Sopralluogo Superbonus: perché è importante e come gestirlo
Il sopralluogo è fondamentale per richiedere il Superbonus 110%: chi deve farlo, come funziona e come gestirlo
Domenico Ielo
Ingegnere Civile
- Sopralluogo Superbonus: individuare il tipo di immobile
- Sopralluogo Superbonus: analisi di pre-fattibilità
- Sopralluogo Superbonus: progetto preliminare
- Sopralluogo Superbonus: individuare il tipo di immobile
- Sopralluogo Superbonus: analisi di pre-fattibilità
- Sopralluogo Superbonus: progetto preliminare
Chi decide di ristrutturare la propria abituazione e apportare una riqualificazione energetica per accedere al Superbonus, che nel 2024 prevede una detrazione delle spese sostenute pari al 70% e nel 2025 pari al 65%, dovrà prima di tutto eseguire un sopralluogo tecnico. La fase del sopralluogo è estremamente importante, perché permette di scoprire quali sono gli interventi tecnici, sia trainanti che trainati, che il proprietario potrà fare sul proprio immobile e se ci sono i requisiti per la richiesta del bonus che permette di portare fino a 96 mila euro di spesa in detrazione fiscale. Per questo motivo, è necessario scegliere dei tecnici qualificati, sia architetti che ingegneri, che potranno visionare l’immobile e tutta la documentazione, verificare i requisiti catastali e le certificazioni energetiche e poi prendere in carico la pratica e produrre tutti i documenti da presentare all’ENEA e all’Agenzia delle Entrate per richiedere il Superbonus. Ecco come funziona il sopralluogo e come gestirlo.
Sopralluogo Superbonus: individuare il tipo di immobile
Il primo passo per capire se si può o meno accedere al Superbonus è la verifica dei requisiti dell’immobile, per comprendere la tipologia e se rientra tra quelli ammessi alla detrazione fiscale. Infatti possono fruire del Supernonus i soli interventi effettuati: dai condomini e dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, con riguardo ad edifici composti da due a quattro unita immobiliari distintamente accatastate, i cosiddetti “mini-condomini”. Sono esclusi quindi le case unifamiliari.
Sopralluogo Superbonus: analisi di pre-fattibilità
Una volta recuperati questi dati, sarà possibile fissare il sopralluogo tecnico iniziale per procedere con l’analisi di pre-fattibilità che dovrà essere eseguito da professionisti specializzati, come architetti o ingegneri edili. In questo passaggio, un architetto o un ingegnere dovranno acquisire tutti i documenti relativi all’immobile in possesso di chi richiede il bonus, come titoli autorizzativi, visure e planimetrie catastali, e altre pratiche edilizie.
Durante il sopralluogo, il tecnico dovrà valutare lo stato di fatto dell’immobile e verificare che coincida con quanto attestato sulla documentazione fornita, sia quella depositata al catasto che quella depositata presso il Comune in cui si trova l’immobile. Sarà poi cura del tecnico eseguire tutti i rilievi del caso e disporre la valutazione preventiva energetica, così da poter redigere l’APE, cioè la certificazione energetica dell’edificio prima di eseguire i lavori.
Nella fase di analisi di pre-fattibilità è molto importante che dai progetti non emergano degli abusi edilizi, che non permettono di accedere al Superbonus 110%. In caso di abusi, sarà necessario provvedere a una sanatoria per poter valutare la fattibilità della richiesta del bonus.
Sopralluogo Superbonus: progetto preliminare
Una volta che i requisiti tecnici sono stati appurati, arriva il momento del progetto preliminare. Il sopralluogo del tecnico in questa fase è molto importante, perché permette di andare a individuare tutte le tipologie di lavori, sia trainanti che trainati, che potranno essere eseguiti sull’immobile al fine di rispettare uno dei requisiti: l’aumento di due classi energetiche nella certificazione energetica dell’edificio ovvero, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta.
Nel progetto preliminare si dovranno quindi inserire tutti gli interventi che si intende sostenere per accedere al Superbonus con i rispettivi preventivi di spesa. Tra i lavori trainanti troviamo:
- cappotto termico, cioè l’isolamento termico delle superfici verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con una incidenza superiore al 25%
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con un impianto a pompa di calore o a condensazione
- coibentazione del tetto, senza limitare il concetto di superficie disperdente al solo locale sottotetto eventualmente esistente
- interventi antisismici e di riduzione del rischio sismico.
Oltre a questi, sarà possibile associare dei lavori trainati, tra quelli previsti dalla normativa:
- schermature solari, sia acquisto che la posa in opera
- micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, sia acquisto che la posa in opera
- installazione delle colonnine per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
- installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica e sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati contestuale o successiva all’installazione degli impianti medesimi
- interventi di abbattimento di barriere architettoniche Art. 119 D.L. 19/5/2020 n. 34 convertito con L. 17/7/2020 n. 77 e s.m.i., anche ove effettuati in favore di persone di età superiore a 65 anni.
Scegli uno dei nostri migliori professionisti! Richiedi un preventivo gratis a ristrutturazioni
CHIEDI ORA