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Accettazione tacita dell'eredità: i termini della successione

L'accettazione dell'eredità può essere tacita o espressa ed è l'atto con cui l'erede dichiara di voler succedere al parente defunto. Ecco tempi e modi per effettuare l'accettazione.

Ultimo aggiornamento 27-02-2018
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Quando un proprio parente decede è possibile entrare in possesso dell’eredità in diversi modi, tramite accettazione dell’eredità espressa oppure tacita. Ciò significa che i legittimi eredi del defunto possono manifestare la volontà di accettare l’eredità esplicitamente, ovvero tramite un’azione chiara e netta, oppure attraverso un comportamento che mostri un’intenzione non dichiarata ma comunque valida. La tacita accettazione dell’eredità è riconosciuta dalla legge italiana in materia di successioni, grazie a una serie di normative e di sentenze della Cassazione. Queste norme stabiliscono, al di fuori di ogni ragionevole dubbio, quando un erede diviene responsabile dell’eredità, facendosi carico sia del patrimonio mobiliare e immobiliare che di eventuali debiti lasciati dal defunto.

Quando un proprio parente decede è possibile entrare in possesso dell’eredità in diversi modi, tramite accettazione dell’eredità espressa oppure tacita. Ciò significa che i legittimi eredi del defunto possono manifestare la volontà di accettare l’eredità esplicitamente, ovvero tramite un’azione chiara e netta, oppure attraverso un comportamento che mostri un’intenzione non dichiarata ma comunque valida. La tacita accettazione dell’eredità è riconosciuta dalla legge italiana in materia di successioni, grazie a una serie di normative e di sentenze della Cassazione. Queste norme stabiliscono, al di fuori di ogni ragionevole dubbio, quando un erede diviene responsabile dell’eredità, facendosi carico sia del patrimonio mobiliare e immobiliare che di eventuali debiti lasciati dal defunto.

Accettazione tacita dell’eredità: che cos’è e come funziona

Con la morte di un parente e il lascito di un patrimonio, gli eredi possono entrare in possesso dell’eredità secondo diverse modalità. Una di esse è l’accettazione tacita dell’eredità, una condizione specifica prevista dalla legge, che prevede il compimento di un atto volontario da parte del legittimo erede. Quest’atto deve mostrare la chiara e insindacabile volontà di voler accettare l’eredità. Sebbene possa sembrare una banalità in realtà è una cosa piuttosto seria. Infatti, oltre a ereditare case e beni mobili e patrimoniali del defunto, l’erede diviene responsabile anche di eventuali debiti lasciati dal parente scomparso, quindi questa condizione deve essere manifestatamente accettata.

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Quando viene riconosciuta l’accettazione tacita dell’eredità?

Secondo le normative di legge in materia, articoli 477 e 478 del codice civile, esistono alcuni comportamenti che mostrano una chiara accettazione tacita dell’eredità, tra cui:

– depositare e incassare assegni intestati al defunto

– pagare debiti relativi all’eredità

– operazioni burocratiche legate a immobili ereditati

– rilevare l’attività imprenditoriale o commerciale del defunto

– effettuare ricorsi

– dividere il patrimonio in quote tra i vari eredi

– sostenere cause legali legate a pendenze del defunto

Rientrano in questa categoria anche le donazioni e le cessioni di tutto o di una parte del patrimonio ereditato, la rinuncia ai diritti di successione e la mancanza dell’inventario dei beni del defunto. Quest’ultima condizione si realizza, per esempio, quando un erede continua a vivere nell’abitazione ereditata senza inviare alcuna comunicazione.

Invece non possono valere come accettazione tacita dell’eredità la domanda di successione, la richiesta di informazioni e di documenti, il pagamento della tassa di successione e delle spese relative al funerale del parente recentemente scomparso.

Termini e tempistiche per accettare l’eredità

Secondo la legge italiana, l’accettazione tacita dell’eredità prevede un periodo massimo di 10 anni, superati i quali i diritti dell’erede vanno in prescrizione, quindi decadono naturalmente. Entro questo termine è necessario che si verifichi una delle condizioni di cui sopra, altrimenti si perde ogni diritto alla successione e alla titolarità sul patrimonio.

Altre modalità di accettazione dell’eredità

Oltre all’accettazione tacita ed espressa, è possibile entrare in possesso dell’eredità del defunto secondo altre modalità. La legge ne prevede due, l’accettazione semplice o con beneficio di inventario. Nel primo caso si diviene proprietari e responsabili anche dei debiti contratti dal defunto attraverso una dichiarazione esplicita, che può essere fatta tramite scrittura privata o alla presenza di un notaio, nel secondo caso invece è possibile evitarlo. Con l’accettazione espressa con beneficio di inventario, gli eredi non diventano responsabili dei debiti, come previsto dagli articoli 471 e 472 del codice civile. I soggetti che possono usufruire di questa normativa sono i minorenni, le persone giuridiche, le associazioni, gli enti e le persone dichiarate inabili.

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