Quanto deve essere grande la cucina con isola: dimensioni minime e distanze
La cucina con isola è una soluzione affascinante ma prima di acquistarla bisogna capire se c'è abbastanza spazio in casa: ecco dimensioni e distanze minime da considerare
Giuseppe Sorrenti
Architetto
- Quali sono le dimensioni minime di una cucina con isola
- Spazio tra isola e cucina: quali sono le distanze da rispettare
- Tipi di isola e come scegliere
- Quali sono le dimensioni minime di una cucina con isola
- Spazio tra isola e cucina: quali sono le distanze da rispettare
- Tipi di isola e come scegliere
Le cucine con isola sono sempre più diffuse. Se fino a qualche anno fa venivano inserite principalmente in ambienti di grandi dimensioni, oggi si stanno diffondendo anche negli appartamenti moderni, come quelli che integrano soggiorno e angolo cottura in un’unica stanza, ma sono sempre più presenti anche nei loft, a cui conferiscono stile ed eleganza.
In realtà non c’è una regola unica per acquistare una cucina di questo tipo, ma sicuramente bisogna calcolare molto bene le dimensioni minime e le distanze, per evitare di stare stretti e vivere scomodamente uno spazio così importante come la cucina.
Vediamo quanto deve essere grande una cucina a isola, dalle dimensioni minime alle distanze.
Quali sono le dimensioni minime di una cucina con isola
Il mercato delle cucine è più vivo che mai, offre soluzioni per ogni gusto e budget. In particolare, con la nascita di appartamenti con open space che integrano zona giorno e cucina, l’isola viene scelta sempre più per delimitare gli ambienti e ottimizzare gli spazi.
Ma quanto deve essere grande la cucina per inserire un’isola? Occorrono almeno 9 metri quadri per muoversi comodamente nello spazio interno della cucina. Per risparmiare spazio si può optare per un’isola a muro. In alternativa, si può posizionare l’isola in mezzo alla stanza e tutta la cucina intorno: questa è un’ottima soluzione per muoversi senza ostacoli, ma necessità di più spazio a disposizione.
Anche l’isola costituita dal piano di lavoro deve avere dimensioni minime:
- larghezza di 90 cm
- profondità di 60 cm
Queste sono le dimensioni ideali per avere un piano di lavoro abbastanza grande e funzionale. Naturalmente si possono acquistare isole più grandi.
Un’isola con lavello o piano cottura deve avere le seguenti dimensioni:
- larghezza minima di 200 cm
- profondità di 120 cm
Se si vuole inserire sia lavello che piano cottura occorre pensare ancora più in grande e soprattutto concepire anche lo spazio per il piano di lavoro inserito tra i due. In questo caso, il piano sarà lungo almeno 90 cm e profondo 120 cm. L’altezza ideale dell’isola è di di 90 cm.
Se avanza spazio si può aggiungere un ulteriore ripiano da usare come tavolo per la colazione o per consumare pasti veloci. In questo caso, si posizionano davanti all’isola sgabelli, giocando magari con stile, colore e forme per conferire un forte impatto estetico alla stanza.
Spazio tra isola e cucina: quali sono le distanze da rispettare
Per muoversi liberamente il consiglio è quello di mantenere 1 metro su ogni lato che divide isola e il resto della cucina.
La distanza richiesta è maggiore nel caso in cui l’isola viene usata anche come tavolo, in questo caso bisogna calcolare lo spazio occupato da sedie e persone, tenendo conto dei centimetri a disposizione e scegliendo il lato più lungo della stanza per posizionare il tavolo. Potrebbero bastare 2 metri di distanza. Nel caso in cui davanti all’isola ci sia una parete attrezzata con cassetti e ante si deve considerare una distanza da 1,5 a 2 metri.
In base a quanto detto è possibile calcolare quanto spazio serve in cucina per inserire l’isola, che come abbiamo accennato è di circa 9 metri quadri minimo. In base al tipo di ambiente e alle sue dimensioni si può decidere di inserire un particolare tipo di isola in cucina.
Tipi di isola e come scegliere
Quando si progetta la cucina occorre scegliere attentamente la tipologia di isola, anche in base alla dimensione dell’ambiente da arredare. Ecco le più comuni tipi di isola:
- isola con lavello e tavolo per pasti veloci, generalmente posizionata al centro della stanza con il tavolo leggermente più basso rispetto al ripiano dove è situato il lavello. I due ripiani sono uno davanti all’altro. In alcuni casi, il tavolo può essere a scomparsa e viene estratto solo all’occorrenza.
- isola con contenitori, che oltre a essere un piano da lavoro contiene anche scompartimenti con ante e cassetti per conservare strumenti, posate, piatti, cibo etc.
- isola con piano cottura, dove occorre tener conto anche dell’allaccio per alimentare il piano ma anche della cappa di aspirazione, posizionata al centro. Generalmente questo tipo di isola è attaccato alla parete e affianco al piano cottura viene inserito un ripiano da lavoro, mentre l’estremità può fungere da piccolo tavolo per consumare i pasti.
Naturalmente le configurazioni di una cucina a isola sono le più disparate. Per tale motivo è cruciale progettare molto bene la distribuzione degli arredi. In questo contesto, affidarsi a un buon consulente e rivenditore diventa determinante: un esperto può consigliare le migliori soluzioni e offrire i propri consigli per disporre gli elementi d’arredo nel modo migliore in base a dimensioni e caratteristiche dell’ambiente.
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