Quali sono le detrazioni per cambiare le porte interne di casa
Ristrutturazione in vista? Ecco quali sono i bonus che permettono di ottenere interessanti agevolazioni per cambiare le porte interne di casa
Sofia Barbera
Dottoressa in economia
- Incentivi statali per le porte interne di casa nel 2024
- Sostituzione delle porte interne con il bonus ristrutturazione 50%
- Sostituzione delle porte interne con il Sismabonus 110%
- Bonus porte interne: come richiederlo
- Incentivi statali per le porte interne di casa nel 2024
- Sostituzione delle porte interne con il bonus ristrutturazione 50%
- Sostituzione delle porte interne con il Sismabonus 110%
- Bonus porte interne: come richiederlo
Bonus porte interne o bonus infissi? In realtà non esiste un vero e proprio bonus pensato esclusivamente per la sostituzione delle porte interne. La grande disponibilità di detrazioni edilizie disponibili per chi deve ristrutturare casa ha in realtà creato una grande confusione sull’argomento.
Cerchiamo di fare chiarezza, approfondendo quali sono le detrazioni a disposizione per chi deve cambiare le porte interne di casa.
Incentivi statali per le porte interne di casa nel 2024
Se stai pensando di sostituire le porte interne della tua abitazione, puoi beneficiare di alcune agevolazioni fiscali, a patto che l’intervento rientri in lavori di ristrutturazione più ampi:
Bonus Ristrutturazione 50%: Questo bonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 e permette di detrarre il 50% delle spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, inclusa la sostituzione delle porte interne. Il tetto massimo di spesa detraibile è di 96.000 euro per unità immobiliare.
Sismabonus: Se la sostituzione delle porte interne è parte di un intervento di miglioramento sismico dell’edificio, puoi usufruire del Sismabonus. Le aliquote di detrazione per il 2024 sono state ridotte e variano dal 70% all’85% a seconda dell’entità del miglioramento sismico raggiunto.
Ecobonus: In alcuni casi, la sostituzione di porte interne ad alta efficienza energetica può rientrare nell’Ecobonus, che prevede una detrazione del 50% o del 65% a seconda del tipo di intervento.
In questo panorama, è importante ricordare che:
- Il Superbonus 110% non è più disponibile per le nuove richieste.
- Gli incentivi sono rivolti esclusivamente agli edifici residenziali, quindi sono esclusi uffici e negozi.
- Per accedere alle detrazioni, è necessario rispettare specifici requisiti tecnici e documentali.
Sostituzione delle porte interne con il bonus ristrutturazione 50%
Se stai pianificando la ristrutturazione della tua casa, puoi usufruire del Bonus Ristrutturazione, prorogato fino al 31 dicembre 2024, anche per la sostituzione delle porte interne. Questo bonus consente di detrarre il 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
Per poter usufruire del bonus, la sostituzione delle porte interne deve rientrare in un intervento di manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo. Alcuni esempi di lavori ammessi sono:
- Creazione di controsoffitti
- Spostamento o abbattimento di tramezzi
- Modifica di muri o colonne portanti
- Modifica di solai o tetti
- Apertura o chiusura di pareti per l’installazione o rimozione di porte
- Rifacimento degli impianti (elettrici, idrici, di riscaldamento)
Sostituzione delle porte interne con il Sismabonus 110%
In alternativa, se la sostituzione delle porte interne è parte di un intervento di miglioramento sismico dell’edificio, puoi usufruire del Sismabonus. Tuttavia, nel 2024 le aliquote di detrazione del Sismabonus sono state ridotte e variano dal 70% all’85% a seconda dell’entità del miglioramento sismico raggiunto.
È importante sottolineare che il Superbonus 110% non è più disponibile per le nuove richieste.
Bonus porte interne: come richiederlo
Se hai sostituito le porte interne nell’ambito di una ristrutturazione o di un intervento di miglioramento sismico, puoi beneficiare di detrazioni fiscali. Ecco come richiederle:
Modalità di fruizione:
- Detrazione diretta: Puoi detrarre la percentuale spettante (50% per il Bonus Ristrutturazione, variabile per il Sismabonus) in 10 quote annuali di pari importo direttamente dalla tua dichiarazione dei redditi (modello 730 o Modello Redditi Persone Fisiche).
- Cessione del credito: Puoi cedere il credito d’imposta a terzi, come banche, intermediari finanziari o fornitori, che lo utilizzeranno per compensare debiti fiscali o contributivi.
- Sconto in fattura: Puoi ottenere uno sconto immediato in fattura pari all’importo della detrazione direttamente dal fornitore, che recupererà l’importo come credito d’imposta.
Attenzione: Le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura sono state limitate nel 2023 e potrebbero non essere più disponibili per tutti i tipi di intervento e per tutti i beneficiari. Verifica sempre la normativa aggiornata.
Documentazione necessaria:
Per richiedere le detrazioni, dovrai conservare la seguente documentazione:
- Fatture o ricevute fiscali relative alle spese sostenute
- Bonifici parlanti che attestino il pagamento delle spese
- Eventuali permessi e autorizzazioni comunali (CILA, SCIA)
- Documentazione tecnica relativa all’intervento (relazione tecnica, asseverazione, visto di conformità, ecc.)
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