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Demolire una parete: le verifiche da fare e a chi rivolgersi

Vuoi demolire una parete interna ma non sai come fare? L'esperto rivela tutte le verifiche preliminari da effettuare e a chi rivolgersi per un ottimo lavoro

13-09-2024

Francesco Bosco

Ingegnere Edile – Architetto

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La demolizione di una parete è un’attività che richiede pochissimo tempo ma che, se non viene effettuata in modo corretto, può causare seri danni alla struttura e causare rischi legati alla sicurezza. Per tale motivo richiede una pianificazione meticolosa e una conoscenza approfondita delle norme e delle tecniche di costruzione. Per demolire una parete di una casa occorre, quindi, affidarsi sempre a professionisti esperti e qualificati. Vediamo quali sono le valutazioni da fare prima di una demolizione di questo tipo, a chi rivolgersi e quali sono i costi.

Demolire pareti interne di casa: le valutazioni da fare

Fonte foto: Shutterstock

La prima valutazione da fare quando si vuole abbattere una parete interna è stabilire se si tratta di una parete portante o non portante. Infatti, abbattere una parete portante è senza dubbio più complesso, costoso e richiede molte più precauzioni e valutazioni specifiche.

Innanzitutto, occorre affidarsi a un ingegnere strutturale che determinerà se e come la parete può essere rimossa senza compromettere la stabilità dell’edificio. Se proprio non si può fare a meno, allora è necessario installare supporti come travi e puntelli che siano in grado di sostenere il carico prima sostenuto dalla parete portante. In seguito alla demolizione, occorre prevedere in un nuovo progetto un rinforzo capace di mantenere stabile la struttura. Per esempio, si può prevedere l’installazione di telai o putrelle di metallo. Tutto il progetto deve essere svolto con estrema attenzione e monitorato da esperti, in modo da evitare crolli o altri incidenti.

Abbattere una parete portante è possibile ma sconsigliato e prevedibile solo se non ci sono alternative. Si tratta di un’operazione davvero difficile, complessa e onerosa.

Al contrario, abbattere una parete non portante (chiamato tramezzo) è molto più semplice, ma esistono comunque degli eventuali rischi da valutare. Per esempio, il dislivello tra il pavimento oppure il cambio di pavimentazione e rivestimenti tra i due locali separati precedentemente dalla parete.

Prima di abbattere qualsiasi parete è necessario stabilire se sia portante o meno, e assicurarsi che non vi passino tubazioni o impianti. In questo caso potrebbe essere modificare e spostare le tubature dell’impianto idrico o le connessioni di quello elettrico. Per una valutazione accurata è cruciale contattare un professionista.

Quali sono i permessi per abbattere le pareti portanti

Fonte foto: Shutterstock

Abbiamo detto che non sempre abbattere una parete portante è possibile perché questa è stata concepita secondo un preciso schema strutturale, che nella maggior parte dei casi risulta difficile da stravolgere. Per cui, se si vuole abbattere una parete portante o una porzione di essa, è obbligatorio rivolgersi ad un ingegnere strutturale che si occuperà di redigere il progetto strutturale oltre a tutta la documentazione obbligatoria da allegare alla Richiesta di Autorizzazione Sismica presso il Genio Civile. A seconda delle regolamentazioni regionali, quest’ultimo ha orientativamente 30 giorni di tempo per valutare il progetto ed eventualmente rilasciare l’autorizzazione sismica per l’inizio dei lavori strutturali.

Ovviamente è sempre obbligatorio far precedere tale richiesta dall’opportuna SCIA ovvero il titolo edilizio da presentare presso il Comune, corredato di una serie di documenti e dichiarazioni rese dal progettista che asseveri il rispetto delle norme tecniche per le costruzioni e la coerenza tra il progetto esecutivo riguardante le strutture e quello architettonico, nonché il rispetto delle eventuali prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione urbanistica.

Quali sono i permessi per abbattere una parete non portante

Se si vuole demolire una parete non portante, il progetto da parte dell’ingegnere strutturale non è necessario. Questo tipo di intervento rientra nella manutenzione straordinaria “leggera” dove occorre comunque verificare che vengano rispettati i requisiti igienico-sanitari e il regolamento comunale. Per ottenere questo lasciapassare ci si può affidare a un architetto, ingegnere o geometra che si occuperà di preparare e consegnare la CILA, un documento che attesta che l’intervento rispetta il Regolamento Comunale. Dopo la presentazione di questa domanda si possono iniziare i lavori. Quando l’intervento è terminato occorre presentare al Comune la Comunicazione di fine lavori e la Certificazione di collaudo; ed eventualmente un aggiornamento della planimetria catastale.

Quanto costa demolire una parete

I costi dipendono dal tipo di parete. Quelle portanti richiedono ingenti somme di denaro, che partono da circa 400 € a mq e una lunga fase di analisi e preparazione, che coinvolge professionisti qualificati come l’ingegnere strutturale. Bisogna, quindi, considerare il costo della sua consulenza.

L’abbattimento di una parete non portante varia da 70 € a 90 € al mq ma bisogna considerare anche lo smaltimento dei calcinacci, che ha un costo di circa 100 € al mq.

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