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Bonus ristrutturazione o Superbonus: quale conviene e come scegliere

Devi ristrutturare la tua casa? L'esperto ci consiglia cosa conviene tra il Superbonus e il Bonus ristrutturazione, considerando anche le novità del 2024

29-11-2023 (Ultimo aggiornamento 14-02-2024)

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Quando si tratta di effettuare lavori di ristrutturazione edilizia, la scelta tra il Bonus ristrutturazione e il Superbonus può rappresentare un dilemma per i proprietari di immobili e peri condomini. Entrambi offrono agevolazioni fiscali significative, ma è fondamentale comprendere le differenze e valutare quale opzione sia più vantaggiosa per le proprie esigenze.

In questa piccola guida, approfondiamo nel dettaglio il Bonus ristrutturazione e il Superbonus, illustrando le condizioni di accesso, le percentuali di detrazione e le scadenze, tenendo conto delle specifiche caratteristiche del progetto di ristrutturazione e delle proprie circostanze personali. Alla fine, sarai in grado di determinare quale tra queste opportunità sia la più adatta alle tue necessità, ottimizzando così il beneficio fiscale per i tuoi lavori edilizi.

Bonus ristrutturazione: in quali casi conviene chiederlo?

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Il Bonus ristrutturazione 2024 è un’opportunità preziosa per chi intende effettuare lavori di riqualificazione energetica e manutenzione straordinaria sul proprio immobile. Questo beneficio fiscale è rivolto ai proprietari di immobili, sia appartamenti in condominio che case indipendenti, e può essere esteso anche alla ristrutturazione delle parti comuni degli edifici condominiali. Ma in quali situazioni conviene richiedere il Bonus Ristrutturazione?

Le condizioni principali per poter usufruire di questo incentivo non sono cambiate significativamente nel 2024 rispetto alle precedenti disposizioni. In particolare, è possibile beneficiare della detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione fino a un importo massimo di 96mila euro per ogni unità immobiliare, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.

Ecco le principali situazioni in cui il Bonus ristrutturazione può essere vantaggioso:

Il Bonus ristrutturazione può essere richiesto anche per i lavori che interessano le parti comuni di un condominio, a fronte di una detrazione del 50% con un limite di spesa di 96mila euro per ogni unità immobiliare. A partire dal 1° gennaio 2025, l’aliquota sarà ridotta al 36%, e il limite di spesa scenderà a 48mila euro per ogni unità immobiliare.

È importante notare che, dal 17 febbraio 2023, la legge prevede che il Bonus Ristrutturazione possa essere utilizzato esclusivamente come detrazione fiscale. Non è più possibile considerare cessioni di credito d’imposta o sconti in fattura da parte dell’impresa edile. Tuttavia, questa restrizione non è retroattiva, quindi se hai presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) prima del 17 febbraio 2023, puoi ancora beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito d’imposta a terzi, come le banche.

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Superbonus 2024: chi può chiederlo e in quali casi?

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A partire dal 2024, il Superbonus subirà una serie restrizioni che ne limiteranno la platea di beneficiari, principalmente a causa delle misure governative. Le nuove disposizioni riguardano i soggetti che avranno diritto a richiedere il Superbonus e le relative percentuali di detrazione.

Secondo il sito dell’Agenzia delle Entrate, coloro che potranno beneficiare del Superbonus sono:

Il Superbonus è valido per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia, le percentuali di detrazione variano nel corso degli anni:

Questa riduzione dell’aliquota riguarderà non solo i nuovi lavori ma anche la prosecuzione dei lavori già avviati in anni precedenti che hanno beneficiato del Superbonus al 110% o al 90%.

Indipendentemente dall’aliquota, la detrazione continuerà a essere calcolata su un tetto di spesa variabile in base al tipo di intervento. Tuttavia, alcuni recenti emendamenti hanno proposto di prorogare il Superbonus con aliquote più vantaggiose nei cantieri in cui i lavori sono stati completati almeno per il 60% dell’intervento complessivo.

Infine, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che il Superbonus al 110% sarà valido per gli interventi effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici a partire dal 1° aprile 2009, in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza. Tuttavia, va notato che il Superbonus per gli immobili unifamiliari è scaduto il 31 dicembre 2023 e non sarà rinnovato.

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