Quanti lumen occorrono per illuminare una camera
Per illuminare correttamente una stanza è necessario valutare la quantità di lumen necessari. Ecco una breve guida con trucchi pratici per imparare a quantificare i lumen
Domenico Ielo
Ingegnere Civile
Siamo onesti: per quanto la professione di interior designer (o “architetto d’interni”, come vorrebbe la lingua italiana) sia solitamente sbeffeggiata e vilipesa, oggetto di innumerevoli battute sull’astrusità delle loro creazioni e della loro presunta scomodità, è nondimeno una professione di tutta serietà che va oltre al semplice design.
Siamo onesti: per quanto la professione di interior designer (o “architetto d’interni”, come vorrebbe la lingua italiana) sia solitamente sbeffeggiata e vilipesa, oggetto di innumerevoli battute sull’astrusità delle loro creazioni e della loro presunta scomodità, è nondimeno una professione di tutta serietà che va oltre al semplice design.
Pare una banalità, ma spesso si dimentica che una stanza non è solo l’insieme dei mobili e degli elementi strutturali al suo interno, ma è anche e soprattutto la maniera in cui il mobilio armonizza con l’ambiente: gli spazi vitali, le dimensioni e anche l’illuminazione sono oggetto di precisa, attenta osservazione matematica.
Caliamoci nella parte dell’architetto d’interni, quindi, e vediamo qual è uno dei calcoli più importanti per loro: quanti lumen servono per illuminare una stanza?
Come si misura l’illuminazione
Prima di poter dare risposta alla domanda, occorre una rapida premessa teorica: l’illuminazione è misurata con due unità distinte, il Lux e il Lumen.
- Il Lux è l’unità di misura dell’illuminamento, pari a 1 Lumen fratto 1 metro quadrato, e indica pertanto l’area illuminata dalla sorgente luminosa;
- Il Lumen è l’unità di misura del flusso luminoso, e indica invece la quantità di luce proveniente dalla sorgente luminosa;
Evitando di scendere nei dettagli scientifici, quel che ci interessa è ricordare che entrambe le unità ci torneranno utili, in un modo o nell’altro.
Vediamo adesso l’equazione per il calcolo dell’illuminazione della stanza, e scopriamo quanti lumen vogliamo per metro quadro.
Lumen = Lux*m2
Questa è l’equazione più semplice, da cui è facile derivare quale valore possa servirci (in questo caso, i Lumen). Facciamo un esempio pratico, ora.
Poiché le lampadine vanno scelte per esigenza di consumo, supponiamo di avere uno spazio di 250 metri quadri, magari un magazzino (per cui sappiamo solitamente servire circa 150 lux per avere un’illuminazione ottimale).
Inserendo i dati nell’equazione e risolvendo, avremo che…
Illuminazione = 150×250 = 37.500 Lumen
Come per ogni equazione, però, anche quella per capire quanti lumen servono per illuminare una stanza ha bisogno di dati – e sebbene ogni ambiente sia diverso dagli altri e a seconda di come sono disposte e angolate le luci la quantità effettiva di illuminazione disponibile tenda a variare considerevolmente, gli esperti del settore hanno compilato alcune comode tavole di riferimento:
- Corridoi e zone di passaggio richiedono solitamente dai 50 ai 150 lux per m2
- Le camere da letto richiedono solitamente dai 100 ai 150 lux
- Garage, ripostigli e simili vorrebbero intorno ai 100 lux
- I bagni vorrebbero intorno ai 150 lux, con le zone trucco che salgono ai 400 lux
- Le cucine esigono 350 lux per garantire una buona visibilità dell’ambiente
- Gli studi o gli uffici esigono invece dai 300 ai 500 lux, a seconda della loro destinazione d’uso.
Infine, per sapere di quanti lumen sono capaci le nostre sorgenti di luce, sono liberamente disponibili in rete molte tabelle di conversione lumen-watt se non addirittura dei calcolatori; ricordiamo che, in ordine di wattaggio decrescente, si parte dalle lampadine ad incandescenza e si scende per le alogene e le fluorescenti, e si arriva alle lampadine a led, perfette per coniugare estetica e funzionalità.
Conclusione
Il calcolo per scoprire quanti lumen servono per illuminare una stanza è piuttosto semplice da un punto di vista prettamente matematico, ma non è così immediato da risolvere senza avere una buona idea di quali siano le unità di misura coinvolte e i dati necessari.
Armiamoci di un poco di pazienza, quindi, prendiamo carta, penna e calcolatrice, e mettiamoci all’opera.
Per ottenere il risultato desiderato, come sempre consigliamo di rivolgervi a professionisti di fiducia in grado di validare la vostra idea o, eventualmente, proporvi soluzioni più efficaci dal punto di vista estetico e del risparmio energetico.
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