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Ecobonus casa: nel 2025 potrebbe tornare al 65%

Nel 2025 potrebbe esserci una svolta positiva anche per l'Ecobonus, grazie al ritorno dell'aliquota al 65%: scopriamo le novità previste in Manovra

14-11-2024

Alessia Mancini

Content manager e blogger

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Dopo il ritorno del Bonus ristrutturazione al 50% per le prime case, stavolta è il turno dell’Ecobonus, che potrebbe tornare alla maxi detrazione del 65% per le prima casi. Al momento, infatti, l’incentivo pensato per l’efficientamento energetico è fissato al 50% per il 2025, ma la situazione potrebbe cambiare su iniziativa di Forza Italia, che ha proposto un emendamento alla Manovra per aumentare le detrazioni fiscali su lavori di recupero edilizio e riqualificazione energetica. Scopriamo come potrebbe cambiare il Superbonus nel 2025.

Ecobonus al 65%: l’ipotesi in Manovra

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Una proposta di modifica alla Manovra, avanzata dalla deputata Erica Mazzetti, mira a reintrodurre la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione edilizia a partire dal 2025. Questa modifica rappresenta un incremento rispetto all’attuale 50% per la prima abitazione, stabilito dal disegno di legge approvato dal governo, e al 36% per le abitazioni non principali. L’obiettivo di questa misura è fornire un forte impulso al settore dell’edilizia, scongiurando una possibile crisi e sostenendo al contempo i progetti di riqualificazione.

Per gli anni successivi, in particolare 2026 e 2027, la detrazione scenderebbe al 30% per gli interventi in generale, con un’aliquota del 36% riservata alle abitazioni principali. C’è da ricordare che fino al 31 dicembre 2024, l’Ecobonus resta valido con la detrazione maggiorata: 65% per le pompe di calore e fino al 75% per i cappotti termici.

Ecobonus caldaie: al vaglio la proroga per il 2025

Secondo le associazioni di settore Proxigas, Assogas, Assogasliquidi-Federchimica e Utilitalia, la Direttiva Case Green non prevede un divieto agli incentivi per nuove caldaie a gas, a condizione che possano essere alimentate da gas rinnovabili. La Direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), ancora in attesa di recepimento in Italia, stabilisce infatti solo obiettivi di risparmio energetico e decarbonizzazione del parco immobiliare, senza vietare gli incentivi alle tecnologie a gas rinnovabili, per i quali l’Italia ha un buon potenziale produttivo.

Uno studio condotto da Bip Consulting evidenzia come le caldaie a condensazione, che potranno essere sempre più alimentate con green gas, siano attualmente la soluzione più conveniente ed efficace per ridurre le emissioni nei consumi residenziali italiani.

Per questo motivo, garantire anche per il 2025 i benefici dell’Ecobonus per le caldaie permetterebbe ai cittadini, comprese le famiglie con minori disponibilità economiche, di continuare a migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni e contribuire alla decarbonizzazione.

Al momento, il Governo sembra favorevole a mantenere l’ecobonus per il periodo 2025-2027, senza escludere alcuna tecnologia già incentivata fino al 2024. La richiesta dei produttori del settore gas mira a rendere stabile la proroga prevista dal ddl di Bilancio, evitando modifiche che possano escludere alcune tecnologie dagli incentivi, assicurando così un approccio inclusivo verso tutte le soluzioni disponibili per la transizione energetica.

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