Sostituzione termosifoni: si può fare con l'Ecobonus 110?
Vuoi installare dei nuovi termosifoni con gli incentivi fiscali? Scopri se puoi richiedere l'Ecobonus 110 per la sostituzione dei termosifoni e come fare
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Sostituzione termosifoni con Ecobonus 110: quando è possibile?
- Sostituzione termosifoni con bonus: le pratiche necessarie
- Sostituzione termosifoni: a quanto ammontano i costi?
- Sostituzione termosifoni con Ecobonus 110: quando è possibile?
- Sostituzione termosifoni con bonus: le pratiche necessarie
- Sostituzione termosifoni: a quanto ammontano i costi?
L’efficienza energetica è diventata una priorità ineguagliabile per coloro che cercano di ridurre il proprio impatto ambientale e risparmiare sui costi energetici. La sostituzione dei termosifoni è uno dei modi più efficaci per migliorare il comfort termico di una casa e allo stesso tempo ridurre il consumo di energia. Ma c’è una domanda cruciale che molti si pongono: è possibile usufruire dell’Ecobonus 110% per la sostituzione dei termosifoni? In questo articolo, esploreremo in dettaglio le possibilità e i requisiti che devono essere soddisfatti per beneficiare di questa agevolazione fiscale e contribuire a rendere la tua casa più efficiente dal punto di vista energetico.
Sostituzione termosifoni con Ecobonus 110: quando è possibile?
Nel contesto dell’Ecobonus 110%, è importante comprendere che la sostituzione dei termosifoni rientra tra le spese agevolabili, ma con una condizione fondamentale: deve essere parte di un più ampio intervento di ristrutturazione edilizia che concede il diritto al 110% di detrazione fiscale. Pertanto, la sostituzione o l’acquisto dei caloriferi devono essere effettuati in concomitanza con altre opere di ristrutturazione estese all’intero edificio.
Secondo la legge, la sostituzione dei radiatori con Ecobonus 110% deve essere accompagnata da almeno un “intervento trainante.” Questi interventi principali possono comprendere:
- Sostituzione del generatore di calore. È necessario installare un nuovo impianto di riscaldamento a condensazione con una certificazione di efficienza energetica almeno di Classe A.
- Isolamento termico dell’edificio. L’installazione di un cappotto è un altro intervento chiave che può essere combinato con la sostituzione dei radiatori. Un adeguato isolamento contribuisce significativamente all’efficienza energetica dell’edificio.
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione. La sostituzione degli impianti di climatizzazione preesistenti con sistemi centralizzati, come pompe di calore, impianti ibridi o geotermici, è ammissibile se questi nuovi impianti hanno una certificazione di efficienza energetica almeno di Classe A.
È importante notare che i termosfioni sono considerati parte dell’impianto di climatizzazione, quindi rientrano pienamente nel 110% se l’intervento complessivo consente un duplice salto di classe energetica per l’edificio. Prima di avviare qualsiasi intervento, è fondamentale consultare un professionista del settore edilizio o un consulente fiscale per assicurarsi di rispettare tutti i requisiti normativi e massimizzare i benefici fiscali disponibili.
Sostituzione termosifoni con bonus: le pratiche necessarie
Quando si considera la sostituzione dei termosifoni con l’obiettivo di beneficiare dei bonus fiscali, è fondamentale essere consapevoli delle procedure e degli adempimenti necessari. In questo contesto, è importante notare che la sostituzione dei caloriferi con Ecobonus non rientra tra gli interventi che richiedono una comunicazione formale al Comune o all’amministratore condominiale, se l’immobile è parte di un contesto condominiale. Questo perché tale intervento non è considerato una manutenzione straordinaria secondo la normativa vigente.
Inoltre, la ditta incaricata dell’esecuzione dei lavori non è tenuta a comunicare l’inizio e la fine degli stessi all’ENEA, a meno che non si stia richiedendo un bonus specifico per ristrutturazioni diverso dall’Ecobonus o dal Sismabonus. Tuttavia, per poter usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla legge, è obbligatoria la presentazione di una certificazione rilasciata dalla ditta incaricata. Nel caso di coloro che acquistano nuovi termosifoni che danno diritto al bonus del 65%, è necessario conservare l’asseverazione tecnica.
Sostituzione termosifoni: a quanto ammontano i costi?
Se stai pianificando la sostituzione dei termosifoni, è essenziale comprendere i costi associati a questo intervento. I costi totali includono due componenti principali: il prezzo del nuovo radiatore e la spesa per la manodopera, che può variare in base all’azienda o al professionista che scegli. Tuttavia, il costo del termosifone dipende principalmente dal tipo di materiale utilizzato, mentre le dimensioni del radiatore influiscono sulle spese complessive.
Anche le dimensioni del radiatore influenzano i costi di sostituzione. Per termosifoni di dimensioni ridotte, il costo massimo si aggira intorno ai 170 euro. Tuttavia, per radiatori più grandi e potenti, potresti dover considerare un investimento dai 120 ai 250 euro. Per quanto riguarda la manodopera, i costi possono variare notevolmente. In media, il tariffario orario di un professionista si attesta sui 75 euro. Tuttavia, per aziende altamente specializzate o per lavori particolarmente complessi, il costo orario può superare i 120 euro.
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