Inverter impianto fotovoltaico: cos'è e a cosa serve
Sicuramente avrai sentito parlare dell'inverter fotovoltaico ma qual è la sua funzione esattamente? Scopri a cosa serve e la sua utilità
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Cos'è l'inverter del fotovoltaico?
- Come si alimenta l'inverter del fotovoltaico?
- Che potenza deve avere un inverter fotovoltaico?
- Cos'è l'inverter del fotovoltaico?
- Come si alimenta l'inverter del fotovoltaico?
- Che potenza deve avere un inverter fotovoltaico?
Attraverso un impianto fotovoltaico è possibile produrre energia elettrica in modo pulito e sostenibile, sfruttando una fonte rinnovabile come l’energia solare. Tuttavia, oltre ai pannelli fotovoltaici sono necessari una serie di componenti essenziali, tra cui uno dei più importanti è l’inverter.
Vediamo qual è il funzionamento dell’inverter fotovoltaico, a cosa serve esattamente questo dispositivo e come scegliere quello giusto per il proprio impianto.
Cos’è l’inverter del fotovoltaico?
L’inverter di un impianto fotovoltaico svolge una funzione fondamentale, senza la quale non sarebbe possibile utilizzare l’elettricità prodotta dai pannelli solari. In particolare, questo dispositivo serve per convertire l’energia elettrica da corrente continua in corrente alternata, affinché sia compatibile con l’impianto elettrico e tutti i vari impieghi disponibili, tra cui l’autoconsumo, la cessione alla rete elettrica esterna e l’accumulo.
I moduli fotovoltaici, infatti, sono in grado di sfruttare la luce del sole per produrre energia elettrica, tuttavia le celle fotovoltaiche generano elettricità in corrente continua. Per poterla adoperare è necessario convertirla in corrente alternata a 230 volt e 50 Hz, ossia energia elettrica con un’onda sinusoidale. Soltanto a questo punto è possibile usare l’energia fotovoltaica per alimentare gli apparecchi elettrici ed elettronici, per ricaricare le batterie dell’accumulo o cedere l’elettricità in più alla rete nazionale.
A seconda del modello, un inverter fotovoltaico può svolgere anche altre funzioni, ad esempio monitorare il flusso di energia elettrica in entrata e in uscite, controllare le prestazioni dell’impianto e proteggere il sistema da sovratensioni e cortocircuiti. Inoltre, l’inverter può anche consentire il monitoraggio e la gestione dell’impianto fotovoltaico da remoto, attraverso un apposito modulo Wi-Fi per la connessione del dispositivo con un’app mobile per smartphone.
Come si alimenta l’inverter del fotovoltaico?
L’inverter fotovoltaico trae la sua energia direttamente dai pannelli solari, sfruttando la corrente continua da essi generata. Questo dispositivo svolge un ruolo cruciale nel sistema, trasformando l’elettricità solare in corrente alternata, adatta all’uso domestico per far funzionare elettrodomestici e apparecchi elettronici.
Il funzionamento dell’inverter è paragonabile a quello di un trasformatore, ma con una differenza sostanziale: anziché modificare il voltaggio, converte il tipo di corrente. Al suo interno, un sofisticato microprocessore regola costantemente tensione e frequenza dell’energia solare captata, assicurando la sua compatibilità con la rete elettrica di casa.
Un’altra caratteristica importante dell’inverter è il suo sistema di monitoraggio integrato. Questo permette di tenere sotto controllo le prestazioni dei pannelli solari e di individuare tempestivamente eventuali anomalie nel loro funzionamento.
Che potenza deve avere un inverter fotovoltaico?
Per scegliere l’inverter fotovoltaico migliore per il proprio impianto è importante conoscere alcune informazioni, soprattutto considerando che il costo di questo componente incide per circa il 10% dell’importo totale. Innanzitutto, bisogna considerare la taglia dell’impianto fotovoltaico, in base alla quale andrà scelto un inverter con una potenza adeguata. Ad esempio, per un impianto domestico da 3 kW è necessario un inverter fotovoltaico da 3 kW, oppure un modello da 3,5-4 kW a seconda della configurazione del sistema.
Tuttavia, per un sistema ad isola o off-grid, ossia non connesso alla rete elettrica, bisogna considerare una potenza del 25-30% in più rispetto a quella dell’impianto, ad esempio usando un inverter fotovoltaico da 6 kW per un sistema off-grid da 4-5 kW. Un altro aspetto da valutare è il tipo di inverter da comprare, considerando che è possibile optare per un dispositivo unico oppure per i microinverter, quest’ultimi da installare su ogni pannello attraverso una configurazione grid connected.
Bisogna anche tenere conto del proprio fabbisogno energetico e del tipo di impianto fotovoltaico su cui utilizzare l’inverter, con soluzioni specifiche per impianti convenzionali connessi alla rete e sistemi dotati di accumulo. è importante analizzare anche le funzionalità aggiuntive, come il monitoraggio del flusso di corrente elettrica e la gestione da remoto, fino ai sistemi di sicurezza e protezione dell’impianto. L’opzione migliore è valutare con calma i vari modelli disponibili sul mercato, ma conviene richiedere sempre il supporto di un esperto per essere sicuri di compiere la scelta giusta.
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