Sanzioni per chi usa riscaldamento a legna? Ecco cosa succede
Camini e stufe a pellet non efficienti sono banditi in alcune regioni: ecco quali sono, quali camini si possono usare e le sanzioni per chi non rispetta le regole
Silvia Baldassarre
Avvocato Civilista
- Divieto stufe e camini a legna: quali regioni coinvolge
- A quanto ammontano le sanzioni?
- Quali sono le stufe e i camini che si possono usare?
- Divieto stufe e camini a legna: quali regioni coinvolge
- A quanto ammontano le sanzioni?
- Quali sono le stufe e i camini che si possono usare?
Caminetto con fuoco acceso, coperta e tisana: questa è una delle classiche immagini che evocano l’inverno. Con l’avvicinarsi delle giornate fredde, in molti sognano il momento in cui potranno concedersi un po’ di relax davanti al fuoco. Purtroppo, se una volta i caminetti erano usati come unica fonte di riscaldamento, negli ultimi anni sono praticamente banditi in alcune zone d’Italia.
Chi ancora deve acquistare un nuovo impianto di riscaldamento per la propria casa deve tener conto di specifiche regole. Infatti, alcune regioni hanno precisi divieti: l’obiettivo sarebbe quello di contrastare l’inquinamento atmosferico. Ecco cosa succede e quali sono i rischi per chi infrange queste regole.
Divieto stufe e camini a legna: quali regioni coinvolge
Le regioni che hanno proposto un divieto per l’accensione di camini sono Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte. Ogni regione ha, però, differenti regole da rispettare. Eccole nel dettaglio:
- in Lombardia secondo l’articolo 27, comma 4 della Legge regionale n. 24/2006 (Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente) esistono diversi tipi di sanzione per gli impianti di riscaldamento a biomassa che non sono a norma.
- La classificazione ambientale dei generatori di calore a biomassa legnosa tramite “numero di stelle” è stata definita dal Regolamento Statale approvato dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare con il decreto n. 186 del 7 Novembre 2017, entrato in vigore il 2 Gennaio 2018.Dal 1° gennaio 2020 è in vigore l’obbligo di installazione di generatori ad almeno 4 stelle, vietati quelli 0,1 o 2 stelle. È d’obbligo l’utilizzo di pellet di qualità (dal 1° ottobre 2018) per i generatori di calore a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW. È consentito mantenere in esercizio, fino al 15 ottobre 2024, i generatori a biomassa installati tra il 20 dicembre 2013 e il 18 settembre. Fino alla stessa data del 15 ottobre 2024, inoltre, possono essere mantenuti in esercizio tutti gli impianti termici civili che costituiscono unica fonte di riscaldamento dell’abitazione.
- in Veneto da dicembre 2019 non si possono più usare generatori di classe inferiore a 4 stelle e sono banditi tutti i riscaldamenti con 2 e 3 stelle, le classi più inquinanti
- in Emilia-Romagna è in vigore il Piano Aria Integrato Regionale che contiene tutte le regole per evitare l’uso di riscaldamento inquinante. Per esempio, stufe, camini a legna e pellet hanno restrizioni, così come impianti di 1 e 2 stelle.
- in Piemonte già dal 2018 è vietato installare generatori di calore a biomassa legnosa con una potenza minore di 35 Kw e classe inferiore a 3 e 4 stelle.
A quanto ammontano le sanzioni?
Scaldarsi con una stufa a pellet non a norma o grazie a un camino potrebbe essere assai costoso: le sanzioni variano da regione a regione e partono da 500 euro per arrivare a 5000 euro ad esempio in Lombardia.
Quali sono le stufe e i camini che si possono usare?
Pellet e legna sono materiali ecologici e naturali, ciò che è messo al bando – infatti – è l’apparecchio usato per bruciarli, ma non tutti: solo quelli che rischiano di avere un impatto nocivo sull’ambiente.
Per capire quali camini e stufe si possono usare bisogna affidarsi al numero di stelle indicato: più è alto e più è maggiore la sostenibilità del dispositivo. Una stufa ecologica ha, per esempio, almeno 4 stelle.
L’obiettivo è ridurre progressivamente l’uso di stufe e camini vecchi e non efficienti, che sono tra i principali responsabili di polveri inquinanti nella Pianura Padana. Si è calcolato che oltre il 40% delle particelle di Pm10 è provocato proprio dal riscaldamento domestico.
Quando si acquista un nuovo impianto di riscaldamento occorre capire se è efficiente a livello energetico e consentito nella propria regione. Quindi occorre conoscere la classe di efficienza e il numero di stelle.
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