Flatting del legno: che cos'è e come si usa?
Il flatting del legno è una vernice che serve a proteggere i manufatti lignei. Ecco nel dettaglio come si usa
Gino Crucitti
Artigiano del legno
Il flatting del legno, che viene utilizzato spesso dagli amanti del fai da te, non è altro che una vernice lucida e trasparente che ha il compito di proteggere le strutture realizzate con questo materiale dall’usura e dagli agenti atmosferici, come sole, pioggia, umidità e gelo. Questo trattamento, infatti, è in grado di formare una pellicola idrorepellente sulla superficie lignea, che ne impedisce la scheggiatura e il vero e proprio degrado.
Il flatting del legno, che viene utilizzato spesso dagli amanti del fai da te, non è altro che una vernice lucida e trasparente che ha il compito di proteggere le strutture realizzate con questo materiale dall’usura e dagli agenti atmosferici, come sole, pioggia, umidità e gelo. Questo trattamento, infatti, è in grado di formare una pellicola idrorepellente sulla superficie lignea, che ne impedisce la scheggiatura e il vero e proprio degrado.
Per effettuare al meglio questa operazione, oltre a chiedersi il flatting cos’è, è necessario procurarsi il prodotto in questione, della carta vetrata, un pennello di setola pura, dell’anilina e un turapori. Di fatto, per procedere al meglio, la prima cosa da fare è carteggiare tutta la superficie lignea. Questa fase è molto importante poiché ha il compito di levigare e di eliminare eventuali imperfezioni. Successivamente, è fondamentale asportare la polvere, i residui di vernice, la muffa e le macchie di umidità. In questo modo viene consentito al flatting di aderire bene alla superficie lignea, svolgendo al meglio il proprio compito. Una volta terminata la pulizia, è possibile applicare il colorante scelto, come l’anilina che si scioglie in acqua.
Applicazione flatting per legno: altre operazioni da attuare
Onde evitare problemi, l’anilina deve essere applicata in un ambiente areato e con un tasso di umidità estremamente basso.
È necessario lasciare asciugare e passare una seconda volta con la carta vetrata, meglio se a grana fine, e la levigatura deve essere attuata in maniera molto delicata. Lo scopo di questo ulteriore carteggio è rendere la superficie più ruvida, così da far aderire al meglio la seconda mano di anilina.
In caso di legno particolarmente poroso, come il multistrato, è possibile procedere anche con una terza mano. In tal caso, è meglio avvalersi del turapori, in modo da compattare il più possibile la superficie. A questo punto, il legno è pronto per ricevere la vernice flatting, che deve essere cosparsa su tutta la struttura, avendo cura di seguire le venature naturali del legno.
Il pennello non deve essere impregnato in maniera eccessiva, in modo da non generare accumuli. Inoltre, deve essere di buona qualità, così da non rilasciare durante il trattamento setole. Se ciò dovesse accadere, infatti, bisognerebbe ripartire da capo. Una volta terminata l’applicazione del flatting, è necessario lasciar asciugare. In commercio è possibile trovare anche il flatting opaco, non solo lucido.
Come utilizzare l’innovativo flatting del legno ad acqua?
Il flatting del legno, dunque, è un metodo efficace e non troppo impegnativo per proteggere al meglio i manufatti lignei. Particolarmente pratico è il flatting ad acqua, che è indicato sia per elementi che devono essere posizionati all’interno o all’esterno degli edifici. L’applicazione è semplice: basta avvalersi di un pennello o di un rullo, a seconda del tipo di superficie su cui bisogna intervenire.
Anche in questo caso, è meglio effettuare un passaggio con la carta vetrata. Il modo migliore per diluire questa vernice è con l’acqua ragia, poiché permette un’ottima dilatazione dello smalto che la compone. Tuttavia, per evitare errori è sempre meglio seguire le indicazioni del produttore.