Bonus Teleriscaldamento 2023: in cosa consiste
Hai un sistema di riscaldamento a casa? Dal 2023 era possibile sfruttare il Bonus Teleriscaldamento che taglia l'IVA al 5%: ecco come funziona l'incentivo
Sofia Barbera
Dottoressa in economia
- Bonus Teleriscaldamento 2024
- Quali sono i requisiti per avere il Bonus Teleriscaldamento
- Cos'è il teleriscaldamento
- Bonus Teleriscaldamento 2024
- Quali sono i requisiti per avere il Bonus Teleriscaldamento
- Cos'è il teleriscaldamento
Tra i vari Bonus Casa previsti dalla Legge di Bilancio 2023, il bonus per il teleriscaldamento è stato prorogato anche per il 2024. Questo incentivo consente di risparmiare sulle bollette del teleriscaldamento, offrendo un sostegno concreto alle famiglie, in particolare a quelle economicamente svantaggiate e ai soggetti vulnerabili.
Il bonus è stato esteso fino alla fine del 2024 e si applica direttamente in bolletta come sconto commerciale sui consumi effettuati. Le modalità di richiesta e le scadenze possono variare a seconda del fornitore del servizio di teleriscaldamento.
Bonus Teleriscaldamento 2024
Nel 2023, l’IVA sul teleriscaldamento è stata ridotta al 5% per il primo semestre dell’anno, consentendo un notevole risparmio in bolletta. Questa riduzione, prevista dalla Legge di Bilancio 2023, ha modificato le disposizioni del Decreto n.633 del 1972, che prevedeva un’IVA variabile tra il 10% e il 22%.
Tuttavia, è importante notare che questa riduzione dell’IVA non è più attiva nel 2024. L’aliquota IVA sul teleriscaldamento è tornata al 10%.
Il Bonus Teleriscaldamento, che consiste in uno sconto in bolletta applicato direttamente dal fornitore, è un’agevolazione distinta e non va confuso con l’incentivo IREN, che è specifico per alcuni comuni italiani e ha modalità di richiesta e scadenze diverse.
Quali sono i requisiti per avere il Bonus Teleriscaldamento
Il Bonus Teleriscaldamento è gestito dall’Agenzia delle Entrate e da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Al momento, sembra che non ci siano limitazioni ISEE per i beneficiari e che l’unico requisito necessario sia utilizzare un impianto di teleriscaldamento all’interno della propria abitazione.
L’incentivo mira a incoraggiare l’adozione di sistemi di riscaldamento più efficienti e innovativi, come valida alternativa alle caldaie individuali.
Cos’è il teleriscaldamento
Come chiarisce Arera, con teleriscaldamento si fa riferimento a un particolare sistema che consente di scaldare intere città o quartieri a distanza grazie a una centrale termica, una sorgente geotermica oppure un impianto di cogenerazione. Quindi, per alimentare un impianto di questo tipo di fa ricorso alle energie a biomassa, al gas naturale, al carbone, al gas naturale e in alcuni casi – i più rivoluzionari e innovativi – ai rifiuti, che vengono coinvolti così in un processo sostenibile di economia circolare.
Grazie all’impianto si produce il calore che, grazie a un sistema di tubi, raggiunge le varie case. Il calore è fornito sotto forma di vapore acqueo, ma questo tipo di impianto fornisce anche acqua calda sanitaria.
Il vantaggio di avere un sistema di teleriscaldamento è sfruttato soprattutto in condominio, perchè un solo impianto lavora per riscaldare diverse abitazioni. Inoltre, si tratta di una soluzione sostenibile per tante ragioni, per esempio non vengono accumulate scorie perchè vengono usati i vari combustibili in modo intelligente.
Chi vuole cambiare il sistema di riscaldamento con uno più efficiente e meno costoso può sempre affidarsi alle tante ditte specializzate: oggi più che mai è cruciale scegliere una soluzione che funzioni al meglio ma che, allo stesso tempo, non influisca in modo importante sui consumi domestici.
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