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Quali sono gli incentivi fiscali per le comunità energetiche

Creare una comunità energetica o un gruppo di autoconsumo è una scelta innovativa e sostenibile, ma anche conveniente a livello economico: ecco come fare e i vantaggi

21-10-2021
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Le comunità energetiche e i gruppi di autoconsumo sono gruppi di persone, riunite in condomini, famiglie, cooperative o quant’altro, che si accordano per produrre e condividere energia pulita, diventando così autosufficienti a livello energetico perchè producono l’energia necessaria al proprio fabbisogno, senza acquistarla esternamente. Questi gruppi di persone sono veri e propri modelli per la comunità, perchè riescono a vivere esclusivamente grazie all’uso di fonti rinnovabili, quindi è un modo di vivere che si fonda sul risparmio e sulla condivisione dei beni. Si tratta, quindi, di un’idea vantaggiosa su più fronti, che può essere messa in pratica da qualsiasi soggetto, dai privati cittadini, alle imprese, fino alle pubbliche amministrazioni. Come se non bastasse, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per incentivare la nascita di comunità energetiche mette a disposizione degli aiuti economici. Vediamo quali sono.

Comunità energetiche: quali sono gli incentivi fiscali

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I gruppi di autoconsumo e le comunità energetiche sono due diverse tipologie di configurazione pensate per ottimizzare il consumo energetico e utilizzare fonti rinnovabili per produrre energia. Tra questi due gruppi ci sono delle differenze:

Entrambe queste organizzazioni possono contare su una serie di incentivi fiscali. Il Ministero dello Sviluppo Economico prevede delle tariffe vantaggiose applicate all’energia prodotta e condivisa da questi gruppi: il premio è di 100-110 euro per MWh.

Comunità energetiche: quali sono i documenti necessari

I documenti da presentare si differenziamo in base al tipo di organizzazione. I gruppi di autoconsumo dovranno preparare i seguenti:

Le comunità energetiche, invece, devono presentare:

Come richiedere gli incentivi

Per richiedere le agevolazioni occorre collegarsi al portale online del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che ha prodotto un documento dettagliato con tutti i passi da seguire per ottenere i bonus.

Per i gruppi di autoconsumo collettivo o comunità energetiche, il Gestore mette a disposizione un modello semplificato per inviare l’istanza e registrarsi al portale. Il modello può essere caricato e inviato tramite l’apposita sezione del portale del GSE.

L’Amministratore delegato del GSE, Roberto Moneta si è detto molto soddisfatto della procedura:  “La pubblicazione delle Regole tecniche e il nuovo Portale costituiscono un ulteriore tassello alla più ampia strategia avviata dal GSE che, attraverso il sostegno al territorio e ai Comuni, le consultazioni con le imprese e lo sviluppo di nuovi strumenti informatici come i simulatori, ha l’obiettivo di accompagnare il Paese nell’attuazione di quanto stabilito dall’Europa e dall’Italia con il PNIEC, per rendere il processo di decarbonizzazione il più possibile solido ed efficace”.

Comunità energetiche o gruppi di autoconsumo: come si ripartiscono gli incentivi

Se il progetto è finanziato in modo equo dai condomini o membri di un gruppo, tutti beneficeranno in modo equo delle agevolazioni. Se l’impianto e le relative spese sono a carico di un soggetto esterno, come un gruppo che abita in una sola unità abitativa, allora sarà proprio lui a godere di una quota maggiore dei bonus, mentre gli altri avranno diritto da una quota inferiore, come una cifra che viene restituita in bolletta. In ogni caso, ogni comunità ha le sue regole specifiche, quindi bisogna gestire ogni situazione singolarmente.

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