Estintori a schiuma: come funzionano e quanto costano
Gli estintori a schiuma vengono molto utilizzati perché sono pratici, di semplice utilizzo e soprattutto facilmente reperibili: ecco come funzionano e il loro prezzo.
Gli estintori a schiuma vengono molto utilizzati perché sono pratici, di semplice utilizzo e soprattutto facilmente reperibili: ecco come funzionano e il loro prezzo.
Gli estintori a schiuma vengono molto utilizzati perché sono pratici, di semplice utilizzo e soprattutto facilmente reperibili: ecco come funzionano e il loro prezzo.
Gli estintori a schiuma sono tra quelli più apprezzati e acquistati perché uniscono la qualità alla convenienza, rimanendo tra le tipologie di estintore più reperibili. Utilizzati per spegnere i fuochi di classe A e B, vantano una storia molto antica: ecco quali sono le loro caratteristiche, come funzionano e qual è il prezzo di mercato.
Estintori a schiuma: storia, composizione e tipologie
Il primo estintore della storia risale al 1723 ed è stato realizzato da parte di Ambrose Godfrey, ma il primo estintore “moderno” è stato quello di William Manby nel 1818: i progressi sono stati moltissimi grazie alle nuove scoperte tecnologiche. La storia degli estintori a schiuma risale ai primi del Novecento: in Russia, Aleksandr Loran ha costruito il primo estintore a schiuma chimica, basandosi sulla precedente invenzione della schiuma antincendio.
Il dispositivo era composto da un serbatoio principale con soluzione acquosa di carbonato di sodio e un serbatoio interno con solfato di alluminio: mescolando tra loro queste due sostanze, si generavano schiuma e anidride carbonica in stato gassoso, capaci di far fuoriuscire appunto la sostanza. Il primo esperimento di Loran fu lo spegnimento di una vasca di nafta, una miscela di idrocarburi, classificata oggi come combustibile liquido: la schiuma infatti poneva una maggiore resistenza quindi il risultato diventò un successo.
Oggi questa tipologia di estintori è costituita da un serbatoio, una valvola per regolare il flusso dell’estinguente, una manichetta (o tubo flessibile) per dirigere l’estinguente, l’agente estinguente ed infine il materiale propellente. Come tutti gli estintori è di colore rosso, rispetta le normative EN 3 e ha un’etichetta su cui sono riportati attraverso dei pittogrammi il tipo di fuoco che è in grado di spegnere, il tipo di agente estinguente contenuto e le classi ottenibili. Questo tipo di estintori inoltre si divide in due grandi classi: gli estintori a schiuma chimica, basati sulla reazione base-acido, che si utilizzando dando un colpo a terra con l’estintore rovesciato in modo che i due elementi si incontrino ed esca la schiuma; estintori a schiuma meccanica, che contengono anidride carbonica per espellere il liquido schiumogeno.
Estintori a schiuma: funzionamento e prezzi
Questo estintore viene utilizzato per spegnere i fuochi di classe A e B, quindi combustibili solidi che producono braci come carta, carbone, legno oppure combustibili liquidi e solidi liquefatti come gasolio, benzina e oli lubrificanti. La sua azione avviene in tre diversi modi: soffocamento, diluizione e raffreddamento, blocco dei vapori. Le caratteristiche dell’agente estinguente dell’estintore a schiuma sono principalmente tre:
- espansione: il liquido schiumogeno a bassa e media espansione ha una azione superficiale; quello ad alta espansione invece ha un’azione volumetrica e quindi un maggior potere di saturazione dell’intero spazio;
- fluidità: ovvero la capacità della schiuma di dilagare e quindi scorrere bene sulle superfici liquide o solide che siano, fondamentale per penetrare e raggiungere tutti gli ambienti non accessibili direttamente dal getto;
- stabilità al drenaggio, al calore, agli inquinanti e alle rotture meccaniche del manto.
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