Tavoli vecchi da restaurare: quali sono le tecniche?
Come restaurare un tavolo vecchio? Quando affidarsi al fai-da-te e quando invece chiamare un falegname? Scopriamolo insieme.
Gino Crucitti
Artigiano del legno
- Come sistemare un tavolo in legno rovinato?
- Restauro tavolo in legno: perché puntare su colori opachi
- Rinnovare un vecchio tavolo: con quali arredi va d’accordo
- Mobili antichi e come restaurarli: quando rivolgersi al falegname
- Come sistemare un tavolo in legno rovinato?
- Restauro tavolo in legno: perché puntare su colori opachi
- Rinnovare un vecchio tavolo: con quali arredi va d’accordo
- Mobili antichi e come restaurarli: quando rivolgersi al falegname
In casa hai un tavolo d’epoca o un pezzo d’arredamento vintage segnato dal tempo e dall’usura? Non disperare: ci sono molti modi per valorizzarlo! Esistono varie tecniche di restauro che possono ridare nuova vita a questi preziosi tesori del passato, riportandoli al loro antico splendore.
In questo articolo, esploreremo alcune delle tecniche più efficaci per restaurare tavoli vecchi, dai metodi più tradizionali come il decapaggio e il rifacimento delle finiture, fino alle moderne tecniche di verniciatura e l’utilizzo di prodotti specifici per il restauro del legno.
Come sistemare un tavolo in legno rovinato?
Restaurare un vecchio tavolo (magari per rinnovare una sala da pranzo o il soggiorno) può apparire complesso, specie se si tratta di un pezzo unico, particolarmente lavorato o anche realizzato in un legno pregiato. In linea generale, però, spesso non occorre smontarlo per poterlo restaurare, bensì basta intervenire in modo uniforme e accurato.
Prima di iniziare qualunque operazione su dei tavoli vecchi da restaurare, è bene predisporre l’ambiente di lavoro che dovrà essere ampio e sicuro, senza altri mobili nelle vicinanze che potrebbero macchiarsi o corrodersi per il contatto accidentale con le sostanze che si andranno ad utilizzare.
Una volta predisposto il tutto, si potrà iniziare togliendo per prima cosa la polvere con l’aiuto di un pennello morbido e, successivamente, rimuovendo lo strato di vernice protettiva presente. Se il tavolo è vecchio potrebbe aver già subito diversi interventi e presentare più strati di vernice sovrapposti.
Per farlo si possono utilizzare dei reagenti chimici che si trovano in commercio e che servono appositamente per sverniciare il legno, facendo cura di eliminare poi tutti gli eventuali residui con un panno umido e una paglietta. Infine, si dovrà lavare il tavolo con dell’alcool diluito.
A questo punto si potrà lavorare di fino levigando il legno del tavolo con la carta vetrata, eliminando eventuali difetti del legno stesso e preparandolo alla fase finale che consiste nel rinnovarne lo stile attraverso l’imbiancatura con apposite bustine presenti in commercio, della tonalità di colore preferita.
A seconda della tipologia di legno potrebbero volerci dalle due alle quattro mani di colore, per finire poi, una volta asciugato correttamente, con un’ultima passata di cera, gommalacca o vernice fissante per ottenere un effetto davvero impeccabile.
Restauro tavolo in legno: perché puntare su colori opachi
Quando si tratta di restaurare un tavolo in legno, puoi andare oltre le solite colorazioni classiche e puntare su un interior design più audace e innovativo. Come fare? La risposta sta nei colori opachi, conosciuti anche come colori mat. Abbandonando la lucentezza dello smalto tradizionale, puoi ottenere uno stile unico e di tendenza.
Per adottare questa soluzione, è consigliabile optare per l’utilizzo di colori a spruzzo tramite un compressore di buona qualità, evitando le bombolette: questo ti permetterà di avere un maggiore controllo sul getto di vernice e ridurre il rischio di creare fastidiose colature.
I colori opachi possono offrire un effetto sorprendente e originale. Puoi sbizzarrirti con cromie accattivanti come il giallo sole, il rosa confetto, il verde acido o anche il nero. Tuttavia, va tenuto presente che l’abbinamento di queste cromie può essere una sfida. Se non hai già accessori o arredi con combinazioni simili, potresti rischiare di compromettere l’equilibrio dell’ambiente.
Pertanto, se desideri rinnovare il tuo tavolo in legno con colori audaci, assicurati di prendere in considerazione l’arredamento e gli elementi già presenti nella stanza per evitare contrasti troppo forti. Scegliendo i colori con attenzione, puoi trasformare il tuo tavolo in un pezzo unico e accattivante che si distinguerà per il suo stile e originalità.
Rinnovare un vecchio tavolo: con quali arredi va d’accordo
Dei tavoli vecchi da restaurare possono diventare degli alleati formidabili nel creare un arredo personalizzato e accogliente. Sono molti infatti gli stili d’arredo e i luoghi in cui un vecchio tavolo restaurato può trovare il suo habitat naturale. Nel caso delle tipologie di arredo, senz’altro un tavolo in legno restaurato si accorda perfettamente con uno stile classico e retrò, ma anche con lo shabby-chic, il nordico e il rustico.
A seconda della tipologia di restauro e del colore che verrà scelto per dargli nuova vita, un vecchio tavolo può regalare personalità a numerosi stili d’arredo. Opportunatamente lucidato e colorato in nuance scure sarà perfetto per gli arredi di stampo classico; se lasciato un po’ meno rifinito sarà perfetto per quelli dal mood rustico, mentre verniciato in bianco troverà la sua perfetta collocazione in un ambiente dal sapore nordico. Infine, se decapato ad hoc e verniciato in tonalità pastello, un vecchio tavolo in legno sarà il pezzo forte di ogni arredamento shabby.
Mobili antichi e come restaurarli: quando rivolgersi al falegname
Non sempre è possibile intervenire con il fai da te su dei vecchi tavoli da restaurare: a volte la loro bellezza è talmente compromessa da rendere necessario l’intervento di un falegname o di un restauratore professionista. Stesso discorso nel caso ci si trovi a voler restaurare un vecchio tavolo preso d’assalto dalle tarme. In tutti questi casi è inutile cimentarsi con metodi casalinghi che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbero rovinare irrimediabilmente il tavolo costringendo a buttarlo.
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