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Bonus barriere architettoniche 2024: domande comuni e risposte

Il Bonus barriere architettoniche permette di effettuare diversi lavori in casa, ma come funziona? L'esperto risponde alle domande comuni degli utenti

Ultimo aggiornamento 14-02-2024
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Nel mondo in continua evoluzione delle agevolazioni fiscali e degli incentivi governativi, il Bonus barriere architettoniche è un tema di grande rilevanza per chiunque desideri apportare miglioramenti agli ambienti abitativi, rendendoli più accessibili e inclusivi. Il 2024 offre molte opportunità in questa direzione e, per questo motivo, diamo risposta ad una serie di interrogativi per chiarire il funzionamento del Bonus barriere architettoniche. Scopriamo come sfruttare al meglio questo incentivo per creare ambienti più accessibili e accoglienti.

Va dimostrata la presenza di un disabile in casa per ottenere il Bonus architettoniche?

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No, la presenza di un disabile in casa non è necessaria per ottenere il Bonus Barriere Architettoniche. Secondo la circolare 28/2022 dell’Agenzia delle Entrate, la detrazione spetta anche se l’intervento mirato all’abbattimento delle barriere architettoniche viene effettuato in assenza di disabili nell’unità immobiliare o nell’edificio soggetto ai lavori.

Questo significa che il bonus può essere richiesto da tutti, indipendentemente dalla presenza di persone con disabilità o over 65, a condizione che l’intervento sia effettivamente finalizzato all’eliminazione degli ostacoli alla mobilità.

Per ottenere il Bonus barriere architettoniche 2024 è necessario un progetto di ristrutturazione straordinaria?

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No, diversamente con quanto accade con il Bonus ristrutturazione 2024, per il quale l’apertura di una CILA o SCIA è un requisito cardine, il Bonus barriere architettoniche non necessita obbligatoriamente di un intervento di ristrutturazione straordinaria. E, a differenza del Superbonus, il bonus barriere architettoniche al 75% non richiede la realizzazione di interventi trainanti.

Inoltre, poiché la normativa stabilisce che la detrazione si applica in relazione all’esecuzione di tali interventi su edifici “già esistenti”, l’agevolazione non è concessa per gli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile né per quelli realizzati tramite demolizione e successiva ricostruzione.

Quali interventi rientrano nell’abbattimento delle barriere architettoniche?

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Gli interventi che rientrano nell’abbattimento delle barriere architettoniche, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, possono comprendere una serie di lavori, sia sulle parti comuni che sulle singole unità immobiliari. Queste categorie di interventi includono:

  1. Il rifacimento delle scale all’interno degli edifici.
  2. L’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici, servoscala o piattaforme elevatrici.
  3. L’installazione di ascensori e montacarichi.

La detrazione fiscale è concessa a condizione che questi interventi siano funzionali all’abbattimento delle barriere architettoniche presenti e che, in caso di sostituzione degli impianti, siano incluse le spese per lo smaltimento e la bonifica dei materiali e degli impianti precedenti; occorre inoltre che un tecnico certifichi che gli interventi eseguiti rispettino i requisiti indicati dal decreto del Ministero dei lavori pubblici n.236 del 14-06-1989 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche).

Quali sono i massimali di spesa del Bonus barriere architettoniche?

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I massimali di spesa del Bonus barriere architettoniche dipendono dal tipo di immobile oggetto dell’intervento, in particolare:

Va notato che si applicano le stesse regole previste per il Bonus Casa, il che significa che è sempre possibile avere due tetti di spesa distinti, uno per gli interventi sulle parti comuni e l’altro per i lavori effettuati nelle singole unità abitative.

È possibile chiedere il Bonus barriere architettoniche con lo sconto in fattura?

Non è più possibile optare per lo sconto in fattura per questo tipo di interventi a decorrere dal 1° gennaio 2024 ad eccezione dei seguenti casi:

  1. Interventi su parti condominiali di edifici a prevalente destinazione abitativa
  2. Persone fisiche, in relazione ad interventi su unifamiliari o appartamenti a condizione che il richiedente sia proprietario o titolare di un diritto di godimento sull’unita, che l’unità sia abitazione principale e che il contribuente abbia reddito di riferimento non superiore a 15’000 € determinato ai sensi del comma 8-bis.1 dell’art 119 del D.L. 19 maggio 2020 n.34
  3. Il requisito reddituale del punto 2 non si applica se nel nucleo familiare è presente un soggetto in condizioni di disabilità accertata.

Queste sono le principali regole legate bonus 2024 e che permettono di avere un contributo Irpef del 75% per tutte le spese che mirano all’abbattimento delle barriere architettoniche.

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