Il condominio ha debiti? Ecco come gestirli e chi deve pagare
Cosa fare se un condominio è sommerso dai debiti? Ecco di chi sono le responsabilità, cosa fare con i morosi, chi paga e come si ripartiscono le eventuali spese
Silvia Baldassarre
Avvocato Civilista
- Cosa succede se un condomino non paga le spese
- Cosa succede se l'amministratore non salda le spese dei servizi
- Cos'è il debito verso terzi
- Debiti in condominio e nuovo proprietario
- Cosa succede se un condomino non paga le spese
- Cosa succede se l'amministratore non salda le spese dei servizi
- Cos'è il debito verso terzi
- Debiti in condominio e nuovo proprietario
Il buon funzionamento di un condominio dipende anche dalla gestione di servizi di varia entità: dalle pulizie, all’eventuale ascensore, la portineria, la cura degli spazi comuni e così via. Tali attività devono essere naturalmente pagate da tutti i condomini in base ai centesimi di proprietà. Normalmente, ogni condomino deve pagare una cifra mensile. Tuttavia, può capitare che una persona non paghi per tanti mesi o si creino altre difficoltà che portano all’accumularsi di debiti, danno che ricade su tutti gli abitanti del plesso.
Ma cosa bisogna fare nel caso in cui il condominio sia sommerso dai debiti? Chi ha la responsabilità e come si ripartiscono le eventuali spese? Facciamo chiarezza.
Cosa succede se un condomino non paga le spese
Ogni anno, l’amministratore condominiale realizza un bilancio consuntivo dove sono presenti tutte le spese da sostenere nei successivi 12 mesi. Questi costi sono suddivisi tra i condomini tenendo conto delle tabelle millesimali. Le spese condominiali si riferiscono ai costi di diversi servizi, come:
- Spese per l’ascensore condominiale
- Pulizia delle scale condominiali
- Spese dello spurgo in condominio
- Costi per il lavoro dell’amministratore condominiale
- Manutenzione del giardino condominiale
- Riscaldamento centralizzato condominiale
Naturalmente ogni edificio ha i suoi servizi, che possono essere diversi da quelli citati.
Se un condomino non paga le spese dovute entro la scadenza dettata dall’amministratore, è lui il responsabile e deve saldare la morosità. In questo caso, l’amministratore può procedere legalmente entro sei mesi dopo la chiusura dell’anno di riferimento. In questo caso, si rivolge al Tribunale che, tramite decreto esecutivo, obbliga i morosi a saldare i debiti entro 10 giorni. Se non rispondono, i beni mobili e immobili vengono pignorati. C’è quindi l’espropriazione dell’unità abitativa presente nel condominio, se è di proprietà dei morosi. In alcuni casi, l’assemblea può decidere all’unanimità di saldare il debito ripartendo le spese dovute tra i condomini.
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Cosa succede se l’amministratore non salda le spese dei servizi
Se è l’amministratore condominiale negligente e non si preoccupa di saldare le spese allora tutti i condomini sono coinvolti e devono preoccuparsi di pagarsi le spese, ripartite sempre in base alle tabelle millesimali. Eventualmente l’assemblea condominiale può decidere all’unanimità che alcuni condomini siano esonerati da eventuale pagamento del debito. Naturalmente, in caso di problemi è possibile nominare un nuovo amministratore condominiale.
Cos’è il debito verso terzi
In alcuni casi, è possibile che i debiti condominiali non vengano pagati e in questo caso di parla di debito verso terzi, dove i crediti possono essere recuperati tramite il pignoramento del conto corrente condominiale o di singoli beni.
Il terzo creditore potrà quindi agire nei confronti dei condomini morosi, ai sensi dell’art. 63 disp. att. c.c., pignorando i beni in loro possesso e, qualora ciò non fosse sufficiente a saldare il debito, potrà agire anche nei confronti del condominio, così aggredendo inevitabilmente anche quei condomini che sono in regola con i pagamenti.
Debiti in condominio e nuovo proprietario
Chi vuole acquistare un appartamento deve sempre assicurarsi che non ci siano morosità. Infatti, se si acquista un appartamento indebitato, si ereditano i debiti. L’amministratore deve riscuotere tutte le spese senza chiedere alcuna autorizzazione. Per tutelarsi è, quindi, fondamentale chiedere all’amministratore condominiale un certificato in cui si attesta che per la proprietà in vendita non ci sono debiti e che i precedenti proprietari o inquilini hanno saldato tutte le spese pregresse.
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