Superbonus per le zone sismiche rafforzato fino al 2025
Nonostante il taglio dell'aliquota, il Superbonus è stato confermato nella sua formula piena fino al 2025 per le zone terremotate: ecco tutti i dettagli
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Superbonus 110%: confermato il contributo per la riparazione degli immobili terremotati
- Ricostruzione con Superbonus: obbligatoria la polizza anti-catastrofe
- Superbonus 110%: confermato il contributo per la riparazione degli immobili terremotati
- Ricostruzione con Superbonus: obbligatoria la polizza anti-catastrofe
Il rafforzamento del Superbonus nelle zone sismiche rappresenta un importante passo avanti nella promozione della sicurezza e dell’efficienza energetica degli edifici nelle aree a rischio sismico in Italia. Con l’estensione della possibilità di usufruire del Superbonus fino al 2025, il governo sta fornendo un incentivo significativo per la ricostruzione e il rafforzamento degli edifici danneggiati dai terremoti. In questo articolo, esploreremo i dettagli di questa proroga e il suo impatto sulle comunità colpite dai terremoti nelle zone sismiche italiane.
Superbonus 110%: confermato il contributo per la riparazione degli immobili terremotati
Il Decreto 212/2023 conferma la possibilità di applicare uno sconto in fattura e la cessione del credito per la ricostruzione degli edifici danneggiati nei territori colpiti dai terremoti. L’articolo 119 del Decreto Rilancio permette di usufruire del Superbonus al 110% fino al 31 dicembre 2025 per la ricostruzione degli edifici danneggiati dai terremoti in Comuni dove è stato dichiarato lo stato d’emergenza a partire dal 1° aprile 2009. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per estendere questa agevolazione a un periodo più lungo e per beneficiare delle aliquote al 110% e delle opzioni, è necessario dimostrare il collegamento diretto tra il terremoto, il danno strutturale e l’inagibilità dell’immobile.
Il contributo non è disponibile nei casi in cui:
- Il danno sia preesistente all’evento sismico che ha portato alla dichiarazione dello stato d’emergenza, quindi non c’è una connessione diretta tra l’evento sismico e il danno.
- Il livello di danneggiamento non sia sufficiente a rendere inagibile l’edificio (come indicato nella scheda AeDES con esito di agibilità corrispondente ad A, D o F).
Ricostruzione con Superbonus: obbligatoria la polizza anti-catastrofe
L’obbligo della polizza anti-catastrofe è stato introdotto dal DL “salva spese,” promulgato dal governo per garantire il completamento dei lavori rientranti nel Superbonus, che non sono stati conclusi entro il 2023 e che quindi affronterebbero una riduzione dell’aliquota a partire dal 2024.
Nel dettaglio, questa nuova disposizione richiede che sia sottoscritta una polizza assicurativa per le abitazioni danneggiate dai terremoti, su cui sono stati avviati interventi di miglioramento energetico e messa in sicurezza sismica beneficiando del Superbonus, a partire dal 31 dicembre 2023. La stipula della polizza deve avvenire entro un anno dalla conclusione dei lavori per i quali si è richiesto l’agevolazione fiscale, e tale polizza deve coprire eventuali danni causati agli immobili a causa di calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi in territorio nazionale.
Le specifiche riguardanti le caratteristiche delle polizze e le modalità operative di questa nuova misura saranno definite in un decreto da parte dei Ministeri dell’Economia e del Made in Italy. Importante notare che il Decreto “salva spese” non stabilisce una scadenza per l’emanazione del decreto ministeriale.
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