Come fare l'adeguamento sismico della muratura
Effettuare l'adeguamento sismico della muratura è cruciale per proteggere la tua casa e garantire la sicurezza strutturale: l'esperto spiega i passaggi
Francesco Bosco
Ingegnere Edile – Architetto
- Protezione degli immobili dal sisma: quando è necessario
- Cos’è l’adeguamento sismico di un edificio
- Quando è necessario l’adeguamento sismico della muratura
- Interventi di adeguamento sismico della muratura
- Protezione degli immobili dal sisma: quando è necessario
- Cos’è l’adeguamento sismico di un edificio
- Quando è necessario l’adeguamento sismico della muratura
- Interventi di adeguamento sismico della muratura
La sicurezza delle abitazioni è una priorità imprescindibile, soprattutto in presenza di condizioni morfologiche e calamità ambientali a cui peraltro l’Italia è particolarmente esposta. Infatti, il rischio sismico caratterizza tutte le aree del Paese e spinge i tanti proprietari di immobili a mettere in sicurezza gli edifici.
In questo contesto, l’adeguamento sismico della muratura di un edificio rappresenta una scelta cruciale verso la creazione di un ambiente domestico sicuro e resistente. Ma quali sono le soluzioni migliori quando si parla di adeguamento sismico? E come e dove intervenire?
Innanzitutto, bisogna sottolineare che l’intervento di un ingegnere è fondamentale in queste situazioni. Il suo lavoro consiste nell’applicare conoscenze avanzate dell’ingegneria strutturale e geotecnica per avanzare azioni mirate al miglioramento della resistenza sismica degli edifici. Vediamo come.
Protezione degli immobili dal sisma: quando è necessario
L’Italia è una zona particolarmente esposta a rischi sismici e per proteggersi è necessario conoscere il livello di rischio della propria area geografica di appartenenza. Le zone sismiche dell’Italia sono quattro e vengono classificate in base alla loro esposizione al rischio sismico. La classificazione sismica è presente nell’Ordinanza PCM 3274/2003. La Zona 1 è quella a alto rischio sismico, mentre la Zona 4 è a basso rischio sismico.
È importante notare che la suddivisione in zone sismiche riflette il livello di esposizione al rischio, ma non è l’unica considerazione per valutare il rischio sismico in una specifica area. Gli ingegneri sismici tengono conto di molteplici fattori, tra cui la geologia locale, la morfologia del terreno e le condizioni specifiche di ciascuna struttura per valutare il rischio sismico in modo più dettagliato.
In base alla Zona e al livello di rischio è necessario effettuare particolari interventi edilizi. Fortunatamente esistono dei Bonus per coprire le spese. Per esempio, il Superbonus anche nel 2024 mantiene un’aliquota del 110% per chi vive in zone ad alto rischio. Perciò è ancora più semplice e meno dispendioso affrontare gli interventi.
Cos’è l’adeguamento sismico di un edificio
In base alle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018) esistono diversi tipi di intervento ovvero quelli di adeguamento sismico, di miglioramento e di riparazione.
Gli interventi di adeguamento sono quelli mirati raggiungere i livelli di sicurezza richiesti dalle normative. Gli interventi di miglioramento mirano a un aumento della sicurezza senza però raggiungere i livelli richiesti dalle normative. Gli interventi di riparazione o interventi locali si focalizzano su un particolare elemento dell’edificio o una porzione limitata della struttura.
Quando è necessario l’adeguamento sismico della muratura
Secondo le NTC 2018 le costruzioni esistenti sono quelle che alla data di valutazione sono completamente finite. Questa condizione è soddisfatta se per l’edificio sia stato prodotto un certificato di collaudo oppure siano stati completamente finiti i muri portanti e tutti i solai.
Fatta questa premessa, i progetti di adeguamento o miglioramento sismico comprendono diverse fasi:
- Sopralluogo e analisi dell’edificio per capire quali sono le necessità, le criticità quali sono gli interventi necessari per raggiungere la condizione di verifica agli SLU (Stato Limite Ultimo) o in alcuni casi anche agli SLE (Stati Limite di Esercizio).
- Scelta dell’intervento, dei materiali da usare, delle tecniche
- Valutazione degli elementi strutturali aggiuntivi
- Analisi strutturale
- Verifica post-intervento
Il controllo legato alla sicurezza e stabilità di un edificio deve essere comunque una costante nel lavoro del professionista tecnico incaricato.
Un esempio di edificio che potrebbe necessitare di un adeguamento sismico è quello di un immobile situato in una zona ad alto rischio. Supponiamo di avere un edificio costruito molti anni fa, prima che le normative antisismiche fossero così rigorose come oggi, e che questo non sia stato progettato o costruito considerando adeguatamente la minaccia di un terremoto. In questo caso bisogna effettuare un’analisi approfondita e capire se ci sono i seguenti elementi su cui agire:
- La struttura in muratura non è rinforzata e quindi non è in grado di resistete all’azione di un sisma
- Ci sono scarse connessioni tra gli elementi strutturali, in corrispondenza di un angolo in cui convergono due pareti ortogonali oppure tra le pareti ed i solai. Si rischia di avere danni significativi nelle zone più “fragili” ed esposte dell’edificio
- Aperture, come porte e finestre, sono mal posizionate, troppo grandi o nelle pareti portanti
- Fondazioni non adeguate o non progettate per resistere a un terremoto
- Materiali di scarsa qualità o troppo datati e usurati
In questi casi, un ingegnere strutturale è chiamato a condurre un’analisi approfondita della struttura dell’edificio, valutare il livello di vulnerabilità sismica e progetterebbe interventi specifici per rinforzarlo.
Interventi di adeguamento sismico della muratura
Gli interventi di adeguamento sismico della muratura sono progettati per migliorare la capacità dell’edificio di resistere ai terremoti. Le strutture in muratura, specialmente se costruite prima dell’implementazione di norme antisismiche, possono essere particolarmente vulnerabili ai danni sismici. Per renderle più sicure e resistenti si possono valutare una serie di interventi. Vediamo alcuni esempi:
- Iniezioni di malta o resina negli interstizi della muratura con l’obiettivo di migliorare la coesione e la resistenza della parete
- Placcaggio delle murature con intonaco armato applicato su entrambi i lati dell’elemento per conferire maggiore resistenza alle pareti gravemente danneggiate
- Aggiunta di tiranti in acciaio per distribuire e assorbire meglio le forze sismiche
- Irrigidimento dei solai al fine di migliorare la robustezza della struttura nel complesso
- Rinforzo delle connessioni tra i vari elementi strutturali, come pareti e solai, per evitare il collasso dell’edificio durante un terremoto
- Inserimento di nuove pareti tramite per regolarizzare la distribuzione planimetrica degli elementi resistenti e migliorare la capacità di resistenza sismica complessiva
- Riduzione della massa non strutturale sopraelevata per ridurre l’azione sismica
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