Quando è necessaria l'analisi dei fumi di un camino e di una caldaia
Come scongiurare il rischio d'incendio per combustione della fuliggine di un camino
Le scottanti tematiche ambientali hanno toccato da vicino il settore del riscaldamento domestico, tanto è vero che negli ultimi anni si è registrato un ritorno in auge della combustione a legna. Il risvolto della medaglia è stato l’aumento di intossicazioni da monossido di carbonio, complice il malfunzionamento delle canne fumarie. Non mancano i casi di incendio connessi all’utilizzo nel camino di combustibile solido. Quest’ultimo è il principale responsabile dell’accumulo di fuliggine sulle pareti interne della canna fumaria di un caminetto ed è noto come la stragrande maggioranza degli incendi siano originati proprio per combustione della fuliggine. Più rari sono i casi di incendio causato dal surriscaldamento dei materiali combustibili collocati in vicinanza del camino. Ecco perché è importante effettuare un controllo dei fumi. Senza contare i casi di inadeguatezza dei camini che dispongono di isolamenti poco accurati: il problema non è il tubo d’acciaio previsto dalle normative, ma il cattivo isolamento di determinati passaggi del condotto di evacuazione dei fumi.
Le scottanti tematiche ambientali hanno toccato da vicino il settore del riscaldamento domestico, tanto è vero che negli ultimi anni si è registrato un ritorno in auge della combustione a legna. Il risvolto della medaglia è stato l’aumento di intossicazioni da monossido di carbonio, complice il malfunzionamento delle canne fumarie. Non mancano i casi di incendio connessi all’utilizzo nel camino di combustibile solido. Quest’ultimo è il principale responsabile dell’accumulo di fuliggine sulle pareti interne della canna fumaria di un caminetto ed è noto come la stragrande maggioranza degli incendi siano originati proprio per combustione della fuliggine. Più rari sono i casi di incendio causato dal surriscaldamento dei materiali combustibili collocati in vicinanza del camino. Ecco perché è importante effettuare un controllo dei fumi. Senza contare i casi di inadeguatezza dei camini che dispongono di isolamenti poco accurati: il problema non è il tubo d’acciaio previsto dalle normative, ma il cattivo isolamento di determinati passaggi del condotto di evacuazione dei fumi.
L’incendio può propagarsi al tetto qualora la canna fumaria non sia isolata a regola d’arte. Gli interventi di manutenzione riscontrano non di rado problemi come l’inadeguata coibentazione del tubo d’acciaio o la sezione insufficiente della canna fumaria. Un camino può dare problemi anche se non è testato per l’incendio della fuliggine o se è di classe di temperatura inferiore a quella effettiva dei fumi. Senza contare l’eventuale presenza di travi di legno e altro materiale combustibile a distanza inferiore rispetto a quella indicata dal codice del caminetto. Il diametro della canna fumaria è strettamente connesso con il tiraggio del camino ed è il principale indiziato nel caso in cui i fumi della combustione entrano in casa anziché riversarsi all’esterno. Anche la lunghezza del comingnolo è in proporzione diretta con il tiraggio dell’impianto. In questo caso le soluzioni a disposizioni sono due: allungare il comignolo o montare un tiracamino. Il tiraggio del camino si può migliorare anche stabilizzando la pressione tra bocca di fuoco ed esterno dell’edificio, per esempio spalancando una finestra dell’ambiente in cui è collocato il camino.
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