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Cos'è il condominio minimo e come si costituisce

Il condominio minimo è un tipo di condominio molto diffuso nella provincia italiana: ha particolari regole e caratteristiche. Ecco quali sono e come funziona

Ultimo aggiornamento 05-04-2024

Silvia Baldassarre

Avvocato Civilista

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I condomini non sono tutti uguali, ma cambiano in base alle caratteristiche e alle dimensioni. La peculiarità è che siano composti da diverse unità immobiliari in cui vive un particolare numero di persone, normalmente i proprietari sono diversi per ciascun immobile. Nelle grandi città, come Milano o Roma, i condomini sono abitati da centinaia di persone e si chiamano super condomini. Ma ci sono altri tipi di edificio dove in cui vive un numero inferiore di persone.

I condomini non sono tutti uguali, ma cambiano in base alle caratteristiche e alle dimensioni. La peculiarità è che siano composti da diverse unità immobiliari in cui vive un particolare numero di persone, normalmente i proprietari sono diversi per ciascun immobile. Nelle grandi città, come Milano o Roma, i condomini sono abitati da centinaia di persone e si chiamano super condomini. Ma ci sono altri tipi di edificio dove in cui vive un numero inferiore di persone.

Esistono degli edifici in cui abitano poche famiglie, dove non è necessario neanche un amministratore o un regolamento. In questi casi si parla di condominio minimo. Vediamo quali sono le caratteristiche e i bonus disponibili per questo tipo di palazzo.

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Differenza tra condominio e condominio minimo

Ogni condominio ha delle zone comuni e delle parti private, cioè i singoli appartamenti. Le parti comuni possono essere le scale, l’ascensore, ma anche la zona dei parcheggi, l’andito interno e il cortile.

Uno dei presupposti per avere il condominio minimo è che ci siano due proprietari che condividano delle parti comuni. Secondo la Cassazione (sentenza n. 27360/2016) anche due case indipendenti a schiera che condividono un muro divisorio potrebbero essere considerate alla stregua di condominio minimo. Quindi, non dipende dal numero di unità immobiliari ma dalla presenza di parti comuni.

Nessuno dei condomini può prendere possesso delle parti comuni e impedire all’altro di accedere o transitare facilmente in questi spazi condivisi. Se un palazzo appartiene a un’unica persona non si hanno i presupposti per costituire il condominio minimo.

Inoltre, i condomini devono impegnarsi per seguire le norme del Codice Civile, come la suddivisione delle spese in base ai millesimi di proprietà di ogni unità immobiliare.

Per la buona convivenza è necessario entrambe la parti seguano precise regole. Infatti, almeno una volta all’anno occorre approvare un consultivo e deliberare all’interno di una riunione organizzativa. Per prendere decisioni importanti, per esempio la realizzazione di un’area per l’installazione di colonnine di ricarica, è necessario che entrambi i proprietari siano d’accordo. Se non c’è l’unanimità si ricorre a un giudice per eventuali cambiamenti importanti in condominio.

I condomini minimi sono molto diffusi nella provincia italiana, in particolare nelle piccole città.

Amministratore condominiale e regolamento

Nominare un amministratore condominiale è obbligatorio solo in presenza di almeno otto condomini. Quindi, in un condominio minimo non è obbligatorio nominare un amministratore. Questo ruolo può essere ricoperto da uno dei due o pochi proprietari, naturalmente solo se l’altra parte è d’accordo. In questo caso si occuperà di gestire le spese, dell’amministrazione e della convocazione dell’assemblea straordinaria o non.

Allo stesso tempo, non è obbligatorio avere un regolamento condominiale perché questo documento diventa necessario quando i condomini sono minimo dieci. Il condominio minimo non ha bisogno di documenti o atti particolari, ma si costituisce in modo automatico.

Bonus casa per il condominio minimo

Anche chi vive all’interno del condominio minimo ha diritto ai Bonus Casa.

Per capire quale agevolazione utilizzare, bisogna capire se si tratta di un condominio effettivamente. Se è un condominio normale occorre che si sia costituito, se invece è un condominio minimo bisogna accertarsi che ne abbia tutte le caratteristiche. Inoltre, bisogna stabilire esattamente quali sono gli orizzonti temporali entro cui è possibile iniziare e finire i lavori. I diversi bonus casa hanno precise scadenze da rispettare.

Detto ciò, un condominio minimo può usufruire del Superbonus 90% ma anche del Bonus Ristrutturazione o dell’Ecobonus.

Sicuramente un amministratore condominiale è a conoscenza delle migliori strategie per ottenere i bonus in condominio. Nominarne uno per avere una voce indipendente che stabilisca le regole e le faccia rispettare è comunque una buona idea. In molti casi, i costi per gestire un condominio minimo sono ridotti e accessibili.

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