Salva Casa, al via l'iter per la conversione in Legge: cosa prevede
Il Decreto Salva Casa arriva alla Camera dopo la firma di Mattarella, l'obiettivo è sanare le piccole irregolarità edilizie e stabilire nuove regole per l'abitabilità
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Decreto Salva Casa: dopo la firma di Mattarella passa alla Camera
- Sanatoria Salva Casa: quali interventi si possono sanare?
- Decreto Salva Casa: dopo la firma di Mattarella passa alla Camera
- Sanatoria Salva Casa: quali interventi si possono sanare?
L’iter del tanto dibattuto Decreto sul Condono Salva Casa entra finalmente nel vivo: Mattarella ha firmato il documento, che ora andrà al voto della Camera. La normativa prevede una serie di importanti novità in merito alla regolarizzazione di piccoli abusi edilizi. Approfondiamo le disposizioni contenute nel decreto, esaminando le sue implicazioni pratiche e il suo impatto sul panorama abitativo italiano.
Decreto Salva Casa: dopo la firma di Mattarella passa alla Camera
Il Decreto Salva Casa è stato firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ora è atteso alla Camera per continuare il suo percorso ed essere convertito in Legge.
L’obiettivo della sanatoria Salva Casa è quello di regolarizzare lavori edilizi ormai consolidati nel tempo, riguardanti elementi come muri, soppalchi, finestre, porte e balconi, che attualmente rendono difficoltosa sia la vendita che la ristrutturazione immobiliare. È importante sottolineare che queste regolarizzazioni non saranno prive di costi, anche se non sono ancora state effettuate valutazioni precise sul gettito previsto.
Sanatoria Salva Casa: quali interventi si possono sanare?
La Sanatoria Salva Casa, promossa da Matteo Salvini, offre la possibilità di sanare una serie di interventi che riguardano aspetti quotidiani della vita domestica, tra cui la regolarizzazione di verande, tende, soppalchi, gradini, grondaie, finestre, pareti e porte interne, consentendo così di risolvere piccole irregolarità, riducendo il carico di lavoro negli uffici comunali e promuovendo una maggiore regolarità nel settore edilizio. Il piano include anche l’inserimento nel criterio di edilizia libera per vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione solare e dagli agenti atmosferici.
Inoltre, la sanatoria una volta entrata in vigore permetterà il cambio di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee, pur imponendo il rispetto delle normative specifiche per ciascuna tipologia. Questo significa che il passaggio tra categorie funzionali diverse deve essere conforme non solo alle prescrizioni per ciascuna categoria, ma anche alle disposizioni stabilite dal piano del Territorio.
Infine, prevede l’ampliamento delle tolleranze costruttive ed esecutive e semplifica l’accertamento di conformità, eliminando la richiesta di doppia conformità, che sarà necessaria solo nei casi più gravi. Le tolleranze costruttive introdotte oscillano tra il 2% e il 5% in base alla superficie dell’intervento.
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