Come avere il Bonus condizionatori senza ristrutturazione
Vuoi passare ad un condizionatore più efficiente? Ecco il bonus che ti permette di cambiare il condizionatore senza ristrutturare casa!
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Bonus condizionatori 2024: tutte le detrazioni
- Bonus condizionatori senza ristrutturare casa: è possibile?
- Bonus condizionatori: chi può richiederlo
- Bonus condizionatori 2024: tutte le detrazioni
- Bonus condizionatori senza ristrutturare casa: è possibile?
- Bonus condizionatori: chi può richiederlo
L’installazione di un nuovo condizionatore può essere una decisione importante per migliorare il comfort abitativo, specialmente durante la stagione calda. Tuttavia, molti potrebbero essere frenati dal fatto che gran parte degli incentivi disponibili per risparmiare sull’acquisto del condizionatore abbia come requisito base l’avvio di costosi interventi di ristrutturazione. In realtà, esiste un’altra opzione per accedere a questo incentivo evitando lavori invasivi. Scopriamo come ottenere il Bonus condizionatori senza ristrutturare la propria casa e senza rinunciare al risparmio.
Bonus condizionatori 2024: tutte le detrazioni
Se stai valutando l’installazione di un nuovo impianto di condizionamento, è bene conoscere tutte le agevolazioni fiscali a tua disposizione per risparmiare sulle spese di acquisto e installazione del condizionatore. Infatti, l’acquisto di un nuovo condizionatore è incluso tra le spese detraibili con diversi bonus fiscali, quali il Bonus mobili, il Bonus casa, l’Ecobonus e il Superbonus. Vediamole tutte:
- Bonus casa: corrisponde al Bonus ristrutturazione previsto dall’articolo 16-bis del TUIR e consente il recupero del 50% in 10 anni per interventi di ristrutturazione o manutenzione ordinaria su parti comuni di edifici residenziali.
- Bonus mobili: offre una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, tra cui i condizionatori, per gli immobili in fase di ristrutturazione. La spesa massima detraibile per il 2024 è di 5mila euro.
- Ecobonus: se viene acquistato un condizionatore a pompa di calore che sostituisce un vecchio impianto di riscaldamento, migliorando l’efficienza energetica dell’abitazione, è possibile beneficiare di una detrazione del 65% prevista dall’Ecobonus, valida fino alla fine del 2024;
- Superbonus 70: all’interno del quadro del Superbonus, l’installazione dell’impianto di condizionamento è classificata come un intervento trainato. Pertanto, deve essere collegato a un lavoro trainante, come ad esempio la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con sistemi per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria tramite pompe di calore.
Bonus condizionatori senza ristrutturare casa: è possibile?
Tra tutte le agevolazioni precedentemente menzionate, l’Ecobonus si distingue come l’unica che non richiede un intervento di ristrutturazione per accedere al Bonus condizionatori. Questo tipo di intervento è considerato parte dei lavori di efficientamento energetico, garantendo quindi il diritto alla detrazione dell’Irpef del 65%.
Affinché un condizionatore possa rientrare nelle agevolazioni previste dall’Ecobonus, è necessario che soddisfi specifici requisiti. L’oggetto dell’intervento deve essere un impianto di climatizzazione o uno scaldacqua a pompa di calore ad alta efficienza, da installare in sostituzione di vecchi sistemi di riscaldamento o scaldacqua tradizionali. Pertanto, l’Ecobonus non copre l’installazione ex novo, ma solo la sostituzione con un impianto più efficiente. Al contrario, per poter usufruire della detrazione anche in caso di nuova installazione, il richiedente deve aver eseguito lavori di ristrutturazione o restauro conservativo.
È fondamentale che il condizionatore abbia una classe energetica pari o superiore ad A (come ad esempio la classe A+++), e che sia in grado di fornire riscaldamento invernale. Per assicurarsi di soddisfare i requisiti per richiedere il bonus condizionatori senza ristrutturazioni, è necessario ottenere il parere di un tecnico abilitato. Sarà compito del tecnico certificare la nuova classe energetica dell’edificio attraverso l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
L’importo massimo su cui è applicabile il bonus del 65% è di 46.154 euro. La detrazione può essere richiesta presentando il modello 730 o il modello RF (ex modello unico) in 10 rate annuali di pari importo per 10 anni. Le spese detraibili nel bonus includono il costo del condizionatore, il trasporto e il montaggio; è importante che queste spese siano documentate e pagate tramite mezzi di pagamento tracciabili come bonifico bancario, carte di credito o debito.
Bonus condizionatori: chi può richiederlo
Il Bonus condizionatori è accessibile sia a persone fisiche che a enti aziendali, tra cui contribuenti, professionisti, società, associazioni, enti pubblici e privati senza attività commerciale, condomini, istituti di alloggi popolari autonomi, e cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
La possibilità di richiedere il Bonus condizionatori spetta sia al proprietario dell’immobile in cui sono effettuati i lavori, sia all’affittuario (o a chiunque detenga un diritto reale di godimento sull’immobile). L’importante è che la richiesta di detrazione sia effettuata da colui che ha sostenuto effettivamente le spese (compresi familiari conviventi, coniugi separati, parte di un’unione civile o convivente more uxorio).
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