Caldaia a camera aperta: ciò che devi sapere sulla normativa
La caldaia a camera aperta è a norma? Nella guida c’è tutto quello che è necessario sapere su cosa dice la legge in vigore, tra installazione e sostituzione
Ugo Sollazzo
Idraulico termotecnico
- Caldaia a camera aperta: la normativa
- Installazione delle caldaie a camera aperta: cosa si può fare
- Caldaia a camera aperta: niente obbligo di sostituzione
- Quando si può installare una caldaia a camera aperta?
- Caldaia a camera aperta o a condensazione?
- Dubbi sulla sostituzione della caldaia? Ecco come fare
- Caldaia a camera aperta: la normativa
- Installazione delle caldaie a camera aperta: cosa si può fare
- Caldaia a camera aperta: niente obbligo di sostituzione
- Quando si può installare una caldaia a camera aperta?
- Caldaia a camera aperta o a condensazione?
- Dubbi sulla sostituzione della caldaia? Ecco come fare
Le caldaie a camera aperta, dette anche di tipologia “B” sono regolate dalla norma UNI 7129/01. Esse prelevano l’aria dall’esterno attraverso un tiraggio naturale, sono ottime per gli ambienti non particolarmente grandi o quando si ha a disposizione poco spazio.
In molti ancora le posseggono, eppure, il loro utilizzo è stato specificatamente regolamentato dalla Legge. In questo articolo tenteremo di fare luce sul loro funzionamento e sulla loro validità: si possono ancora installare caldaie a camera aperta? Ecco tutte le risposte.
Caldaia a camera aperta: la normativa
La caldaia a camera aperta, ovvero quella di Tipo “B” che gli esperti del settore definiscono a tiraggio naturale, è uscita di produzione alla fine del 2018.
L’installazione ex-novo di caldaie a camera aperta è vietata a seguito della Direttiva Europea EcoDesign. Il provvedimento riguarda anche la sostituzione di una vecchia caldaia con una nuova in quanto la direttiva comunitaria ha messo fuori produzione questo tipo di dispositivo favorendo la diffusione di quelli più sostenibili.
Chiunque avesse dunque necessità della sostituzione della caldaia a camera aperta, dovrà affidarsi a quelle a condensazione, dovendo intraprendere eventuali lavori strutturali per modificare condotte e canne fumarie. Ma vediamo tutto nello specifico.
Installazione delle caldaie a camera aperta: cosa si può fare
Il 26 settembre 2015 è entrata in vigore, come anticipato, la Direttiva Ecodesign, ovvero la direttiva europea ERP (Energy Related Products, 2009/125/CE). Sulla base di questa normativa, le caldaie tradizionali a camera aperta, o di tipologia B, sono andate fuori produzione e non sono più installabili, salvo in un unico caso previsto dalla legge.
Il motivo di questa decisione europea deriva dalla volontà comunitaria di ridurre l’inquinamento atmosferico provocato dall’emissione di gas serra, a cui la caldaia a camera aperta contribuisce in maniera significativa.
Alla domanda: le caldaie a camera aperta si possono ancora installare? La risposta è no, non si possono più installare e pertanto, quando si necessita della sostituzione della caldaia, si dovrà optare per un modello sostenibile come la caldaia a condensazione, in quanto la tipologia B è fuori produzione.
Caldaia a camera aperta: niente obbligo di sostituzione
Se possedete una caldaia a camera aperta operativa e in buone condizioni, non siete tenuti a sostituirla fino a che non diventi necessario farlo. A quel punto, occorrerà optare per una nuova tipologia per il riscaldamento domestico, più nuova, efficiente ed ecologica.
Il prezzo di una caldaia a camera aperta varia dai 300 fino ai 2.000 euro in base al modello, all’efficienza e alla tipologia e al rendimento.
Quando si può installare una caldaia a camera aperta?
La legge che regola l’installazione di caldaie in edifici residenziali prevede un’unica deroga all’installazione di caldaie a camera aperta: si possono ancora installare solo ed esclusivamente in edifici plurifamiliari che stiano sostituendo generatori che scaricano i fumi nelle canne fumarie collettive. In tutte le altre casistiche invece non è permesso.
In ogni modo, la tecnologia delle caldaie si è evoluta molto negli ultimi anni e i professionisti incaricati della sostituzione o della installazione di una nuova caldaia potranno consigliare la tipologia e il modello più efficiente, sia in termini di emissioni, sia in termini di consumi.
Caldaia a camera aperta o a condensazione?
Fino a qualche anno fa le caldaie a camera aperta erano ancora un’opzione molto gettonata da chi doveva installare una caldaia in un edificio residenziale, oggi invece la tecnologia ha permesso di fare passi in avanti. Da caldaia a camera aperta, a condensazione, ma qual è la differenza?
Le caldaie di tipo B quindi a camera aperta hanno due tipologie di carburante: il gas naturale e i combustibili a olio. Il sistema è a tiraggio naturale e i gas di scarico creati quando avviene la combustione fuoriescono dalla canna fumaria.
Le caldaie a condensazione invece sono interamente sigillate, l’aria viene aspirata dalla canna fumaria, ma non c’è alcuna fuoriuscita di gas di scarico: il gas, infatti condensa sulla superficie e viene in seguito scaricato da un tubo.
Essa presenta un’ottima prestazione energetica che si combina all’eccellente resa termica che recupera il calore del vapore il quale, nelle altre tipologie di caldaia, andrebbe tipicamente disperso. Le caldaie a condensazione sono il sistema ideale da installare in ambienti con un buon isolamento termico, il quale le rende ancora più efficaci e funzionali.
La differenza sostanziale tra le due tipologie, quindi, risiede nella maggior efficienza delle caldaie a condensazione, ma soprattutto nella minor emissione di gas considerati inquinanti, motivo per cui le vecchie caldaie a camera aperta sono state eliminate dalla produzione.
Dubbi sulla sostituzione della caldaia? Ecco come fare
Non sai se sostituire la caldaia a camera aperta? Per fugare ogni dubbio non ti resta che rivolgerti agli esperti del settore per capire se è il caso di cambiare il dispositivo e come sostituirlo. Si tratta di un’operazione semplice ma che deve essere effettuata da tecnici specializzati per garantire la massima sicurezza. Fare una scelta di efficienza e di ecosostenibilità non solo abbassa i consumi ma contribuisce anche ad inquinare di meno. Trattandosi di un dispositivo sostenibile si può anche usufruire degli incentivi statali, come il Bonus Caldaia.
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