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Normativa casa vacanze 2024: cosa devi sapere

Quali norme bisogna rispettare per aprire una casa vacanze? Scopriamo tutte le disposizioni da conoscere nel 2024 per non incorrere in sanzioni

21-06-2024

Alessia Mancini

Content manager e blogger

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Con l’inizio della stagione turistica è importante essere aggiornati sulle normative da rispettare quando si apre o si gestisce una casa vacanza. Le leggi sulle case vacanze sono in continua evoluzione per garantire standard sempre più elevati di sicurezza, trasparenza e qualità del servizio offerto ai turisti.

In questa guida, forniremo una panoramica delle principali novità legislative e dei requisiti necessari per gestire una casa vacanza in conformità con le nuove disposizioni del 2024.

Cos’è una casa vacanze secondo la legge?

Una casa vacanze è una struttura ricettiva extra-alberghiera che si distingue per la capacità di offrire agli ospiti una serie di servizi aggiuntivi oltre al semplice pernottamento, tra cui la pulizia durante il soggiorno, il cambio della biancheria, l’organizzazione di escursioni, attività e visite turistiche, il noleggio di auto o barche, servizi di trasporto e l’accesso a posti in spiaggia. È possibile adibire a casa vacanze diverse strutture immobiliari, come appartamenti, ville, agriturismi o bed and breakfast.

Per essere classificata come casa vacanze, una struttura deve soddisfare specifici requisiti tecnici e normativi, che garantiscono che l’immobile sia sicuro e conforme agli standard richiesti per poter ospitare turisti. Questi requisiti comprendono normative tecniche, energetiche e igieniche, oltre alla necessità di avere polizze assicurative adeguate.

Casa vacanze o locazione turistica? Ecco le differenze

Quando si parla di alloggi per brevi periodi, è facile confondere le case vacanze con le locazioni turistiche, sebbene ci siano differenze sostanziali tra le due.

Una locazione turistica è un’abitazione affittata per brevi periodi a terzi, in cambio di un compenso economico. Questa forma di affitto prevede che l’immobile sia messo a disposizione degli ospiti per un periodo non superiore a 30 giorni. I servizi aggiuntivi consentiti in una locazione turistica sono limitati alle pulizie finali e al cambio della biancheria all’arrivo di ogni nuovo ospite.

La normativa che regola le locazioni turistiche è meno complessa rispetto a quella delle case vacanze, soprattutto quando si tratta di locazioni turistiche non imprenditoriali. Se la durata complessiva della locazione durante l’anno è inferiore a 30 giorni, non è necessario registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate, evitando così l’imposta di Registro. Tuttavia, se la locazione supera i 30 giorni, il contratto deve essere registrato.

Al contrario, una casa vacanze è una struttura ricettiva extra-alberghiera che offre un’ampia gamma di servizi aggiuntivi rispetto al semplice alloggio. Inoltre, per locazioni di durata superiore ai 30 giorni all’anno, è obbligatorio registrare il contratto e pagare le relative imposte.

Casa vacanza in Italia: la normativa di riferimento

La regolamentazione delle case vacanze in Italia trova il suo fondamento giuridico nella Legge n. 217/1983, articolo 6, la cui attuazione pratica è demandata alle Regioni. Le Province, successivamente, coordinano queste disposizioni in conformità con le leggi generali, e infine, i Comuni elaborano le regolamentazioni specifiche.

Le strutture ricettive extra-alberghiere a scopo turistico sono regolate dal Decreto Legislativo del 23 maggio 2011, n. 79, noto come il “Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo“. Questo decreto stabilisce le linee guida per la gestione e l’operatività delle strutture ricettive, incluse le case vacanze.

L’attività di locazione turistica è invece regolamentata a livello nazionale dalla Legge 431/1998, articolo 1, lettera c., che definisce le condizioni per la locazione di immobili a fini turistici, chiarendo i diritti e i doveri dei locatori e dei locatari. Il Decreto Legge n. 50/2017, articolo 4, introduce una specifica definizione per le locazioni brevi o locazioni turistiche gestite da privati. Inoltre, l’articolo 1, comma 595 della Legge n. 178/20 stabilisce che tali locazioni assumono natura imprenditoriale se coinvolgono più di quattro appartamenti.

Nel caso in cui una Regione non disponga di una legislazione specifica in materia, le normative relative alle case vacanze fanno riferimento al Codice Civile, articoli 1571 e seguenti.

Apertura Casa vacanze: i requisiti necessari

Per affittare una proprietà come casa vacanza in Italia, i proprietari devono registrarsi presso il Registro Pubblico del Turismo (PRT) o il Registro delle Imprese Turistiche, passaggio obbligatorio per tutti i tipi di case vacanza, inclusi appartamenti, ville e case unifamiliari. Durante la registrazione al PRT, è necessario presentare diversi documenti, tra cui:

Inoltre, la proprietà deve rispettare determinati standard di salute e sicurezza, che possono variare in base alla posizione e alle dimensioni dell’immobile. Le norme richiedono il funzionamento di allarmi antincendio, estintori, rilevatori di fumo e la predisposizione di piani di fuga in caso di incendio.

Le case con piscine devono essere dotate di una recinzione sicura o di una barriera con un cancello chiuso a chiave. Inoltre, per le piscine più profonde di 1,5 metri, è obbligatoria la presenza di un bagnino durante l’uso. Infine, le case vacanza in Italia devono essere equipaggiate con un kit di pronto soccorso ben fornito.

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