In arrivo un nuovo condono edilizio? Ecco cosa sappiamo
Salvini ha anticipato la possibilità di un nuovo condono edilizio per sanare le piccole difformità: ecco tutte le novità sulla proposta del ministro
Raffaella Festari
Content Marketing Specialist
- Condono edilizio: i contenuti della proposta di Salvini
- Ipotesi condono edilizio: le reazioni della politica
- Condono edilizio: i contenuti della proposta di Salvini
- Ipotesi condono edilizio: le reazioni della politica
In Italia, su 100 nuove abitazioni, 15 risultano abusive. Questi gli allarmanti dati forniti dall’Istat, che sottolineano come il fenomeno dell’abusivismo sia difficile da sradicare, soprattutto in vista dell’aspettativa di futuri condoni. E, stando alle ultime indiscrezioni politiche, un nuovo condono potrebbe scuotere il mondo dell’edilizia: scopriamo tutte le novità sulla proposta avanzata da Salvini, le reazioni che ha suscitato e le implicazioni che potrebbe avere per il Paese.
Condono edilizio: i contenuti della proposta di Salvini
Il 23 settembre 2023, durante l’Assemblea di Confedilizia a Piacenza, Matteo Salvini ha sollevato l’interesse pubblico presentando un’ipotesi di condono edilizio volta a sanare piccole irregolarità edilizie.
Questa proposta è emersa solo pochi giorni prima della pubblicazione della nota di aggiornamento al DEF, generando immediate critiche e osservazioni. Uno degli aspetti che ha suscitato più domande è la definizione di “piccole irregolarità”, che potrebbero includere errori di progettazione o esecuzione, come finestre o balconi non conformi, e difformità estetiche di lieve entità.
Nessun condono per chi ha costruito una villetta sulla piaggia o un ulteriore piano in casa, specifica Salvini. L’obiettivo principale sembra essere semplificare il processo per regolarizzare migliaia di irregolarità riscontrate tra quanto riportato nella planimetria e il progetto originale. Ad esempio, una veranda più ampia o una stanza aggiuntiva potrebbero essere oggetto di un condono mediante una richiesta che verrebbe automaticamente approvata se il Comune non si esprimesse entro sessanta giorni, a condizione che venga pagata la sanzione relativa.
Tuttavia, è importante sottolineare che siamo ancora nel campo delle ipotesi e, al momento, resta incerto l’impatto finanziario di questa misura per le casse pubbliche e la sua portata complessiva rimane indefinita.
Ipotesi condono edilizio: le reazioni della politica
La proposta di condono edilizio avanzata da Matteo Salvini ha scatenato una serie di reazioni decise da parte delle forze politiche, con l’opposizione che ha espresso una chiara presa di posizione contro l’iniziativa. La proposta è stata addirittura definita “criminogena” da alcuni.
I Verdi hanno annunciato la loro intenzione di ostacolare questa misura, mentre il capogruppo del Partito Democratico al Senato, Francesco Boccia, ha bollato l’uscita di Salvini come “un’ennesima mossa per favorire coloro che cercano di sfruttare un governo disperato alla ricerca di risorse per la manovra”.
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha invece espresso il suo sostegno per un mini-condono all’interno di una strategia di rigenerazione urbana. La discussione rimane aperta, con opinioni contrastanti sulla validità e sulla reale portata della proposta di condono edilizio.
Considerando il clima di incertezza, risulta tanto più importante la necessità di realizzare un progetto di costruzione e ristrutturazione che sia conforme sin dall’inizio.
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