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Quanti stipendi servono per comprare casa? I dati aggiornati al 2025

Vuoi acquistare un immobile? Scopri i dati aggiornati al 2025: le città più costose e quelle più convenienti, annualità di retribuzione e i tassi sui mutui

19-02-2025
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Comprare casa è il sogno di tante persone, ma quanti stipendi servono per trasformarlo in realtà? Per rispondere a questa domanda occorre fare riferimento al nuovo studio condotto dal Centro di formazione e ricerca sui consumi e Assoutenti. Questa analisi è un punto di partenza per capire la portata dell’investimento, ma è anche un punto di partenza per fare il punto sulla situazione dei mutui a inizio 2025, che a dirla tutta è favorevole. Vediamo in dettaglio i dati.

Quali sono le città più costose per chi vuole comprare casa?

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Secondo lo studio del Centro di Formazione e Ricerca sui Consumi, a gennaio 2025 il costo medio di un’abitazione al metro quadro in una grande città italiana è in crescita rispetto al 2019. Trieste è la città in cui i prezzi sono aumentati maggiormente rispetto a sei anni fa con il 50% in più, mentre Milano si ferma ad un aumento del 39.5% ma rimane comunque il comune dove acquistare casa vecchia o nuova costa di più in Italia con un costo di 4.500 € al mq. Seguono Firenze con 4.365 € e e Bologna con con 3.566 €. Le grandi città più economiche sono invece Perugia e L’Aquila. Solo Genova registra una riduzione dei costi degli immobili rispetto al 2019 con – 3,7%.

Quanti stipendi sono necessari per comprare casa in Italia?

L’analisi del Centro si sofferma sul numero di stipendi necessari per acquistare casa a seconda della professione dell’acquirente. In base a ciò, per un operaio saranno necessari 11,6 anni di retribuzioni per finalizzare l’acquisto di un appartamento da 80 mq. Parliamo dunque di 139 stipendi mensili. A un impiegato basteranno 9,7 anni, ovvero 116 retribuzioni mensili, fino a un dirigente che riuscirà a concludere l’acquisto in circa 4 anni.

Questi numeri variano, naturalmente, in base alla città in cui si vuole investire. A tal proposito, se un operaio vuole acquistare casa a Milano impiegherà 23,3 anni di stipendi per un appartamento di 80 mq ma se si sposta a Firenze si scen de a 18,8 anni. Naturalmente questi sono numeri indicativi e sono pensati per convogliare tutto lo stipendio mensile nell’acquisto dell’immobile, cosa che è impossibile per via di altre spese mensili da sostenere.

Secondo Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) , la casa di proprietà è un obiettivo impossibile per circa 10 milioni di famiglie italiane con un reddito fino a 24mila euro all’anno. Le città meno accessibili sono Milano, Roma, Napoli, Firenze e Venezia ed è per questo che sempre più persone decidono di acquistare casa in periferia.

Come rendere l’acquisto di una casa più accessibile?

Ance e Confindustria hanno avanzato una serie di proposte mirate a rendere l’investimento immobiliare più accessibile. Il loro piano si fonda su tre principi chiave: semplificazione normativa, incentivi fiscali e innovazione finanziaria.

Il primo pilastro riguarda la necessità di rendere più snelle ed efficienti le normative urbanistiche attuali, riducendo la burocrazia e accelerando i tempi di approvazione per progetti edilizi.

Il secondo punto si concentra su misure fiscali a favore delle imprese che contribuiscono ai costi di affitto per i propri dipendenti. Questa strategia mira a ridurre il peso economico sulle famiglie e, allo stesso tempo, a migliorare la qualità della vita dei lavoratori, rendendo più accessibili soluzioni abitative vicine ai luoghi di lavoro.

Tassi sui mutui: la situazione a gennaio 2025

A gennaio 2025, chi sta pensando di acquistare una casa può beneficiare di una tendenza favorevole: i tassi sui mutui continuano a diminuire. Secondo il rapporto mensile dell’ABI, il tasso medio sui nuovi finanziamenti è sceso al 3,09%, in calo rispetto al 3,11% del mese precedente e in netta flessione rispetto al 4,42% di dicembre 2023.

Parallelamente, i tassi sui depositi a durata prestabilita hanno subito una riduzione, con il tasso medio che si attesta al 2,77%, seppur ancora superiore alla media dell’Eurozona (2,68%).

Anche a febbraio la tendenza al ribasso prosegue. L’euribor (Euro Interbank Offered Rate) a tre mesi è sceso al 2,54%, così come il tasso IRS a 10 anni che è calato al 2,36%.

Nonostante i prezzi delle case siano nettamente aumentati negli ultimi anni, l’attuale riduzione dei tassi rende i mutui più convenienti. Oltre a queste spese occorre tenere in considerazione anche quelle notarili: per capire qual è la spesa personalizzata ti invitiamo a contattare gli esperti della tua zona. Chiedi fino a 5 preventivi gratuiti e ricevili senza impegno sulla tua email: compila il form su Paginegialle Casa.

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