Arredamento vintage: consigli utili
Ecco tre possibilità per un arredamento vintage convincente, andando dagli anni ’20 ai ’70, passando per gli intramontabili ’50. Qui una guida su come procedere
L’effetto nostalgia in termini di home design continua a essere di moda. Si è dunque sempre alla ricerca di nuovi stili per un arredamento vintage intrigante. Si tratta di un effetto particolarmente vivo anche sulle pareti di casa, con colorazioni ad hoc in grado di riportare a un preciso periodo nel tempo, solitamente noto per il suo valore artistico.
L’effetto nostalgia in termini di home design continua a essere di moda. Si è dunque sempre alla ricerca di nuovi stili per un arredamento vintage intrigante. Si tratta di un effetto particolarmente vivo anche sulle pareti di casa, con colorazioni ad hoc in grado di riportare a un preciso periodo nel tempo, solitamente noto per il suo valore artistico.
Arredamento vintage: colori per pareti
Per uno stile vintage la scelta dei colori dei vari ambienti è fondamentale. Il giusto colore per le pareti sarà quello che consentirà di trasmettere forti emozioni, riuscendo al tempo stesso ad accordarvi degli arredi in linea, senza risultare fuori luogo. Una singola colorazione intrigante dunque, per quanto affascinante, non assolverà al proprio compito nel caso in cui risulti estremamente difficile accordarvi qualsiasi elemento d’arredo già in possesso o individuato sul web o in negozio.
È dunque necessario avere bene in mente il periodo cui ispirarsi. Un arredamento vintage può infatti facilmente sfociare nel ridicolo se l’accostamento degli elementi avviene in maniera superficiale o amatoriale. In un attimo ci si potrà ritrovare in una camera caratterizzata unicamente da un gran numero di cianfrusaglie, senza un vero fil rouge che colleghi il tutto. Di certo non si vorranno accogliere i propri ospiti in uno pseudo mercatino dell’usato.
Le possibilità per la colorazione delle pareti sono tendenzialmente tre. Nel primo caso è possibile optare per dei colori neutri. Guardando nello specifico agli anni Venti sarà facile preferire il bianco o il nero, che al tempo andavano di gran moda (pur essendo ovviamente degli evergreen). Questi dovranno poi essere accostati a colorazioni più delicate, andando un po’ a stemperare l’effetto.
La seconda possibilità è data dai colori tenui. In questo caso il proprio arredamento vintage potrebbe poggiarsi su tonalità pastello. Ciò vuol dire avere dinanzi a sé una palette di colori tra i quali scegliere, che andranno dal rosa, al verde chiaro, fino all’azzurro. Una scelta che richiama palesemente lo stile degli anni Cinquanta.
La terza opzione è invece quella delle colorazioni da parete vivaci. Si andrà dunque dall’arancione al fucsia, passando per il block o, in alternativa, una carta da parati optical. In questo modo si farà
un salto nel tempo, ritrovandosi negli anni Settanta.
Arredamento vintage: cosa acquistare
Al giorno d’oggi il mercato vintage è particolarmente vivo. È soprattutto molto facile procurarsi elementi originali o che si rifacciano a un determinato stile. Nel caso in cui si abbia la possibilità di visitare un mercato dell’usato particolarmente fornito, si potrà visionare di persona qualche elemento d’arredo di pregio. In alternativa ci si potrà rivolgere a dei siti specializzati, ottenendo in cambio promozioni a tempo e soprattutto dei certificati di autenticità.
Se lo stile ricercato è quello degli anni ’20, si dovrà trovare la giusta via di mezzo tra sfarzo e praticità. Un mix di legno, vetro e acciaio farà di certo al caso, ispirandosi al Bauhaus o all’art decò.
Non si potrà fare a meno di sedie, letti e tavoli in ferro battuto, il tutto con uno stile semplice ma, a tratti, arricchito da intagli e forme geometriche di sapiente fattura.
L’arredamento degli anni ’50 è senza dubbio il più richiesto. Di fatto non è mai passato di moda, con le sue forme curve e bombate. I tratti sono essenziali e, rivolgendosi a ditte specializzate, è
oggi possibile ottenere degli elettrodomestici moderni ma con un aspetto datato. Divani e poltrone in pelle non possono mancare, così come un generale misto di legno e metallo.
Negli anni ’70 invece il vero must era rappresentato dalla tappezzeria, così come dalla carta da parati. Optando per un modello a strisce si otterrà un effetto ottico intrigante, in grado di
ingrandire o rimpicciolire un ambiente. Carta da parati che ovviamente si rifà allo stile hippy, per una casa tra fiori e forme geometriche o astratte.
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