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Quali saranno i nuovi bonus della Direttiva Case Green per ristrutturare casa

Con la Direttiva Case Green sono in molti a chiedersi quali incentivi saranno introdotti per facilitare le ristrutturazioni: scopriamo i possibili bonus

02-05-2024

Alessia Mancini

Content manager e blogger

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Con l’obiettivo di ridurre i dispendi energetici provenienti dal settore immobiliare, l’Unione Europea ha approvato la Direttiva Case Green, un pacchetto di misure volte a incentivare interventi di ristrutturazione energetica degli edifici residenziali. In questo contesto, l’attenzione si focalizza sui nuovi bonus che verranno introdotti per agevolare i cittadini nell’effettuare interventi di miglioramento della qualità energetica delle proprie abitazioni.

Molte sono le ipotesi al vaglio, nessuna delle quali ancora confermata. Scopriamo quali potrebbero essere i nuovi incentivi previsti dalla Direttiva Case Green per ristrutturare casa, analizzando le potenziali novità e le possibilità di risparmio per chi deve ristrutturare.

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Bonus Case Green: nel Def le linee guida degli incentivi

Nel Documento di Economia e Finanza elaborato dal Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, vengono poste le basi del nuovo schema di incentivi per promuovere interventi di ottimizzazione energetica negli edifici. Il Mase, con l’obiettivo di rispondere agli ambiziosi traguardi stabiliti dalle recenti direttive EED e EPBD (la cosiddetta Direttiva Case Green) e dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec), propone l’implementazione di una riforma complessiva delle agevolazioni fiscali.

Il governo mira a un approccio olistico con lo scopo di razionalizzare sia i tempi che i costi legati alla riqualificazione degli edifici residenziali, superando l’attuale frammentazione delle detrazioni fiscali esistenti. L’obiettivo è favorire interventi di ristrutturazione completa in un’ottica di sostenibilità che comprenda diversi ambiti: dall’efficienza energetica alla produzione di energia da fonti rinnovabili, dall’elettrificazione dei consumi al rafforzamento della domotica. Si presta particolare attenzione anche alla sicurezza, con riferimento agli aspetti sismici e antincendio, nonché alla tutela ambientale, con un focus sulla riduzione dei consumi idrici e sull’uso di aree verdi.

Nuovo Bonus ristrutturazione

L’attuale Bonus ristrutturazione continuerà ad essere disponibile anche nel corso del 2024. L’agevolazione fiscale, consistente in una detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute per la ristrutturazione di abitazioni e parti comuni di edifici residenziali, rimarrà attiva fino al 31 dicembre dell’anno in corso. Tuttavia, c’è da credere che il Governo probabilmente apporterà modifiche alle attuali disposizioni, potenzialmente introducendo nuove restrizioni e incentivi. Infatti, come anticipato nella Direttiva green dell’Unione Europea, gli Stati membri dovranno introdurre regimi finanziari che includano incentivi significativi per le “ristrutturazioni profonde”, soprattutto per gli edifici con prestazioni energetiche inferiori.

Superbonus agevolato

Come stabilito dal Decreto Superbonus (DL 212/2023), sarà ancora possibile nel corso del 2024 beneficiare del sostegno finanziario destinato ai contribuenti con un reddito di riferimento, calcolato sulla base del quoziente familiare, che non superi i 15.000 euro. Il contributo sarà erogato in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024 per gli interventi che, entro il 31 dicembre 2023, abbiano raggiunto uno stato di avanzamento lavori non inferiore al 60%. Molto probabilmente questo incentivo sarà riconfermato tra i nuovi bonus per le case green, sebbene con alcune revisioni per migliorarne l’efficacia e l’impatto.

Reddito energetico per ISEE bassi

Tra le nuove iniziative destinate a giocare un ruolo centrale nei prossimi anni nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea, spicca il Reddito Energetico, concepito per le famiglie con basso ISEE. Questa misura mira a promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici nelle abitazioni private, orientati all’autoconsumo, al fine di incentivare l’adozione di fonti energetiche rinnovabili e consentire alle famiglie di ottenere risparmi significativi sulle bollette energetiche. Le famiglie con un reddito ISEE basso dovranno presentare la richiesta per il reddito energetico al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), utilizzando la piattaforma informatica appositamente sviluppata.

Bonus per la riduzione dei consumi energetici

Il Ministro ha sottolineato l’importanza di privilegiare interventi mirati a ridurre i consumi energetici essenziali, come l’installazione di pompe di calore, l’isolamento termico delle pareti esterne e la sostituzione dei serramenti con doppi vetri. Inoltre, ha evidenziato il valore significativo del fotovoltaico nel generare risparmi energetici.

Un rapporto pubblicato dall’Enea alla fine del 2023 ha analizzato gli interventi coperti dal Superbonus e altre agevolazioni edilizie nel 2022, mettendo in luce i costi medi e il risparmio energetico ottenuto. Dai risultati emerge che gli impianti di riscaldamento ibridi, le pompe di calore a condensazione e l’isolamento termico esterno presentano i migliori rapporti costo/risparmio. Tuttavia, questo elenco è solo preliminare e il governo sembra intenzionato a introdurre bonus più specifici rispetto al passato.

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