Cosa sono i ripartitori di calore e come ti aiutano a risparmiare
I ripartitori di calore possono prevedere i costi del riscaldamento e sono, quindi, determinanti per risparmiare sull'energia: ecco funzionamento e vantaggi
Raffaella Festari
Content Marketing Specialist
- Cosa sono i ripartitori di calore
- Ripartitori di calore: quando sono obbligatori
- Perchè sostituire i vecchi ripartitori di calore
- Detrazioni fiscali per ripartitori di calore
- Come risparmiare sui ripartitori di calore
- Cosa sono i ripartitori di calore
- Ripartitori di calore: quando sono obbligatori
- Perchè sostituire i vecchi ripartitori di calore
- Detrazioni fiscali per ripartitori di calore
- Come risparmiare sui ripartitori di calore
Grazie all’evoluzione tecnologica, oggi è possibile gestire al meglio interruttori, elettrodomestici e altri dispositivi presenti nelle nostre abitazioni. Pensiamo, per esempio, agli interruttori smart che si accendono e spengono in modo intelligente e fanno risparmiare sull’elettricità.
C’è un altro apparecchio molto importante per ridurre i consumi: parliamo dei ripartitori di calore, chiamati anche contabilizzatori o contacalore, da installare sul termosifone o sistema di riscaldamento centralizzato condominiale (e non solo). Questi prodotti hanno un ruolo centrale per la vita quotidiana. Vediamo qual è.
Cosa sono i ripartitori di calore
Chi vive in condominio e usufruisce del riscaldamento centralizzato deve installare il ripartitore di calore. Questi dispositivi permettono di rilevare in modo indiretto i consumi del riscaldamento. Sono dotati di una parte posteriore che è fatta con un materiale conduttore capace di determinare la temperatura del termosifone. Alcuni dispositivi calcolano il calore grazie alla presenza di un ampolla piena d’acqua o altro liquido. In base al livello di temperatura, il liquido evapora e si misura, così, il consumo del calorifero. Inoltre, il dispositivo registra anche la temperatura effettiva dell’ambiente in cui è presente il riscaldamento. Non è possibile modificare le misurazioni, perchè il ripartitore di calore ha un sensore anti-manomissione integrato: se viene aperto si ferma e segnala il tentativo di truffa.
I ripartitori di calore insieme alle valvole termostatiche permettono di controllare meglio i consumi ed eventualmente risparmiare. Infatti, le valvole permettono di regolare la temperatura in base ai consumi. Ed è così che grazie alla tecnologia si combatte il caro bollette.
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Ripartitori di calore: quando sono obbligatori
I ripartitori di calore si trovano soprattutto all’interno degli appartamenti condominiali gestiti con il riscaldamento centralizzato. Sono cruciali perchè permettono di ottimizzare i costi del riscaldamento del singolo immobile. Con questo apparecchio, i singoli condomini hanno più consapevolezza di quanto consumano e quindi sanno già – più o meno – quanto spenderanno in un preciso periodo dell’anno.
Secondo il Dlgs 102/2014, dal 30 giugno 2017 l’installazione dei contabilizzatori è obbligatoria dove il riscaldamento è centralizzato. L’obiettivo è ripartire in modo corretto le spese del riscaldamento condominiale. L’amministratore di condominio si deve occupare di raccogliere i dati dei diversi condomini.
Perchè sostituire i vecchi ripartitori di calore
I ripartitori di calore non sono immortali e dopo circa 10 anni devono essere sostituiti. L’evoluzione tecnologica corre veloce e i dispositivi di nuova generazione hanno una migliore capacità di lettura e offrono ulteriori miglioramenti rispetto ai modelli datati. Per esempio, i sistemi all’avanguardia riescono a leggere eventuali anomalie del riscaldamento e misurare i livelli di temperatura della casa in modo molto più preciso rispetto al passato.
La sostituzione permette anche di evitare letture scorrette. Inoltre, si ha a disposizione una nuova garanzia e lavorano con nuove tecnologie: invece della lettura manuale, oggi è diffusa la lettura via onde radio, molto più precisa.
Detrazioni fiscali per ripartitori di calore
Chi vuole installare un ripartitore di calore può usufruire della detrazione fiscale del 50% perchè è un intervento mirato all’efficientamento energetico dell’abitazione. In alcuni casi, si può aver diritto a una detrazione fiscale del 65% della spesa totale, ma solo se l’installazione del contabilizzatore è fatta insieme all’installazione di:
- caldaie a condensazione di classe A+ dotate di un sistema di termoregolazione evoluto
- pompe di calore efficienti
- generatori ibridi
- generatori di calore a condensazione
- soluzioni legate alla domotica
- micro-generatori
In questi casi, per avere la detrazione bisogna inviare una comunicazione ad ENEA.
Come risparmiare sui ripartitori di calore
Oltre alle detrazioni fiscali, che avvengono tramite rimborso IRPEF, si ha anche diritto all’IVA del 10% su questo tipo di dispositivi e sulla manodopera per l’installazione.
Chi desidera risparmiare ulteriormente può chiedere diversi preventivi ai professionisti della propria zona. Per ridurre i tempi di richiesta delle diverse offerte economiche è possibile affidarsi a PagineGialle Casa.
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