Che differenza c’è tra una lampada riscaldante e un fungo?
Lampada o fungo riscaldante? Ecco quale soluzione di riscaldamento scegliere per la veranda, il balcone chiuso o il giardino d'inverno
Domenico Ielo
Ingegnere Civile
Per chi vuole godersi la veranda e il giardino d’inverno nei periodi in cui le temperature sono più rigide, deve trovare una soluzione efficace per riscaldare questi ambienti.
Per chi vuole godersi la veranda e il giardino d’inverno nei periodi in cui le temperature sono più rigide, deve trovare una soluzione efficace per riscaldare questi ambienti.
Tutti coloro che non hanno abbastanza spazio per un fungo riscaldante, potrebbero però identificare una grande convenienza nella tecnologia delle lampade riscaldanti. Ecco che cosa sono e quanto consumano: sono davvero meglio dei funghi?
Lampade riscaldanti: che cosa sono?
Quando lo spazio non è sufficiente per ospitare un fungo, ovvero una lampada radiante mobile che diffonde calore nell’area circostante, giungono in nostro soccorso le lampade riscaldanti a infrarossi, perfette per gli esterni e per godersi gli spazi all’aperto anche durante i mesi più freddi.
Funzionamento
Le lampade riscaldanti basano il loro funzionamento, similmente ai funghi, sull’irraggiamento. Esse diffondono dei raggi infrarossi che fungono da vettore di trasferimento del calore, il quale viene trasferito sulla materia solida (come le persone o le superfici). Tra i molti vantaggi di questo sistema di riscaldamento, c’è certamente l’assenza di umidità degli spazi coinvolti, entro i quali normalmente la temperatura è programmata attorno ai 20 gradi.
Alcuni modelli sono dotati di settaggi di potenza e di telecomando per migliorarne la comodità di funzionamento. Nei sistemi di nuova generazione, inoltre, vengono fornite anche delle apposite App da installare su computer e telefono per regolare le funzionalità delle lampade anche a distanza, potendo riscaldare un ambiente mentre non si è a casa, per trovarlo confortevole al nostro arrivo.
Prezzi
Il prezzo delle lampade riscaldanti da esterno è generalmente molto basso, e oscilla dai 99 ai 250 euro per i modelli di design più avanguardistici.
Consumi
Il consumo di queste lampade riscaldanti va dagli 1.5 ai 2Kw in base alle dimensioni e alle caratteristiche principali del modello selezionato, arrivando a consumare una moderata quantità di elettricità durante il loro funzionamento. Se abbinate a sistemi fotovoltaici, queste lampade possono però funzionare attraverso l’uso di energia ecologica e pulita, risultando a impatto zero sull’ambiente. A differenza del classico riscaldamento, infatti, queste lampade non producono emissioni nocive.
Le lampade riscaldanti sono normalmente garantite per 7-10 mila ore di funzionamento. Esse sono particolarmente adatte per installazioni permanenti (a differenza dei funghi che possono essere spostati con relativa facilità) in capannoni, serre o piccoli spazi esterni protetti dove non c’è un vero e proprio riscaldamento, ma il transito di persone è frequente. Alcuni modelli di lampade arrivano con varie protezioni all’acqua.
Funghi o lampade riscaldanti?
Di norma, le lampade riscaldanti occupano molto meno spazio dei normali funghi e possono essere installate sul soffitto o in aree vicine allo spazio da utilizzare. Gli esperti consigliano di non posizionarle vicine alle zone destinate alle persone, poiché la temperatura percepita attorno a queste lampade è in genere molto alta.
A differenza dei funghi, le lampade riscaldanti richiedono piccole attività di installazione a soffitti o pareti (nel caso in cui non siano configurate per essere posizionate a terra) e possono essere coordinate di termostati che ne regolano temperatura, funzionamento e modalità di diffusione del calore.
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