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Quanto costa il riscaldamento a pavimento

Vuoi installare il riscaldamento a pavimento? Scopri quali sono i fattori che incidono sul costo finale, ma anche i pro e contro di questa soluzione

Ultimo aggiornamento 07-06-2022
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Il riscaldamento a pavimento si diffuse negli anni Sessanta, con gli anni è stato migliorato gradualmente e oggi rappresenta una soluzione all’avanguardia, capace di trasformare un immobile in uno spazio caldo e confortevole. Questo sistema è composto da tubazioni o resistenze elettriche che emettono calore verso l’alto e sono posizionate sotto il pavimento a contatto con pannelli isolanti. Spesso le tubature sono scaldate dall’acqua grazie a una caldaia, un impianto fotovoltaico, una pompa di calore o altro sistema. Può, quindi, essere molto interessante dal punto di vista dell’ambiente. La peculiarità è che riesce a scaldare tutta la casa in modo omogeneo proprio perchè ne percorre la pavimentazione, dalla camera al bagno, dalla cucina al soggiorno. Ma quanto costa il riscaldamento a pavimento? Facciamo chiarezza.

Costo del riscaldamento a pavimento: fattori da considerare

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Il riscaldamento a pavimento è una soluzione più costosa rispetto a sistemi più classici come la stufa a pellet. La notizia positiva è che parliamo di un importante investimento iniziale ma che permette di risparmiare a lungo termine, soprattutto se si scelgono particolari sistemi per riscaldare le tubature.

I fattori che incidono sul prezzo finale sono i componenti e il tipo di riscaldamento che viene usato, come la caldaia. Tutti i componenti devono essere sicuri, quindi occorrono una serie di certificazioni e che devono avere precisi requisiti tecnici. Occorre puntare sulla qualità del prodotto, così non si dovrà spendere troppo in eventuali guasti e manutenzioni straordinarie. Naturalmente, occorre eseguire la manutenzione ordinaria per garantire al sistema di durare a lungo.

Un altro fattore che incide sul prezzo è la manodopera. In poche parole, bisogna capire quanti tecnici dovranno lavorare per l’installare l’impianto. Bisogna considerare uno specialista certificato in grado di progettare e installare l’impianto. Inoltre, bisogna anche prendere in considerazione eventuale eliminazione e smaltimento del vecchio impianto. L’ultimo fattore è la posizione geografica, ovvero il luogo in cui è localizzato l’immobile. Nell’Italia settentrionale il costo è maggiore rispetto a quella meridionale. Fortunatamente per risparmiare si può ricorrere ai Bonus Casa. Il riscaldamento a pavimento rientra nel Superbonus 110% sotto forma di intervento trainato, quindi si può usufruire dell’agevolazione se si affianca un intervento trainante.

Per approfondire: Differenza tra lavori trainanti e trainati nel Superbonus 110%

In generale, il costo medio di questo sistema va dai 50 euro e arriva a 80 euro al metro quadro, anche se in particolari circostanze si può arrivare addirittura a 100 euro.

Riscaldamento a pavimento: pro e contro

La scelta di installare un riscaldamento a pavimento deve essere valutata attentamente. Ci sono dei pro e contro. Innanzitutto, un vantaggio è quello di avere una distribuzione omogena del caldo in tutta la casa, soluzione particolarmente interessante per chi vive in un’abitazione grande e dispersiva. In questi casi, una stufa a pellet o i condizionatori potrebbero non essere sufficienti per scaldare tutta la casa. Un altro vantaggio riguarda sicuramente il risparmio energetico garantito da questo sistema. Infatti, la temperatura dell’acqua delle tubazioni è minore rispetto a quella dei termosifoni.

Il risparmio energetico è del 35% rispetto a impianto di riscaldamento tradizionale. Senza contare che parliamo di un sistema che di fatto scalda – e anche molto – ma non si vede affatto e quindi non intacca l’aspetto estetico della casa. E, anche in questo caso, la distinzione è immediata rispetto ai termosifoni, che invece sono ingombranti e spesso rovinano l’impatto estetico. Infine, per ogni stanza si può scegliere la temperatura perchè viene associato il particolare termostato.

Accanto ai pregi, occorre valutare anche i difetti di questa soluzione. Innanzitutto, non è un sistema economico, ma costa circa il 40% rispetto a quello tradizionale. Richiede dei lavori in casa importanti che interessano il pavimento, quindi bisogna prevederli con anticipo e attendere per un tempo basato anche sulla grandezza della casa. Inoltre, per installarlo bisogna alzare di circa 5 cm il pavimento, dettaglio che può essere problematico in alcune case.

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