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Scale interne: caratteristiche e normativa

Vuoi costruire una scala interna nella tua abitazione? Ecco quali sono le tipologie, le regole e quanto può costare il progetto

Ultimo aggiornamento 29-04-2024

Domenico Ielo

Ingegnere Civile

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La progettazione e la realizzazione di scale interne è uno degli interventi di ristrutturazione edilizia più diffusi. Permettono di collegare due piani e danno un aspetto più confortevole ed elegante alla casa. Questo tipo di intervento può essere effettuato per tante ragioni, per esempio serve per collegare la zona giorno e notte oppure per poter accedere in modo più agevole a una mansarda. Occorre progettarle in modo che siano comode, sicure e funzionali, tenendo anche conto della normativa.

Scale interne: caratteristiche

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Le scale interne possono essere di due tipi: in muratura o prefabbricate, in base ai gusti personali e stile della casa. Nell’ambito delle ristrutturazioni, una scala in muratura è sicuramente la migliore idea perchè permette di risparmiare spazio. Inoltre, è una soluzione più stabile e ha un impatto estetico gradevole, che si può adattare alle caratteristiche, ai colori e materiali dell’abitazione. Inoltre, quando si crea una scala interna in muratura con il supporto di un professionista si possono stabilire le misure esatte in modo che si inserisca in modo armonioso nell’ambiente.

Si possono scegliere diversi materiali. Le scale in ferro possono essere una buona soluzione per una casa dallo stile rustico oppure anche per chi ama lo stile industriale. Per chi ha gusti più originali le scale in vetro sono sicuramente consigliate. Delicate ma di grande effetto, possono far sembrare un ambiente più ambio e sono molto discrete, quindi ottime anche in un appartamento a più piani. Per colmare dislivelli lievi, di circa 280 cm è possibile ricorrere a delle miniscale.

Scale interne: autorizzazioni necessarie

Quando si realizza una scala interna occorre effettuare degli interventi interni all’immobile. In particolare, spesso sono richieste delle modifiche strutturali, quindi bisogna richiedere la SCIA.

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività consiste in una comunicazione al Comune in cui si vogliono effettuare gli interventi edilizi, in particolare quelli che riguardano la demolizione e la ricostruzione di immobili ma anche la ristrutturazione e il restauro. Per questo tipo di autorizzazione bisogna prendere come riferimento gli articoli 22 e 23 del Testo unico in materia edilizia. Se l’immobile è sottoposto a una tutela, bisogna chiedere il Permesso di Costruire, mentre se si vuol semplicemente sostituire una scala che già esiste basta presentare la SCIA in Comune, che è necessaria per qualsiasi lavoro di ristrutturazione.

Scale interne: cosa dice la normativa

Le scale interne devono essere costruite seguendo regole specifiche, in particolare bisogna tenere conto dell’isolamento acustico, in modo da evitare rumori che potrebbero infastidire eventuali vicini. Inoltre, quando si progetta la scala bisogna anche tenere in considerazione l’isolamento termico dell’ambiente. Occorre scegliere modelli che resistono al fuoco e all’usura. Una scala a norma di legge deve rispettare la Legge 13/1989 e il Decreto Ministeriale 236/1989. Secondo la normativa le scale ad uso privato devono essere larghe un minimo di 80 centimetri, l’alzata ideale è inferiore ai 19 cm mentre la pedata dovrebbe essere di 30 cm. Quando si ha una distanza inferiore a 2 metri e mezzo è meglio costruire una scala lineare, ma se le altezze sono maggiori si può inserire una scala che occupa meno spazio, come quella a chiocciola. Infine, ogni scala dovrebbe avere una ringhiera per garantire massima sicurezza.

I prezzi della scala cambiano in base al progetto: si parte da una soluzione economica, che può avere un costo di circa 500 euro, fino ad arrivare a scale più complesse che arrivano a circa 3000 euro, in particolare quando si tratta di modelli di design. Nel caso di scale murarie ci sono poi altre variabili da considerare.  Chi desidera installare una scala può anche approfittare del Bonus Ristrutturazione 2024, che permette di avere una detrazione del 50% sulla spesa totale.

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