Quali lavori al tetto rientrano nel Bonus?
Nel Superbonus 110% figurano incentivi anche per il rifacimento del tetto, ma quali lavori rientrano e secondo quali criteri? Scoprilo in questo articolo
Per chi sta pensando al rifacimento del tetto della propria casa, questo potrebbe essere il momento ideale. Il bonus tetto rientra infatti negli incentivi inclusi nell’Ecobonus 2020.
Grazie al Decreto Legge Rilancio, emanato nel maggio del 2020, sono stati incrementati gli incentivi, portando la detrazione dal 75% al 110%, nell’ottica di potenziare il risparmio energetico.
L’Italia da alcuni anni sta lavorando alacremente per permettere una riconversione verso forme di energia green, che non solo permettono un risparmio in termini economici ma che hanno un minor impatto ambientale.
Il bonus tetto, infatti, permette un notevole risparmio per la ristrutturazione della propria abitazione in relazione all’efficientamento dei consumi e, in particolare, in relazione all’installazione dei pannelli solari tetto.
Per chi sta pensando al rifacimento del tetto della propria casa, questo potrebbe essere il momento ideale. Il bonus tetto rientra infatti negli incentivi inclusi nell’Ecobonus 2020.
Grazie al Decreto Legge Rilancio, emanato nel maggio del 2020, sono stati incrementati gli incentivi, portando la detrazione dal 75% al 110%, nell’ottica di potenziare il risparmio energetico.
L’Italia da alcuni anni sta lavorando alacremente per permettere una riconversione verso forme di energia green, che non solo permettono un risparmio in termini economici ma che hanno un minor impatto ambientale.
Il bonus tetto, infatti, permette un notevole risparmio per la ristrutturazione della propria abitazione in relazione all’efficientamento dei consumi e, in particolare, in relazione all’installazione dei pannelli solari tetto.
Lavori tetto superbonus: che cosa prevedono
Le detrazioni fiscali incluse nel bonus tetto prevedono tipi di incentivi diversi, che possono portare, in alcuni casi, anche a un risparmio totale, senza alcuna spesa per chi ha intenzione di ristrutturare.
- Il bonus per la ristrutturazione edilizia include anche il rifacimento del tetto. In questo caso i lavori rientrano nelle detrazioni per lavori straordinari di ristrutturazione edilizia e ammontano al 50% dell’importo dei lavori. Pertanto, se si decide semplicemente di rifare il tetto, metà della cifra spesa verrà rimborsata attraverso le detrazioni fiscali tramite la dichiarazione dei redditi.
- L’ecobonus del 75%, invece, riguarda l’efficientamento energetico: ciò significa che oltre a rifare il tetto sarà necessario migliorare il rendimento energetico. Questo tipo di detrazione è destinato alla riqualificazione dei condomini. Rientrano nel bonus i lavori che permettono un miglioramento termico, come coibentazioni, rifacimento di pavimenti e infissi, installazione di pannelli solari, sostituzione di caldaie e rifacimento dell’impianto di riscaldamento e installazione di sistemi a distanza per il controllo del riscaldamento.
- L’ecobonus del 110%, invece, riguarda i lavori di isolamento termico e di adeguamento antisismico (con il Sisma Bonus) e ne possono godere sia le abitazioni singole di privati sia in condomini. Si tratta della opportunità più interessante perché, se si rientra nei requisiti, si può rifare il tetto a costo zero.
Quali sono i requisiti per il bonus 110%
Per rientrare nei requisiti necessari per richiedere il bonus del 110% si devono soddisfare tre criteri:
- I lavori di isolamento termico, come coibentazione, devono riguardare una superficie almeno del 25% e devono avere in costo compreso tra i 30mila e i 50mila euro a seconda del tipo di immobile. Il rifacimento del tetto può rientrare in questa fattispecie, se migliora le condizioni precedenti e se la superficie rispetta i requisiti richiesti. Anche rifare le tegole del tetto è un lavoro che rientra nella coibentazione, pertanto gode delle detrazioni.
- Inoltre, i lavori devono comportare un miglioramento di almeno due classi energetiche oppure il raggiungimento della classe più alta.
- Infine, è necessario che il richiedente sia una persona fisica oppure un condominio. Pertanto, non può essere richiesto da aziende o società.
Questo tipo di detrazione ha anche un altro importante vantaggio: il credito d’imposta, infatti, può essere ceduto a una banca o alla ditta che svolgerà i lavori. In questo caso, non sarà necessario anticipare la cifra e poi detrarla con la dichiarazione dei redditi su base annuale, ma il credito potrà essere ceduto e il contribuente non dovrà pagare nulla.
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