Quanto dura un materasso e quando è ora di cambiarlo?
Acquistare un buon materasso è un investimento per la salute e cambiarlo quando è ora ancora di più. Scopriamo insieme quanto dura un materasso
Il materasso è un investimento per la buona qualità del sonno e, silenzioso ed efficiente, è capace di cambiarci la vita. Spesso si sente dire che un buon materasso, perché sia tale, deve durare dai 20 ai 30 anni. È la verità?
Il materasso è un investimento per la buona qualità del sonno e, silenzioso ed efficiente, è capace di cambiarci la vita. Spesso si sente dire che un buon materasso, perché sia tale, deve durare dai 20 ai 30 anni. È la verità?
- La durata del materasso
- Come prolungare la vita del materasso
- Come capire se il materasso è da cambiare?
La durata del materasso
Qualche vecchio nostalgico sarebbe pronto a giurare che un materasso, specialmente un materasso a molle, può durare dai 20 ai 30 anni senza grossi problemi. La verità è che, per quanto ben realizzato, qualsiasi materasso ha un’aspettativa di vita che non supera i 10 anni. I materiali all’interno si usurano e si deteriorano e col tempo, lentamente e inesorabilmente, il prodotto perde in termini di performance.
Puoi prolungare di qualche anno l’aspettativa di vita dei tuoi materassi effettuando la giusta manutenzione, ma difficilmente questo prodotto, sottoposto ad uso intenso com’è, può avere una durata più lunga. Le molle perdono in elasticità e le lastre in poliuretano di cui è composto all’interno un materasso diventeranno meno resistenti.
Il risultato non si vede subito, ma quando si manifesta è davvero fastidioso: mal di schiena, alle gambe, e sonni meno sereni. Non tutti i materassi sono uguali: in base ai materiali di cui sono composti, si può affermare che abbiano una durata differente.
- I materassi in lattice, per esempio, durano circa 7-8 anni pur rispondendo a rigorose esigenze di confort e comodità.
- I materassi in memory foam, invece, che all’interno contengono lastre di poliuretano e memory foam capaci di adattarsi alla forma della colonna vertebrale, hanno una durata teorica garantita fino a 10 anni.
- Lo stesso si può dire dei materassi di poliuretano espanso, più rigidi di quelli in memory, i quali sono destinati a durare circa 10 anni.
- In ultimo, un materasso a molle, per quanto ben realizzato e per quanto le molle siano di alta qualità, non supera i 10 anni di vita. La molla, dopo 10 anni, tenderà a usurarsi e perdere elasticità.
Non fraintendere. Dopo 10 anni esatti non dovrai buttare via il tuo materasso, ma sappi che le sue funzionalità cominceranno a decadere irrimediabilmente, e potresti aver notato un calo della qualità del sonno.
Come prolungare la vita del materasso
Il materasso è sollecitato dal nostro peso per tante ore al giorno, ogni giorno. È normale, dunque, che questo strumento abbia una durata limitata nel tempo. Esistono però alcuni fattori e alcuni accorgimenti che aiutano a prolungare la vita di un materasso. Per esempio, una persona di 60 chili solleciterà la struttura del materasso in modo diverso da una che ne pesa 100.
Indipendentemente da questo, eccoti qualche consiglio per prolungare la vita del materasso:
- Una volta al mese, inverti il senso materasso (non girarlo) in maniera da poggiare la testa dove prima stavano i piedi. In questo modo, i cedimenti della struttura saranno meno evidenti.
- Evita di macchiare il materasso con sostanze o liquidi, o di danneggiarlo, per esempio, con la cenere della sigaretta.
- Fai aerare il materasso almeno una volta ogni due settimane, ma evita di esporlo ai raggi diretti del sole.
Come capire se il materasso è da cambiare?
Il materasso comincerà a mostrare i primi segni di cedimento intorno agli 8-10 anni di vita. Alcuni materassi tendono a diventare troppo morbidi, facendoti sprofondare. Altri materiali, per loro natura, tenderanno invece ad irrigidirsi. Potrebbero inoltre essersi creati bozzi o avvallamenti che ti fanno dormire male, specialmente per quanto riguarda i materassi con le molle.
È giunto il momento per cambiare materasso se:
- Ti svegli spesso durante la notte con crampi, arti intorpiditi o appesantiti.
- Ti svegli la mattina pieno di dolori alla schiena.
- Ti svegli stanco.