Lista completa dei Bonus casa da comunicare a ENEA e quando scadono
L'obbligo di comunicazione all'Enea scatta per tutti gli interventi finalizzati al miglioramento energetico: scopriamo quali sono e le scadenze da rispettare
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Bonus casa: quando scatta l'obbligo di comunicazione all'ENEA?
- Bonus ristrutturazione: tutti gli interventi da comunicare all'ENEA
- Ecobonus: tutti gli interventi da comunicare all'ENEA
- Comunicazione ENEA: le scadenze da rispettare
- Bonus casa: quando scatta l'obbligo di comunicazione all'ENEA?
- Bonus ristrutturazione: tutti gli interventi da comunicare all'ENEA
- Ecobonus: tutti gli interventi da comunicare all'ENEA
- Comunicazione ENEA: le scadenze da rispettare
Hai effettuato alcuni interventi di ristrutturazione in casa?
Sappi che per tutti i lavori finalizzati al miglioramento energetico scatta l’obbligo di comunicazione all’ENEA: scopriamo quali interventi devono rispettare questo adempimento, le scadenze da rispettare e come inviare correttamente la comunicazione
Bonus casa: quando scatta l’obbligo di comunicazione all’ENEA?
La trasmissione dei dettagli degli interventi edilizi all’ENEA è stata resa obbligatoria dalla Legge di Bilancio del 2018, per consentire all’ente di monitorare e valutare l’effettivo raggiungimento dei risparmi energetici derivanti da tali interventi.
Tuttavia, l’obbligo non è richiesto per ogni singolo lavoro di ristrutturazione, ma diventa vincolante solo quando tali lavori producono un aumento dell’efficienza energetica dell’edificio o un risparmio energetico tangibile. Di conseguenza, diventa un requisito fondamentale quando si intende beneficiare del Bonus Casa o dell’Ecobonus. Per gli interventi che non portano a miglioramenti in termini di efficienza energetica, la comunicazione all’ENEA non è richiesta.
Bonus ristrutturazione: tutti gli interventi da comunicare all’ENEA
Per quanto riguarda il Bonus ristrutturazione, è obbligatorio comunicare all’ENEA tutte le informazioni relative agli interventi che comportano risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti rinnovabili, realizzati a partire dal 2018. Ecco la tabella di tutti i lavori rientranti in questa categoria che usufruiscono della detrazione fiscale del 50%:
- riduzione della trasmittanza delle pareti verticali, delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) e dei pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno;
- installazione di serramenti ad alte prestazioni in grado di ridurre la trasmittanza termica;
- installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti;
- sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione o ad aria;
- installazione pompe di calore per climatizzazione degli ambienti o sistemi ibridi ed eventuale adeguamento dell’impianto;
- installazione di microcogeneratori (Pe50kWe), scaldacqua a pompa di calore o generatori di calore a biomassa;
- installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze;
- installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo;
- teleriscaldamento;
- acquisto di elettrodomestici di classe energetica A+, tra cui forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici, asciugatrici, ma solo se vincolati ad un intervento di ristrutturazione.
Ecobonus: tutti gli interventi da comunicare all’ENEA
Per accedere alle detrazioni previste dall’Ecobonus, che possono arrivare anche all’85% nel caso in cui gli interventi siano attuati sulle parti comuni dei condomini, la lista dei lavori da inviare all’ENEA si allunga. Ecco gli interventi da comunicare obbligatoriamente per usufruire dell’Ecobonus:
- installazione di serramenti e infissi
- installazione di schermature solari;
- installazione di caldaie a biomassa;
- installazione di caldaie a condensazione classe A;
- riqualificazione globale dell’edificio;
- Installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
- generatori di aria calda a condensazione;
- installazione di pompe di calore;
- installazione di scaldacqua a pdc;
- coibentazione dell’ involucro;
- installazione di collettori solari;
- installazione di generatori ibridi;
- installazione di sistemi di building automation;
- installazione di microgeneratori;
- interventi sulle parti comuni dei condomini o coibentazione dell’involucro con superficie interessata maggiore del 25% della superficie disperdente.
Comunicazione ENEA: le scadenze da rispettare
La trasmissione telematica dei dati relativi agli interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica deve avvenire entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori o dal collaudo. È importante notare che tale comunicazione può essere effettuata sia dai privati che dall’impresa responsabile dell’esecuzione dei lavori. La modalità preferenziale per trasmettere tali informazioni è attraverso il sito ufficiale dell’ENEA, utilizzando le credenziali SPID o la Carta di Identità Elettronica (CIE).
Va sottolineato che la trasmissione dei dati all’ENEA rappresenta sì un adempimento normativo richiesto, ma il mancato invio della comunicazione non comporta la perdita del beneficio fiscale, come precisato dalla Risoluzione 46/E/2019. Ti consigliamo inoltre di compilare correttamente il Modello 730 per non rischiare di perdere i rimborsi.
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