Le tendenze per la cucina 2024: dal marmo al gres, fino a nuovi materiali
Quali sono i migliori materiali per la cucina? Scopriamo quelli in grado di coniugare estetica e resistenza con i suggerimenti dell'esperto
Simone Cellitti
Architetto/Direttore Artistico
L’evoluzione del design e dell’arredamento per la cucina è un processo in costante mutamento e il 2024 si preannuncia come un anno ricco di innovazioni e tendenze affascinanti.
In questo approfondimento scopriamo le prospettive più interessanti relative all’impiego dei materiali, dalle classiche eleganze del marmo alla versatilità del gres, fino all’emergere di nuovi materiali che stanno rivoluzionando il mondo della progettazione delle cucine.
Ceramiche e gres
Il gres è un materiale ceramico di grande importanza nell’ambito dell’interior design, generalmente impiegato per pavimenti e rivestimenti. La sua composizione comprende una miscela di argille, ceramiche, feldspati, caolini e sabbia, che subisce una cottura a temperature estremamente elevate, solitamente comprese tra i 1200°C e i 1400°C, che conferiscono alle lastre in gres porcellanato una struttura vetrosa e una serie di proprietà straordinarie.
La caratteristica principale del gres è la sua eccellente impermeabilità, sia all’infiltrazione di gas che di liquidi, rendendolo una scelta ideale per spazi come bagni e cucine. Inoltre, la bassa porosità del gres lo rende altamente resistente all’usura e alle macchie, garantendo una lunga durata nel tempo. La sua resistenza al calore lo rende adatto anche per ambienti in cui si impiegano temperature elevate.
Un grande vantaggio del gres è la possibilità di ottenere lastre di dimensioni generose, il che significa che le fughe e i punti di congiungimento tra le parti possono essere ridotti al minimo, creando un aspetto più uniforme e pulito. I piani in gres offrono una flessibilità straordinaria nel design degli spazi, consentendo l’integrazione di lavelli e la creazione di una vasta gamma di colorazioni ed effetti materici.
Pietra e marmo
La pietra è un materiale intramontabile e di indiscutibile fascino. Tra le pietre più amate e utilizzate in cucina spiccano il marmo e il granito, due materiali raffinati e di grande fascino che conferiscono un tocco di lusso agli spazi ma anche con proprietà molto differenti.
Nelle cucine la pietra mostra la sua versatilità da protagonista, come nel caso di situazioni con isola monoblocco oppure come elemento complementare che si affianca ad altri materiali come legno e metallo. Può essere utilizzata su diverse superfici, personalizzando basi e top, ma anche pensili o frontali delle colonne, creando un effetto monomaterico che sembra appena estratto dalla cava.
Tuttavia, è importante notare che il marmo, nonostante la sua bellezza e unicità, è un materiale poroso e delicato, che potrebbe macchiarsi più facilmente e richiedere cure particolari. Fortunatamente, è possibile impermeabilizzare le superfici con prodotti specifici applicati da professionisti, almeno inizialmente, e successivamente in modo autonomo, riducendo così il rischio di macchie causate da sostanze acide come il vino e il limone.
Il granito risponde a requisiti meccanici e prestazionali differenti ma non ha il pregio estetico dei marmi pregiati ed infatti in Italia è meno utilizzato a differenza di altri mercati esteri in cui viene riconosciuto come valore assoluto.
Fenix
Il fenix è una recente innovazione nel campo dell’arredamento, che fa parte della categoria dei laminati, progettato principalmente per l’uso in mobili da cucina e mobili da bagno, spesso disponibile in sottili lastre con uno spessore di 1 millimetro.
Il processo di produzione del fenix implica l’uso di resine innovative che vengono fissate attraverso la polimerizzazione a freddo, creando una sottile lamina che successivamente viene accoppiata a un pannello di supporto.
Dal punto di vista estetico, il fenix ha un aspetto pulito e uniforme, con una finitura opaca che è anche resistente alle impronte digitali. Inoltre, è un materiale altamente resistente al calore, il che lo rende adatto per applicazioni in cucina e bagno. È anche igienico e facile da pulire, il che lo rende una scelta pratica per ambienti dove l’igiene è essenziale. Tuttavia è importante notare che, nonostante le sue qualità, il fenix potrebbe essere considerato troppo delicato per essere utilizzato come piano di lavoro in cucina, infatti spesso viene consigliato per le ante dei mobili o altre applicazioni senza il rischio di usura e graffi eccessivi.
HPL
L’High Pressure Laminate (HPL) è un materiale da rivestimento straordinario che viene creato attraverso un processo di pressatura accurata di diversi strati di carta impregnati con resine termoindurenti. Questi strati vengono compattati grazie all’applicazione combinata di calore, raggiungendo temperature di circa 150 gradi Celsius, e alta pressione per un periodo di circa 50 minuti. Il risultato di questo processo è un materiale estremamente resistente, omogeneo e caratterizzato da un’elevata densità.
L’HPL è affascinante dal punto di vista estetico, offrendo una vasta gamma di opzioni di design, ma ciò che lo rende veramente straordinario sono le sue eccezionali proprietà fisiche. Questo materiale è incredibilmente resistente all’abrasione, ai graffi, agli urti e alle alte temperature. Inoltre, è sicuro per il contatto con gli alimenti, il che lo rende perfetto per applicazioni in cucine e spazi in cui è necessaria una superficie durevole e igienica.
Acciaio inossidabile
Da sempre, gli chef e i ristoranti preferiscono l’acciaio inox per la sua praticità e facilità di manutenzione. Questi piani offrono un’estetica che può essere contemporaneamente moderna e industriale. Tra i vantaggi più noti e universalmente riconosciuti dell’acciaio inox, spicca senza dubbio la sua eccellente resistenza agli urti, alla corrosione e all’usura. Inoltre, offre una igienizzazione delle superfici impeccabile e una manutenzione estremamente agevole.
L’acciaio inox è un materiale che brilla per le sue eccezionali caratteristiche tecniche ed estetiche, a cominciare dalla sua resistenza intrinseca e dalla presenza significativa di cromo, che previene la formazione di ruggine e la corrosione anche quando è esposto in modo continuativo ad acqua e aria.
Il suo limite è identificabile oltre che nell’aspetto troppo high tech anche sulla gestione della superficie riflettente che facilmente esalta aloni e difetti visibili come le piccole abrasioni.
Pietre sinterizzate
Le pietre sinterizzate sono considerate una scelta di prim’ordine sul mercato. Queste lastre di dimensioni generose sono il risultato di un processo di sinterizzazione, che coinvolge una miscela di inerti sottoposta a pressioni elevate e cottura a temperature straordinariamente alte.
Questa procedura conferisce alle superfici delle pietre sinterizzate una serie di caratteristiche che le rendono eccezionali: sono igieniche e facili da pulire, resistenti agli urti, impermeabili e a prova di macchia e resistenti ai graffi. Inoltre, queste pietre consentono la creazione di lavelli integrati direttamente nel piano di lavoro, garantendo una pulizia estetica impeccabile. Tuttavia, va notato che, nonostante tutte le loro qualità straordinarie, il principale “difetto” delle pietre sinterizzate è il costo, che tende ad essere superiore rispetto ad altri materiali.
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