Ristrutturare un appartamento 90 mq: suggerimenti, prezzi e bonus
Vuoi rinnovare del tutto il tuo appartamento? Scopriamo quanto costa ristrutturare un appartamento di 90 mq e i bonus disponibili
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Costo ristrutturazione casa 90 mq: cosa influenza il preventivo?
- Quanto costa ristrutturare una casa vecchia al mq?
- Ristrutturare casa con i bonus: gli incentivi per risparmiare
- Costo ristrutturazione casa 90 mq: cosa influenza il preventivo?
- Quanto costa ristrutturare una casa vecchia al mq?
- Ristrutturare casa con i bonus: gli incentivi per risparmiare
Ristrutturare un appartamento è un’esperienza che coinvolge molteplici aspetti, dall’organizzazione dei lavori alla pianificazione dei costi e all’approfondimento dei possibili bonus fiscali. In questo articolo, esploreremo in dettaglio
Che si tratti di una ristrutturazione completa o di interventi mirati, approfondiamo nel dettaglio tutti gli aspetti da considerare quando si affronta la ristrutturazione di un appartamento di 90 mq.
Costo ristrutturazione casa 90 mq: cosa influenza il preventivo?
Gli elementi qualitativi e quantitativi che influenzano la valutazione del costo di una ristrutturazione sono molteplici.
Consideriamo che una ristrutturazione completa comporta il rifacimento totale degli impianti idraulico, termico ed elettrico, l’installazione o la sostituzione del sistema di raffreddamento, la sostituzione degli infissi, la riconfigurazione degli spazi interni, l’aggiornamento dei materiali di rivestimento o il restauro di quelli esistenti in buono stato, il ripristino degli intonaci, la pitturazione, la realizzazione di controsoffitti, soppalchi e opere edili di design come velette. Inoltre, possono essere inclusi nell’appalto l’arredamento, la cucina, gli impianti avanzati e i mobili su misura.
Pertanto, il calcolo del costo complessivo della ristrutturazione tiene conto di molteplici fattori che possono incidere in modo diverso, a seconda delle specifiche del progetto:
- Superficie totale (m²). La ristrutturazione comporta costi fissi per l’avvio e la gestione del cantiere, ma al crescere della superficie la spesa per metro quadrato tende a diminuire grazie alle economie di scala, soprattutto superati i 100 m².
- Condizioni dell’immobile. Le eventuali problematiche dovute all’invecchiamento o a difetti nella costruzione originaria, come umidità o lavori di scarsa qualità, influenzano i costi di intervento.
- Tipologie di lavori necessari. Non tutti gli interventi possono essere indispensabili o richiesti dal committente, ad esempio se alcuni elementi come gli infissi sono già stati sostituiti in precedenza.
- Scelta dei materiali. Il costo varia a seconda delle preferenze e del budget del cliente, nonché della qualità dei materiali selezionati.
- Localizzazione e specificità della struttura. La posizione geografica può incidere sui costi di gestione del cantiere e sulla necessità di ottenere permessi speciali.
- Variabili impreviste. Durante la fase di lavoro possono emergere imprevisti come la presenza di materiali nocivi o problemi strutturali non rilevati inizialmente. Questi costi aggiuntivi solitamente rappresentano una percentuale del costo totale dell’appalto, mediamente compresa tra il 5% e il 10%.
Quanto costa ristrutturare una casa vecchia al mq?
Il costo medio al metro quadrato per una ristrutturazione completa può variare significativamente a seconda della regione e della città in cui ci si trova. Tuttavia, una stima approssimativa potrebbe attestarsi tra i 600 e i 1.000 euro al metro quadrato.
Per ottenere una valutazione accurata dei costi e evitare sorprese durante i lavori, è fondamentale comprendere esattamente quali interventi sono necessari. Ogni intervento comporta delle voci di spesa e può influenzare in modo significativo il costo totale.
Tra i costi da considerare, c’è la consulenza di un architetto. La tariffa di questo professionista può variare da 500 a 15mila euro, a seconda della portata del servizio richiesto, della complessità del progetto e della località geografica.
Ristrutturare casa con i bonus: gli incentivi per risparmiare
Come stabilito dal decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023, il governo ha eliminato la facoltà di ottenere uno sconto diretto in fattura o di cedere i crediti derivanti dai bonus edilizi. Nonostante ciò, è ancora consentito il meccanismo di detrazione fiscale distribuita su un arco temporale di 10 anni.
Andiamo ora a esaminare nel dettaglio ciascun bonus edilizio, prendendo in considerazione le aliquote di detrazione e i massimali di spesa:
- Bonus ristrutturazione. Questo è il bonus più interessante per chi ha in programma una ristrutturazione straordinaria della propria casa. Offre una detrazione fiscale del 50% con un massimale di 96mila euro. Le normative da considerare sono l’art. 16-bis del D.P.R. n. 917/1986 (TUIR) e l’art. 16 del D.L. n. 63/2013.
- Ecobonus. Questo bonus è specifico per gli interventi di riqualificazione energetica e è regolamentato dall’art. 14 del D.L. n. 63/2013. L’aliquota varia dal 50% al 75% con un limite di spesa che va da 40mila a 60mila euro per unità immobiliare.
- Sismabonus. La detrazione fiscale varia dal 50% all’85% con un limite di spesa di 96mila euro per unità immobiliare ed è concesso quando l’intervento migliora la classe sismica dell’edificio.
- Bonus 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Modificato dal D.L. n. 212/2023, consente l’utilizzo esclusivo per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche relative a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. I limiti di spesa variano a seconda del soggetto beneficiario e la normativa di riferimento è l’art. 119-ter del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).
- Superbonus: Disciplinato dall’art. 119 del Decreto Rilancio, permette una detrazione del 70% sulle spese sostenute nel 2024 (ridotto al 65% nel 2025) per interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico.
Oltre ai bonus per gli interventi edilizi, esistono altri due bonus:
- Bonus mobili. Regolamentato dall’art. 16, comma 2 del D.L. n. 63/2013, consente di portare in detrazione il 50% delle spese per l’arredo di un’immobile che ha beneficiato del bonus ristrutturazioni edilizie, con un limite di spesa di 5mila euro per unità immobiliare.
- Bonus verde. Consentito dall’art. 1, comma 12 della Legge n. 205/2017, permette la riqualificazione delle aree verdi di edifici privati con una detrazione del 36%, con un limite di spesa di 5mila euro per unità immobiliare.
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