Patente a punti edilizia al via: cos'è e perché è importante se ristrutturi casa

Hai in programma di ristrutturare casa? La legge ha recentemente introdotto l'obbligo della patente a punti: scopri le responsabilità e le sanzion

• Patente a punti edilizia: cos'è e come funziona
• Patente a punti sul cantiere: le responsabilità del committente

• Patente a punti edilizia: cos'è e come funziona
• Patente a punti sul cantiere: le responsabilità del committente

La patente a punti nel campo dell’edilizia è una novità introdotta per garantire una maggiore trasparenza e qualità nel settore delle ristrutturazioni e delle costruzioni edilizie. Simile al meccanismo utilizzato per la patente di guida, questo sistema premia o penalizza i professionisti del settore edile in base al rispetto delle normative in materia di sicurezza. Si tratta di una misura fondamentale per chi decide di ristrutturare casa, poiché mira a tutelare i proprietari immobiliari, garantendo loro di affidarsi a professionisti qualificati e affidabili. Tuttavia, anche il committente dei lavori non è esente da responsabilità.

Scopriamo cos’è esattamente la patente a punti edilizia, come funziona e quali sono le conseguenze e le sanzioni in sua assenza.

Patente a punti edilizia: cos’è e come funziona

Il recente Decreto Legge n. 19/2024 ha introdotto un innovativo sistema di qualificazione per le imprese e i professionisti autonomi operanti nel settore edilizio: la patente a punti. Questo nuovo strumento, che richiama il concetto della patente di guida ma in formato digitale, mira a garantire maggiore sicurezza nei cantieri.

La patente edilizia viene rilasciata con un punteggio iniziale di 30 crediti, che possono essere decurtati in caso di infrazioni alle norme di sicurezza. Per ottenerla, oltre ai requisiti già stabiliti dalla legge (come l’iscrizione alla Camera di Commercio e l’osservanza degli obblighi formativi in materia di sicurezza), è necessario dimostrare di aver nominato un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), quando previsto.

Una novità significativa è la possibilità di ricorrere all’autodichiarazione per attestare il possesso dei requisiti richiesti. Tuttavia, è importante sottolineare che in caso di dichiarazioni mendaci accertate durante successivi controlli, la patente verrà immediatamente revocata. Solo dopo un anno dalla revoca, sarà possibile richiedere una nuova patente.

Per poter operare legalmente nei cantieri, le imprese e i lavoratori autonomi devono mantenere un minimo di 15 crediti sulla propria patente. Chi viene sorpreso a lavorare senza patente o con un punteggio inferiore a 15 crediti incorrerà in una sanzione amministrativa pari al 10% del valore dei lavori, con un importo minimo di 6.000 euro.

Patente a punti sul cantiere: le responsabilità del committente

L’introduzione della patente a punti nel settore edilizio comporta delle responsabilità anche per i committenti e i responsabili dei lavori.

Una delle principali novità riguarda l’Articolo 90 del decreto, che introduce un nuovo dovere di verifica: il committente o il responsabile dei lavori deve ora accertarsi che le imprese esecutrici e i lavoratori autonomi siano in possesso della patente a punti.

Parallelamente, l’Articolo 157 del medesimo decreto stabilisce le sanzioni applicabili: in caso di violazione degli obblighi stabiliti dagli articoli 90 (commi 7 e 9, lettere b-bis e c) e 101 (comma 1), le penalità finanziarie sono state notevolmente inasprite, andando da un minimo di 711,92 euro a un massimo di 2.562,91 euro.

Alla luce di queste nuove normative, risulta ancora più importante per i proprietari di casa scegliere con attenzione l’impresa edile a cui affidare i lavori di ristrutturazione. Optare per una ditta in regola non solo garantisce la conformità alle nuove disposizioni sulla patente a punti, ma offre anche maggiori garanzie di sicurezza e qualità del lavoro svolto. Quando si pianifica una ristrutturazione, è fondamentale confrontare diverse offerte per trovare il giusto equilibrio tra costi e affidabilità.

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