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Direttiva Casa Green: ristrutturazioni urgenti in queste regioni

Il recente report di Confartigianato delinea un quadro critico in merito all'efficientamento energetico delle nostre case: ecco le 5 regioni a rischio

22-10-2024

Alessia Mancini

Content manager e blogger

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Quella dell’efficienza energetica è sicuramente una delle priorità dell’agenda europea, specie nel settore dei consumi domestici, responsabili di un quarto delle emissioni totali di CO2 in Unione Europea. Solo in Italia, vengono prodotti circa 670kg di CO2 all’anno, per un totale di circa 17 miliardi di tonnellate.

Per questo motivo, la nuova Direttiva case green ha acceso i riflettori su una realtà preoccupante del nostro patrimonio edilizio: un parco immobiliare largamente datato ed energeticamente inefficiente. A supportare la necessità di una riqualificazione energetica vi sono i numeri emersi dal recente rapporto Confartigianato sulla transizione green degli edifici, presentato in occasione della Settimana per l’energia e la sostenibilità. I dati dipingono un quadro allarmante: dei 25,7 milioni di abitazioni presenti sul territorio nazionale, ben 17,5 milioni – pari al 68% del totale – sono state costruite prima del 1980. Ancora più critico è il dato sull’efficienza energetica: più della metà degli immobili italiani (51,8%) si colloca nelle classi energetiche F e G, le più basse e dispersive della scala.

Risulta evidente l’urgenza di un intervento sistematico di riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, specie nelle regioni più a rischio. Vediamo quali sono secondo il report di Confartigianato.

Riqualificazione energetica: le 5 regioni con gli immobili più a rischio

Un recente studio di Confartigianato ha evidenziato una situazione preoccupante riguardo l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano, mettendo in luce le aree più critiche del paese.

Per quanto riguarda gli edifici datati, costruiti prima del 1980, la distribuzione nelle principali regioni mostra questi numeri significativi:

Ancora più allarmante è la situazione relativa alle classi energetiche F e G, che indicano le performance energetiche più scadenti. In questa particolare classifica, il quadro regionale si delinea diversamente:

A livello provinciale, la situazione appare particolarmente critica in alcune aree:

Efficientamento energetico: il futuro dei bonus edilizi nel 2025

Tramite la Direttiva Case Green, l’Unione Europea ha fissato una serie di obiettivi ambiziosi in materia di efficienza energetica degli edifici: una riduzione dei consumi del 16% entro il 2030, del 20-22% entro il 2035, fino a raggiungere le emissioni zero nel 2050. Un obiettivo che, tuttavia, potrebbe comportare un impegno economico significativo per le famiglie italiane.

In questo contesto, Confartigianato sottolinea l’urgenza di implementare incentivi a sostegno della riqualificazione immobiliare. Gli interventi proposti permetterebbero di conseguire diversi benefici simultanei: il miglioramento del patrimonio edilizio, l’ottimizzazione dei consumi energetici, la tutela ambientale, lo sviluppo del settore edile e il contrasto all’economia sommersa.

Per il 2025, il quadro delle agevolazioni è ancora in fase di definizione. Il Bonus ristrutturazione mantiene l’aliquota del 50%, contrariamente alla prevista riduzione al 36%. Tuttavia, introduce una limitazione significativa: sarà applicabile esclusivamente alle abitazioni principali, escludendo quindi seconde case e immobili non residenziali. Resta invariato il tetto massimo di spesa a 96.000 euro, con la detrazione IRPEF distribuita su un periodo di 10 anni.

Per quanto riguarda il Superbonus, l’agevolazione proseguirà con un’aliquota ridotta al 65%, rappresentando l’ultima edizione prima della sua cessazione definitiva. Il beneficio rimarrà principalmente destinato ai condomini per l’isolamento termico delle parti comuni e ai proprietari di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari.

Il Bonus barriere architettoniche continuerà a garantire una copertura del 75% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. I limiti di spesa oscilleranno tra 30.000 e 50.000 euro, variando in base alla tipologia dell’edificio interessato dall’intervento.

Sebbene alcune aliquote risultino ridotte rispetto agli anni precedenti, gli attuali bonus edilizi possono ancora costituire un valido supporto per le famiglie che intendono migliorare l’efficienza della propria casa senza incidere troppo sulle finanze.

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