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Cambiare le finestre: ecco qual è il bonus più conveniente del 2025

Vuoi cambiare finestre ed infissi in generale ma non hai capito quali sono i bonus attivi e quale ti converrebbe di più? Leggi la guida e scoprilo

05-03-2025
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Cambiare gli infissi è una delle principali azioni quando si vuole rinnovare case e migliorarne l’isolamento termico e acustico. Si tratta di una spesa importante ma fortunatamente esistono diversi bonus per risparmiare. Vediamo qual è l’agevolazione più conveniente in base al tipo di intervento che si ha in mente.

Perché usare l’Ecobonus per cambiare gli infissi

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L’Ecobonus è l’agevolazione fiscale che incentiva gli interventi mirati al risparmio energetico delle abitazioni. Quindi, se i lavori migliorano l’efficienza dell’immobile si ha diritto a una detrazione Irpef ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Se si sostituiscono gli infissi nel 2025, quindi si effettuano le spese entro il 31 dicembre di quest’anno si ha diritto alla detrazione fiscale del 50% per le prime case e del 36% per seconde case ed altri edifici.

Per le spese effettuate nel 2026 e 2027 si avrà, invece, diritto alla detrazione del 36% per le case principali e del 30% per tutte le altre. Quindi, sfruttare questo bonus nel 2025 garantisce un risparmio importante, mentre i prossimi anni la detrazione sarà ridotta. Inoltre, è importante pagare con metodi tracciabili come bonifico bancario o postale.

A quale condizione si può avere l’Ecobonus per cambiare finestre

La condizione per avere l’Ecobonus è che gli interventi siano effettuati su unità immobiliari, edifici, parti comuni già esistenti. Quindi non rientra per le nuove costruzioni. Qualunque categoria catastale è ammessa: da case rurali, a edifici strumentali o professionali.

Inoltre, è importante rispettare i parametri della Trasmittanza Termica (indicata con U), ovvero la quantità di calore trasmessa da una superficie per unità di tempo e area. Permette di misurare  il livello di isolamento termico garantito dall’infisso.

Qual è il materiale per infissi migliore per ottenere l’Ecobonus

Tra i materiali per finestre più indicati spicca il PVC, che ha una Trasmittanza Termica tra 0,8 e 1,3 W/m²K, a seconda del tipo di profilo, del numero di camere d’aria e del vetro utilizzato. Ciò le rende perfette per migliorare l’efficienza di un immobile. Infatti, la bassa Trasmittanza Termica garantisce un ottimo isolamento termico e una bassa dispersione del calore. Senza contare che sono caratterizzate da un ottimo rapporto qualità prezzo, perché sono più economici rispetto a infissi in legno o alluminio a taglio termico.

Quando è conveniente usare il Bonus Ristrutturazione per cambiare gli infissi

Se non ci si vuole limitare a piccoli interventi di efficientamento energetico, ma si progetta una ristrutturazione dell’edificio, allora è preferibile usare il Bonus Ristrutturazione, che permette di risparmiare sulla spesa complessiva, compresa la sostituzione degli infissi.

Anche in questo caso si ha diritto a una detrazione fiscale del 50% per le prime case e del 36% su seconde case e altri tipi di immobile, per una spesa massima di 96.000 euro per ogni unità immobiliare. Il Bonus Ristrutturazione, come l’Ecobonus, sarà meno conveniente nel 2026 e 2027 perché la detrazione fiscale scenderà al 36% per le prime case e 30% per tutti gli altri immobili.

Quando cambiare gli infissi con il Bonus Mobili

Un altro modo per risparmiare sulla sostituzione di finestre è il Bonus Mobili. In questo caso per ottenere il bonus bisogna associare una ristrutturazione; inoltre è necessario che il nuovo infisso sia diverso dal precedente per tipologia e materiale. Può essere una soluzione se tramite il Bonus Ristrutturazione si è speso tutto il budget e non si ha un residuo per gli infissi.

Nel 2025 la detrazione è del 50% e si calcola su un massimo di 5.000 euro, includendo anche le spese di trasporto e montaggio. L’importo va suddiviso in 10 rate uguali, una per ogni anno. Nel 2024, il limite era sempre di 5.000 euro, mentre nel 2023 era di 8.000 euro. Per ottenere la detrazione, bisogna pagare con bonifico, carta di debito o carta di credito. Non sono ammessi pagamenti in contanti, con assegni bancari o altri metodi.

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