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Superbonus 2023: le regole per averlo nei condomini

Dal 2023 anche per i condomini il superbonus passerà dal 110 al 90%. Cosa cambia in realtà? Scopri come usufruirne e quali interventi possono essere coperti

Ultimo aggiornamento 19-02-2024

Alessandro Speziali

Dottore in Economia

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Il Superbonus 2023 è uno dei principali incentivi statali volti a promuovere la riqualificazione energetica degli edifici, ma quali sono le regole da seguire per poterlo ottenere nei condomini? In questo articolo, esploreremo le principali norme e i requisiti da seguire per usufruire del Superbonus nei condomini, con particolare attenzione alle novità introdotte dal nuovo decreto-legge 11/2023.

Superbonus condominio: l’aliquota passa al 90%

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Dal 1° gennaio 2023 il Superbonus cambia e l’aliquota massima per i soggetti beneficiari, compresi i condomini, passa dal 110% al 90%. Si tratta di una novità sostanziosa, che potrebbe influenzare le scelte di riqualificazione energetica degli edifici condominiali. Questa percentuale, tuttavia, non resterà invariata, ma subirà ulteriori decrementi nei prossimi anni, per scendere:

Una novità che, se da un lato rappresenta una norma peggiorativa, dall’altro già era stata preannunciata e quindi non del tutto inaspettata.

È importante tenere a mente che il Superbonus prevede anche la possibilità di utilizzare lo sconto in fattura e la cessione del credito, opzioni che resteranno disponibili fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia, con l’entrata in vigore del decreto-legge 11/2023, sarà possibile usufruire di queste agevolazioni solo se si è già avviato l’iter autorizzativo comunale, ovvero se si è presentata la CILAS, la CILA, la SCIA o il Permesso di costruire, entro il 17 febbraio 2023. È quindi importante fare attenzione alle scadenze e avviare tempestivamente le pratiche autorizzative per poter godere appieno delle agevolazioni previste dal Superbonus.

Le eccezioni alla regola

Nonostante la riduzione dell’aliquota al 90%, c’è una buona notizia per i condomini che hanno iniziato le procedure per accedere al bonus nel 2022: la legge prevede delle eccezioni che consentono loro di usufruire ancora del bonus al 110% anche nel 2023.

In particolare, ci sono 3 casi che danno diritto all’acceso al Superbonus 110% nel 2023, ovvero:

È importante ricordare che queste sono le uniche eccezioni in cui è possibile godere del bonus al 110% anche dopo il 2022, poiché per tutti gli altri interventi si applicherà il nuovo tetto del 90%.

Superbonus 90% per i condomini: quali lavori sono ammessi?

Il Superbonus 90% per i condomini è una novità entrata in vigore dal 1° gennaio 2023 e, come previsto dalla normativa, i lavori ammessi non differiscono molto rispetto al precedente Superbonus al 110%.

I lavori principali che permetteranno di accedere al nuovo bonus saranno i lavori trainanti, in cui rientrano:

A questi si potranno poi affiancare i cosiddetti lavori trainati, ovvero i lavori che usufruiranno del bonus solo se eseguiti insieme a uno degli interventi principali. Tra i lavori trainati che godranno del nuovo Superbonus 90% troviamo:

Infine, per poter usufruire del nuovo bonus 90% per i condomini, sarà necessario migliorare almeno di due classi energetiche l’edificio in cui verranno effettuati i lavori.

Cosa fare se un condomino si oppone al Superbonus?

La riduzione dell’aliquota del Superbonus al 90% potrebbe portare a situazioni di disaccordo tra i condomini sulla riqualificazione dell’edificio. Se uno o più condomini si oppongono ai lavori, la legge prevede che la maggioranza dei voti degli intervenuti in assemblea e almeno un terzo del valore dell’immobile siano sufficienti per l’approvazione dei lavori.

In caso di dissenso di un condomino, il parere della maggioranza prevale e il condomino dissenziente deve rispettarlo. Tuttavia, la legge consente ad uno o più condomini di coprire la spesa di chi è contrario ai lavori e godere esclusivamente delle agevolazioni fiscali, purché gli altri condomini dissenzienti siano d’accordo.

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