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Rinuncia all'eredità: come, quando e a quanto costa farla

Non volete accettare il lascito di un vostro congiunto defunto? Nella guida sulla rinuncia all'eredità trovate le principali info su termini, modulistica e costi.

Ultimo aggiornamento 17-07-2024
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Rinuncia all’eredità: cosa sapere e come procedere

La rinuncia all’eredità è un atto mediante il quale si ha la possibilità di non accettare i beni che costituiscono il patrimonio di un parente defunto al momento in cui, alla sua morte, si apre la successione regolata dalla legge o da un testamento. Tale atto è libero e consente di non acquistare l’eredità, ponendosi al riparo da situazioni poco convenienti dal punto di vista economico, specie se i debiti ereditari superano i crediti.

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Rinuncia all’eredità: quali sono i passaggi da seguire?

Rinunciando all’eredità, rimarrete del tutto estranei alla stessa e, di conseguenza, nessun creditore potrà rivolgersi a voi per pretendere il pagamento dei debiti del defunto.

Quando dovete compilare il modulo per la rinuncia all’eredità, potete usare una forma semplice e un linguaggio chiaro e diretto che vi permetta di arrivare subito al dunque. Sono disponibili diversi modelli ad hoc anche in rete che potete scaricare gratuitamente e prendere come riferimento per redigere la vostra dichiarazione. Per formalizzare la vostra dichiarazione, potete rivolgervi a un notaio oppure, in alternativa, recarvi presso la cancelleria del tribunale del circondario nel quale è avvenuta l’apertura della successione. Una volta effettuata la dichiarazione, questa sarà introdotta all’interno del registro delle successioni del tribunale.

Requisiti indispensabili per la validità dell’atto di rinuncia

A prescindere dal fatto che vi rivolgiate a un notaio o optiate per la rinuncia all’eredità presso il tribunale, ci sono delle condizioni che dovete rispettare ai fini della sua validità. L’atto, per essere efficace dal punto di vista giuridico, deve presentare i seguenti requisiti:

Qualora la vostra dichiarazione di rinuncia dovesse presentare almeno uno degli elementi appena elencati, per legge, sarà nulla e, pertanto, priva di efficacia giuridica.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 480 del codice civile, il diritto di effettuare l’accettazione dell’eredità si prescrive dopo 10 anni dall’apertura della successione, che coincide con la morte del vostro parente. Questo termine può essere accorciato qualora ci siano degli interessati che chiedono al tribunale del circondario, nel quale si è aperta la successione, di stabilire un termine entro il quale dovete dichiarare se accettare o meno il lascito. Trascorso tale intervallo di tempo, se non avrete presentato la vostra dichiarazione, perderete il diritto di accettare o rinunciare all’eredità.

Quanto costa rinunciare all’eredità?

Se vi rivolgete a un notaio per effettuare la dichiarazione di rinuncia all’eredità, i costi della sua parcella varieranno a seconda del tariffario fissato dal libero professionista. Se vi recate direttamente al tribunale, probabilmente risparmierete qualcosa. Tra i costi per la rinuncia all’eredità, che con certezza dovete sostenere, vi ricordiamo la marca da bollo di € 16 da affrancare all’atto giudiziario, a cui si aggiungono circa € 200 per le spese di registrazione dell’atto e per il pagamento della relativa imposta. Non si esclude che agli oneri appena indicati se ne possano aggiungere altri.

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