Se muore il coniuge chi eredita casa e patrimonio?
Se muore un coniuge chi eredita? Questa è una domanda che quasi tutti si pongono. La risposta non è univoca, anzi. Secondo la legge sono previste diverse fattispecie in merito alla successione dei beni della persona deceduta.
Silvia Baldassarre
Avvocato Civilista
In presenza del testamento vengono rispettate le ultime volontà del defunto. In sua assenza, la legge disciplina le modalità di trasmissione dei beni mobili e immobili posseduti dalla persona al momento del decesso.
In presenza del testamento vengono rispettate le ultime volontà del defunto. In sua assenza, la legge disciplina le modalità di trasmissione dei beni mobili e immobili posseduti dalla persona al momento del decesso.
Se il defunto non ha eredi diretti, poiché non aveva né coniuge vivente né figli, entrano in gioco i parenti prossimi, i quali dovranno dividersi le proprietà del caro estinto. Se il defunto invece è coniugato ci sono diverse situazioni che regolano la trasmissione dei beni. Vediamole nello specifico.
Eredità senza testamento e senza figli
La legge lascia piena libertà nella devoluzione dell’eredità tramite testamento purché vengano rispettate le cosiddette quote di legittima. Quindi se muore un coniuge chi eredita, se non c’è testamento? Le quote riservate ad alcuni familiari particolarmente stretti e cioè: coniuge, figli e genitori. In assenza di figli, se non si nomina il coniuge erede universale, una parte dell’eredità spetta anche ai fratelli del defunto. Questo accade quando la persona muore senza lasciare testamento. La successione è interamente regolata da norme di legge secondo l’articolo 457 del codice civile. Esse tendono a privilegiare le persone che hanno avuto un rapporto di parentela più stretto con il defunto, rispetto ai parenti più lontani.
Quote ereditarie coniuge: caso per caso
Nel momento in cui viene a mancare una persona, se essa lascia un testamento valido, i suoi beni vengono ereditati dal marito o dalla moglie. Tuttavia, sono diverse le fattispecie che possono presentarsi. Pertanto, la legge prevede diverse norme che regolano questo delicato passaggio. Se il defunto, ad esempio, non lascia alcun testamento oppure quello depositato non è valido, allora entra in gioco la successione legittima. In questo caso, i soggetti chiamati all’eredità sono elencati in modo esplicito dal legislatore, secondo un preciso ordine. Quest’ultimo, inoltre, dipende dal grado di parentela degli attori in gioco. A proposito di successione legittima, l’articolo 565 prevede che l’eredità vada al marito o alla moglie, ai figli legittimi e non, agli altri parenti e allo Stato. Tutto ciò deve avvenire secondo le regole previste dal legislatore. Inoltre, ci sono diverse situazioni in cui sono previste le quote ereditarie del coniuge. nell’ordine e secondo le regole stabilite nel presente titolo”. Ecco le varie situazioni in cui sono previste le quote ereditarie del coniuge:
- PRIMA SITUAZIONE – Quando è vivo sia il coniuge che un figlio legittimo o meno. In questo caso, l’eredità spetta al 50% al marito o alla moglie e l’altro 50% all’unico figlio
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