Sismabonus prorogato al 2024: guida alle novità del 2023
Il Sismabonus permette di risparmiare sugli interventi di messa in sicurezza delle case situate in zone a rischio. Ecco come funziona
Alessandro Speziali
Dottore in Economia
Il Sismabonus è stato prorogato anche per il prossimo anno, secondo quanto confermato dalla Legge di Bilancio 2023. L’agevolazione è pensata per aumentare gli interventi di messa in sicurezza statica degli edifici nelle zone predisposte al terremoto. Ecco le sue caratteristiche e tutte le novità.
Il Sismabonus è stato prorogato anche per il prossimo anno, secondo quanto confermato dalla Legge di Bilancio 2023. L’agevolazione è pensata per aumentare gli interventi di messa in sicurezza statica degli edifici nelle zone predisposte al terremoto. Ecco le sue caratteristiche e tutte le novità.
- Sismabonus 2023: i documenti necessari
- Cos’è il Sismabonus 2023
- Interventi finanziabili col Sismabonus 2023
Sismabonus 2023: i documenti necessari
Per ottenere il Sismabonus è obbligatorio il visto di conformità. Secondo quanto indicato dal Decreto Antifrode, l’Agenzia delle Entrate dovrà effettuare attenti controlli per intercettare eventuali irregolarità. Le imprese a cui vengono affidati i lavori saranno sotto la lente di ingrandimento dell’Agenzia e dovranno dimostrare di avere tutti i requisiti ed essere in regola. Il Governo si è impegnato a prevedere regole più chiare e procedure spiegate nei dettagli, in modo da ridurre al minimo i dubbi e le domande da parte dei contribuenti.
A seguito della proroga del Superbonus 110% fino al 2023 solo per immobili situati nelle zone colpite da sisma a partire dal 2009, le agevolazioni fiscali legate agli interventi antisismici si sono ora sdoppiate: accanto al Sismabonus ordinario, che prevede aliquote di detrazione dal 50% fino all’85% a seconda dei casi, per alcuni interventi di riduzione del rischio sismico previsti dall’art. 119 del c.d. Decreto Rilancio è prevista una detrazione pari al 110%, tanto che si parla di Super-Sismabonus o Sismabonus 110%.
Come confermato dalla Legge di Bilancio del 2023, il Sismabonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024, con un calendario che si modificherà annualmente e che vedrà decrescere gradualmente l’aliquota. Stessa data di scadenza anche per altre agevolazioni, tra cui Ecobonus casa e Bonus Ristrutturazioni, quindi si potrà comunque fare affidamento alla combinazione eco-sisma bonus.
Cos’è il Sismabonus 2023
Il Sismabonus consiste in una detrazione destinata sia a immobili a uso residenziale che produttivo per tutti i contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires). Le detrazioni per le case unifamiliari permettono di risparmiare il 50% delle spese, ma è possibile anche arrivare al 70% se si ottiene il passaggio a una classe di rischio inferiore e all’80% se si arriva a due classi di rischio inferiori.
Per quanto riguarda i condomini, si parte sempre dalla detrazione del 50% per arrivare al 75% della spesa sostenuta se c’è il passaggio a una classe inferiore e all’85% per il passaggio a due classi di rischio inferiore. Il professionista tecnico è tenuto a individuare la classe di rischio di partenza e determina quella che si ricava quando i lavori sono completati. Per certificare il risultato deve presentare un’asseverazione. Questa si allega prima dei lavori insieme alla Scia, ovvero la Segnalazione Certificata di Inizio Attività o al Permesso di Costruire da presentare allo sportello competente.
L’agevolazione viene suddivisa in 10 quote annuali per una spesa massima di 96 mila euro. La cifra viene moltiplicata per ciascuna unità nel caso in cui venga richiesto per gli immobili situati in un condominio. L’edificio deve essere situato in zona sismica 1, 2 e 3 ovvero le aree ad alto rischio secondo quanto dettato dalla classificazione stabilita dallo Stato.
Il sismabonus può essere richiesto da:
- proprietari degli immobili che hanno specifici requisiti,
- nudi proprietari,
- chi ha un diritto di reale godimento, da locatari,
- chi ha il comodato d’uso,
- soci di cooperative e imprenditori.
Si può anche scegliere la cessione del credito, che avviene quando il beneficiario trasmette la detrazione fiscale a un terzo, che può essere anche la ditta che esegue i lavori che, a sua volta, farà uno sconto al beneficiario.
Cos’è il SuperSismabonus
Il Decreto Rilancio ha stabilito in sintesi che se gli interventi antisismici rientrano nell’ambito di applicazione del Superbonus, le agevolazioni fiscali previste per il sismabonus ordinario vengono elevate appunto all’aliquota del 110%.
In sostanza, in caso di interventi che complessivamente rientrano in tutte le condizioni previste dal Superbonus 110%, il Sismabonus ordinario viene “assorbito”, tanto che si parla appunto di SuperSismabonus: in questi casi, è obbligatorio applicare l’aliquota massima (110%) e seguire le procedure previste per il Superbonus, che sono generalmente più complesse.
Tuttavia, rispetto al Sismabonus ordinario, gli interventi di cui al SuperSismabonus elimina ogni premialità legata alla classificazione, rendendo possibile usufruire della massima detrazione anche per interventi minori, che non producono un effettivo salto di classe di rischio.
Interventi finanziabili col Sismabonus 2023
Sono ammessi all’agevolazione i seguenti interventi:
- classificazione e verifica sismica di un’abitazione o dell’edificio
- progettazione dell’intervento
- prestazioni professionali necessarie per avviare e realizzare i lavori, come l’asseverazione
- materiali
- perizie, sopralluoghi e altri documenti
- IVA, costi per il rilascio, imposte da bollo
I lavori devono essere affidati a tecnici abilitati e tutti gli interventi devono essere realizzati da ditte di ristrutturazione competenti e professionali.
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