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Modello 730 anno 2024: tutte le detrazioni per il mondo della casa

Finalmente è possibile accedere al 730 precompilato per l'anno 2024. Ci sono tante spese sulla casa da detrarre e risparmiare: ecco quali sono, inclusi i bonus

Ultimo aggiornamento 11-06-2024

Sofia Barbera

Dottoressa in economia

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La dichiarazione dei redditi è un momento cruciale dell’anno per tutti i contribuenti italiani, che devono fare i conti con le tasse e le deduzioni fiscali. In particolare, per chi possiede una casa, ci sono numerose detrazioni fiscali disponibili che possono portare a un significativo risparmio sulle tasse.

Tuttavia, navigare tra le varie voci di spesa e capire quali sono le detrazioni a cui si ha diritto può essere un compito complicato. In questo articolo, esploreremo le principali detrazioni per il mondo della casa, dalla ristrutturazione all’acquisto di mobili e elettrodomestici, per aiutarti a capire come risparmiare sulle spese sostenute nel 2023.

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Modello 730/2024 precompilato: quando sarà disponibile?

Il modello 730 precompilato per il 2024 è stato reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate a partire dal 30 aprile 2024. I contribuenti possono accedere alla propria dichiarazione precompilata nell’area autenticata del sito dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando SPID, CIE o CNS.

A partire dal 15 maggio 2024, i contribuenti possono accettare il modello 730 precompilato così com’è, oppure modificarlo e integrarlo con eventuali dati mancanti o errati. Il modello 730 può essere inviato direttamente online entro il 30 settembre 2024.

Inoltre, è possibile delegare un familiare o una persona di fiducia per accedere ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate e gestire la propria dichiarazione precompilata.

Modello 730 anno 2024: detrazione Superbonus, compilazione

Nel 2024, il Superbonus 110% non è più disponibile per i nuovi interventi. Tuttavia, per le spese sostenute nel 2022 relative a interventi che rientrano nel Superbonus, è ancora possibile usufruire della detrazione fiscale, che sarà del 70% nel 2024 e del 65% nel 2025.

Per chi ha scelto di non usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura, è possibile inserire le spese sostenute nel 2022 nel modello 730/2024 e ottenere la detrazione in 10 rate annuali di pari importo.

È fondamentale conservare tutta la documentazione relativa agli interventi, come il visto di conformità, la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) e le fatture, per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Le spese sostenute per il Superbonus nel 2022 devono essere inserite nel Quadro E del modello 730/2024, nei righi E61 ed E62, dedicati agli oneri e alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di risparmio energetico.

Per le spese sostenute nel 2023, invece, l’aliquota di detrazione è ridotta al 90% e la detrazione può essere ripartita in 4 o 10 anni, a scelta del contribuente.

È importante sottolineare che a partire dal 2024 il Superbonus non è più applicabile per i nuovi interventi, pertanto non sarà possibile usufruire di questa agevolazione per le spese sostenute in questo anno.

Detrazioni per ristrutturazione: come inserirle nel quadro E

Per ottenere le detrazioni fiscali per le spese relative alla casa sostenute nel 2023, è necessario compilare il quadro E del modello 730/2024. Le spese vanno inserite in diverse sezioni, a seconda del tipo di intervento effettuato:

Si ricorda che il Superbonus 110% non è più attivo per i nuovi interventi a partire dal 2024, ma le spese sostenute nel 2022 e nel 2023 possono ancora essere detratte secondo le aliquote previste per quegli anni.

Bonus acqua potabile nella dichiarazione dei redditi

Il bonus acqua potabile, prorogato per il 2024, può essere utilizzato come detrazione nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono state sostenute le spese ammissibili. In alternativa, è possibile utilizzare il credito d’imposta in compensazione tramite modello F24, a condizione che il pagamento sia avvenuto con strumenti tracciabili.

Per la compilazione, a seconda del modello utilizzato, si dovrà:

È importante comunicare all’ENEA gli interventi effettuati, per monitorare e valutare la riduzione del consumo di plastica. Il credito d’imposta riconosciuto per il 2024 è pari al 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 1.000 euro per immobile.

Detrazioni la prima casa: le agevolazioni per gli under 36

Per l’acquisto della prima casa, sono previste alcune agevolazioni fiscali, tra cui la riduzione dell’imposta di registro (per gli acquisti da privati) e dell’IVA (per gli acquisti da imprese), oltre all’esenzione da imposta di bollo, tributi speciali catastali e tasse ipotecarie.

Le agevolazioni per gli under 36, introdotte con il Decreto Sostegni bis, sono state prorogate fino al 31 dicembre 2024, ma solo per coloro che hanno sottoscritto un contratto preliminare di acquisto entro il 31 dicembre 2023. Queste agevolazioni prevedono:

Inoltre, è possibile beneficiare della detrazione IRPEF del 19% sugli interessi passivi dei mutui ipotecari, fino a un massimo di 4.000 euro, per l’acquisto della prima casa.

Per richiedere il credito d’imposta “prima casa under 36”, il contribuente può scegliere tra due opzioni:

Nel caso in cui il credito d’imposta sia stato indicato nel modello 730/2023 o nel modello Redditi Persone Fisiche 2023 per l’anno d’imposta 2022, l’importo maturato nel 2023 può essere inserito nella colonna 2 del rigo G8 del modello 730/2024 o nella colonna 2 del rigo CR13 del modello Redditi Persone Fisiche 2024.

Detrazione spese ristrutturazione: i requisiti

Per ottenere le detrazioni per la ristrutturazione di casa tramite il modello 730/2024, è fondamentale conservare accuratamente la documentazione relativa alle spese sostenute nel 2023, in caso di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

La documentazione richiesta comprende:

Nel caso di acquisto o donazione di un immobile già ristrutturato, è necessario presentare l’atto di acquisto o donazione e una copia della documentazione relativa alle spese sostenute dal precedente proprietario. Se l’immobile è stato acquisito per successione, è necessario presentare un’autocertificazione che attesti la detenzione materiale e diretta del bene e la condizione di erede.

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