

Alessia Mancini

Content manager e blogger

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Negli ultimi anni, il Bonus mobili è stato oggetto di numerose modifiche, tra cui una significativa riduzione del massimale detraibile, passato dagli 8mila euro del 2023 ai 5mila euro del 2024. Questi cambiamenti ci portano a chiederci se, insieme al tetto massimo detraibile, siano stati rivisti anche i requisiti di accesso al bonus, in particolare quelli che lo vincolavano alla ristrutturazione.

Cerchiamo di capire se i lavori di ristrutturazione sono ancora una condizione imprescindibile per richiedere il Bonus mobili e quali acquisti copre.

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Bonus mobili 2024: serve la ristrutturazione?

Il Bonus mobili è una detrazione fiscale Irpef del 50% concessa a chi sostiene spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di ultima generazione. Requisito principale per accedere a questa agevolazione è che l’immobile in questione sia oggetto di lavori di ristrutturazione, in quanto parte integrante del Bonus ristrutturazione. Inoltre, i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati prima dell’acquisto dell’arredamento.

Per poter accedere al Bonus Mobili, è dunque necessario realizzare alcune specifiche tipologie di interventi edilizi che danno diritto alla detrazione per i lavori di ristrutturazione, tra cui:

Prima di avviare i lavori, è essenziale ottenere il titolo edilizio necessario, come la SCIA o la CILA, oppure presentare un’autocertificazione, ma solo nel caso in cui i lavori rientrino nell’ambito dell’edilizia libera.

Quali acquisti copre il Bonus mobili?

Tra i mobili agevolabili, rientrano una vasta gamma di elementi che contribuiscono a rendere confortevole e funzionale l’ambiente domestico oggetto di ristrutturazione. Questi includono letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, oltre a materassi e apparecchi di illuminazione essenziali per completare l’arredo dell’immobile in questione.

Anche i grandi elettrodomestici possono essere inclusi nel Bonus mobili, ma devono soddisfare specifici criteri di classe energetica. Per i forni, la classe minima richiesta è la A, mentre per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie è la classe E. Per frigoriferi e congelatori, la classe minima richiesta è la F. È importante notare che fino al 2021, per tutti questi elettrodomestici, la classe energetica non doveva essere inferiore alla A+ (e A per i forni). Tra gli elettrodomestici rientrano frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, apparecchi per la cottura e apparecchi elettrici per il riscaldamento e raffreddamento.

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